MADONNA DELLE GRAZIE
CEDARCHIS: MADONNA DELLE GRAZIE – SANTA MESSA ORE 11.00; VESPERI E PROCESSIONE ORE 14.30
AVE O VERGINE
Ave o Vergine, us saludi, come l’agnul \ ancje jo;\ ave, o plene di ogni grazie: \ il Signor al è cun Vo! \ Daimi, daimi une cjalade cun chel voli plen d’amor \ o gran Mari immacolade, o Colombe dal Signor.
Biele l’albe matutine, biel’el agnul dal Signor;\ ma Vo, Vergjne divine, o ses biele plui di lor!
Faisi dongje, o cjare Mari, cun chel vuestri biel bambin, \ che o lu cjali, che o lu tocji, che o lu bussi, chel ninin.
RITO DELLA MESSA
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
RICHIESTA DI PERDONO
Riconosciamoci peccatori e bisognosi della misericordia di Dio.
– Signore, tu salvi il tuo popolo, ma noi pensiamo di salvarci da soli, abbi pietà di noi. Signore pietà.
– Cristo tu sei la presenza stessa di Dio tra noi, ma noi ci costruiamo la divinità nella ricchezza, abbi pietà di noi.
Cristo pietà.
– Signore, tu ci chiami alla comunione con te, ma noi siamo sordi al tuo invito e cerchiamo di sbarrare la strada agli altri, abbi pietà di noi.
Signore pietà.
(Diciamo insieme) Signore, mostraci la tua salvezza. Liberaci dal peccato e mettici sulla strada che conduce alla comunione per sempre con te. Per Cristo, nostro Signore.
Amen.
Gloria in excelsis Deo.
Et in terra pax hominibus bonæ voluntatis. Laudamus te.
Benedicimus te. Adoramus te. Glorificamus te. Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam. Dòmine, Deus, Rex cœlèstis. Deus Pater omnipotens. Dòmine Fili unigènite, Jesu Christe. Dòmine Deus, Agnus Dei, Filius Patris. Qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram. Qui sedes ad dèxteram Patris, miserère nobis. Quoniam tu solus Sanctus. Tu solus Dominus. Tu solus Altissimus: Jesu Christe. Cun Sancto Spiritu, in gloria Dei Patris.
Amen.
PREGHIAMO
Concedi ai tuoi fedeli Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito e per la intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo il nostro Signore. Amen.
PRIMA LETTURA
Dio è padre amorevole per il suo popolo, accompagna il suo cammino con la consolazione, asciuga le lacrime dei poveri e dei sofferenti, trasforma il pianto in canto di gioia.
Dal libro del profeta Geremia (31 ,7-9)
Il Signore dice: «Cantate di gioia per il popolo di Giacobbe, rallegratevi con la prima tra le nazioni! Cantate le vostre lodi a Dio e dite: “Il Signore ha salvato il suo popolo, ha liberato i superstiti d’Israele”. Infatti io li riconduco dalle regioni del nord, li raduno dai punti più lontani della terra. Ritorneranno con loro anche i ciechi e gli zoppi, le donne incinte e quelle che hanno appena partorito; insieme formeranno una folla immensa. Sono partiti piangendo, li farò ritornare con lacrime di gioia. Li condurrò a torrenti ricchi d’acqua, per una strada comoda, dove non inciamperanno, perché io sono un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 125) Il Signore compie meraviglie: raduna il suo popolo, apre gli occhi ai ciechi. Il Signore ci invita a vivere nella gioia. Riconosciamo che il Signore è veramente luce, salvezza e vita per tutti i popoli.
Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore cambiò le sorti di Sion / ci sembrava di sognare. / La nostra bocca si riempiva di canti, / la nostra lingua di grida di gioia.
Rit.
Allora dicevano i popoli: / “Grandi cose ha fatto per loro il Signore”. / Sì, il Signore ha fatto grandi cose per noi / ed eravamo pieni di gioia. Rit.
Cambia ancora, Signore, le nostre sorti / come risvegli i torrenti nel deserto. / Chi semina nel pianto / mieterà nella gioia! Rit.
Nell’andare, cammina piangendo / e getta le sementi, / nel tornare, canta festoso / e porta a casa il raccolto. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (1,6-8.13-14)
Carissimo, ti raccomando di tener vivo in te quel dono di Dio che hai ricevuto, quando io ho posto le mie mani sul tuo capo. Perché Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi; ma uno spirito che ci dà forza, amore e saggezza. Dunque non aver vergogna quando dichiari di essere dalla parte del Signore e non vergognarti di me che sono in prigione per lui. Piuttosto anche tu, aiutato dalla forza di Dio, soffri insieme con me per il vangelo. Le sane parole che hai ascoltato da me, siano per te come un modello e continua nella fede e nell’amore che ci vengono da Cristo Gesù. Con l’aiuto dello Spirito Santo che abita in noi, custodisci il buon deposito che ti è stato affidato.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Alle nozze di Cana Gesù trasformò l’acqua in vino; egli manifestò la sua gloria e i discepoli credettero in lui.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Giovanni (2,1-12)
Due giorni dopo ci fu un matrimonio a Cana, una città della Galilea. C’era anche la madre di Gesù, e Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. A un certo punto mancò il vino. Allora la madre di Gesù gli dice: «Non hanno più vino». Risponde Gesù: «Donna, che vuoi da me? L’ora mia non è ancora giunta». La madre di lui dice ai servi: «Fate tutto quel che vi dirà». C’erano là sei recipienti di pietra di circa cento litri ciascuno. Servivano per i riti di purificazione degli Ebrei. Gesù disse ai servi: «Riempiteli d’acqua!». Essi li riempirono fino all’orlo. Poi Gesù disse loro: «Adesso prendetene un po’ e portatelo ad assaggiare al capotavola». Glielo portarono. Il capotavola assaggiò l’acqua che era diventata vino. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l’acqua. Quando lo ebbe assaggiato, il capotavola chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono prima il vino buono e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino più scadente. Tu invece hai conservato il vino buono fino a questo momento».
Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
IO CREDO IN DIO, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Fratelli, Maria santissima sta davanti a noi come modello originale di ciò che possiamo diventare quando ci affidiamo alla Parola di Dio. Per intercessione della Madonna delle grazie chiediamo a Dio, nostro Padre, di poterla imitare in questa vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Santa Maria delle grazie, intercedi per noi.
1. O Maria, sostieni il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi nella missione di annunciare Cristo agli uomini, preghiamo.
2. O Maria, la messa domenicale e la preghiera del rosario siano la catena d’oro che ci unisce con Gesù perché possiamo ottenere la salvezza, preghiamo.
3. O Maria, ascolta coloro che soffrono, i malati, i disadattati, le famiglie in difficoltà per la mancanza di lavoro e di casa; fa che non venga meno la speranza per il domani e la solidarietà degli uomini e delle donne di buona volontà, preghiamo.
3. O Maria, dona coraggio e lungimiranza a coloro che lottano e faticano nel nome del Vangelo per un mondo più giusto e fraterno, preghiamo.
4. O Maria, fa che le ragazze, le giovani, le madri, le spose, le vedove, le consacrate, siano segno della tua presenza femminile, fatta di delicatezza e di coraggio nei vari momenti della vita, in famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella Chiesa e nella società, preghiamo.
(Diciamo insieme) Accogli, o Padre, la preghiera del tuo popolo e fa che contemplando il mistero di Maria, associata in corpo e anima al trionfo del tuo Figlio, riconosciamo in ogni persona un segno della tua immagine e un riflesso della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
DAL TUO CELESTE
Dal tuo celeste trono, \ Maria rivolgi a noi, \ pietosa gli sguardi tuoi \ per una volta sol.
O Madre dolce e cara \ ascolta chi ti chiama. \ Salva, o Maria, chi t’ama \ e tanto confida in Te.
ORAZIONE SOPRA LE OFFERTE:
O Padre, rendici degni del sacrificio eucaristico e fa che celebriamo con sincera fede i misteri del tuo Figlio, per raccogliere i frutti della redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È veramente giusto renderti grazie, è bello cantare la tua gloria, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Noi ti lodiamo e ti benediciamo, per Cristo tuo Figlio, nella festa della beata Vergine Maria. Umile ancella accolse la tua parola e la custodì nel suo cuore; mirabilmente unita al mistero della redenzione, perseverò con gli Apostoli in preghiera nell’attesa dello Spirito Santo; ora risplende sul nostro cammino segno di consolazione e di sicura speranza. Per questo dono della tua benevolenza, uniti agli angeli e ai santi, innalziamo a te il nostro canto e proclamiamo la tua lode:
Sanctus, sanctus, sanctus Dòminus Deus Sabaoth. Pleni sunt cœli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Dòmini. Hosanna in excelsis.
Preghiamo assieme Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e dona lo Spirito del tuo amore a tutti quelli che partecipano alla tua mensa; fa che diventiamo un cuor solo ed un’anima sola nella tua Chiesa, con il nostro Papa Francesco, con il nostro vescovo Riccardo, con tutti i vescovi della terra e con quanti lavorano per il bene del tuo popolo. Benedici e proteggi o Padre, i nostri genitori, le nostre famiglie, gli ammalati, le persone sole, gli anziani ed anche quelli che non amiamo abbastanza. Ricordati dei nostri morti, prendili con te della gioia della tua casa. Concedi a noi, tuoi figli, di venire un giorno a te nella festa eterna del tuo regno con la beata Vergine Maria, madre di Dio e madre nostra. Con tutti gli amici di Gesù canteremo per sempre la tua gloria.
PATER NOSTER
Pater noster, qui es in cœlis: santificetur nomen tuum: advèniat regnum tuum; fiat volùntas tua, sicut in cœlo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hòdie. Et dimitte nobis dèbita nostra, sicut et nos dimìttimus debitoribus nostris. Et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo.
AGNUS DEI
Agnus Dei qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Agnus Dei qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Agnus Dei qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.
DA FONS DE ME ANIME
Da fons de mê anime o gjolt, o esulti, / il miôr de mê musiche a Diu lu cjanti, / che ancje se picule s’impense di me: / da fons de mê anime o cjanti al gran Re.
O jeri tant puare e mi à preferide \ parcè che plui libare in cûr mi à cjatade; \ par chest ogni anime mi benedirà: \ o jeri tant puare e Diu mi cjalà.
Il plen di superbie Idiu lu savolte, /
il grant in te storie dal alt lu dismonte, / ma il debul al sacie di ogni bontât: / il plen di superbie al sbasse il so cjâf.
Gno popul, consoliti, che no ti bandone, \ che lui di difinditi ti à fat la promesse; \ la fuarce dai debui e reste in Javè: \ gno popul consoliti, che Diu l’è cun te.
Preghiera alla Madonna delle Grazie
Ave Maria, ricolma di carità il Signore è dentro di te, tu sei benedetta fra tutte le donne per il frutto del tuo grembo e beata sei tu a motivo della tua fede.
Spargi, o Madre, piena di grazia nei nostri cuori granelli di pace che la Parola di Dio, come pioggia, farà germogliare.
Aurora dei cieli nuovi splendore di luce, vieni nelle nostre case, insegnaci ad accogliere la volontà di Dio con un “Eccomi!” e ad amarci gli uni gli altri sull’esempio di Gesù.
Ti affidiamo tutti gli uomini e le donne, a cominciare dai più deboli; i giovani alla ricerca di senso, le persone prive di lavoro e quelle provate dalla fame e dalla malattia.
Ti affidiamo le famiglie in difficoltà, gli anziani privi di assistenza e quanti sono soli, senza un domani. O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo, assisti noi nelle quotidiane prove che la vita riserva e resta accanto a ciascuno fino a quando ci accoglierai nel Regno della Santissima Trinità. Amen.
BENEDIZIONE
Dio misericordioso, che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine, ha redento il mondo vi colmi della sua benedizione. Amen.
Dio vi protegga sempre per intercessione di Maria, vergine e madre, che ha dato al mondo l’autore della vita. Amen.
A tutti voi, che celebrate la festa della Madonna delle grazie conceda il Signore la salute del corpo e la consolazione dello spirito. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.
NOME DOLCISSIMO
Nome dolcissimo, nome d’amore.
Tu sei rifugio, al peccatore.
Dai cori angelici dall’alma mia,
Ave Maria, ave Maria.
Tutti t’invocano Madre d’amore
dolce rifugio al peccatore. Rit.
AVE BIELE STELE
Ave o biele stele \ mari benedete \ vergine tu restis \ e il Signor tu puartis.
L’agnul ti salude \ e per Diu t’invide \ a lava la tjere \ dal pecjat di Eve.
Tu ses nestre Mari: \ prèe che Diu nus scolti \ lui, che to creature \ si fasè per noatris.
Vergine mirabil \ buine plui di dutis \ fas ch’o vebin simpri \ la cussienze pure.
E la nestre vite \ e cjamini drete \ su la vie che mene \ là di Crist in glorie!
Laut a Diu Pari,\ laut al Unigenjt, \ laut al unic Spirit \ cence difference. Amen.
Come a Cana, anche oggi la Madonna delle Grazie, contribuisce a restituire serenità e fiducia sulla mensa della nostra vita.
Nell’episodio evangelico, la prima cosa che colpisce è l’attenzione di Maria, il suo sguardo è pronto a cogliere e a leggere la situazione: “Non hanno vino”; curiosamente, è più presente lei dello stesso maestro di tavola, che, oltre a rivelarsi poco previdente, nell’ingenuità del suo stupore si limiterà a congratularsi con lo sposo per l’arrivo di quel vino buono, di cui non conosce l’origine…
Maria ci testimonia come la relazione con il Signore, la comunione con Cristo Gesù, ci rende capaci di accorgersi degli altri, ci aiuti a sentirsi corresponsabili di quanto vivono. Permette di sentire la loro mancanza di vino, quel vino che è simbolo della festa, della libertà, della scioltezza interiore, della verità, dell’abbondanza dei doni di Dio.
Manca il vino quando viene meno la freschezza, la concordia, la fiducia; quando i problemi e le preoccupazioni che ci sono nella vita di oggi, che offuscano e confondono, quando ci si adatta alla non trasparenza, al disordine, al peccato; quando la tristezza toglie gusto e colore all’esistenza; quando le responsabilità assunte sono trascinate come un peso insopportabile; quando lo stesso rapporto con Dio scivola nella stanchezza o, addirittura, nella paura.
Maria non solo si accorge. Maria non si rassegna, non si arrende alla mancanza di vino, di gioia, di vita. Donna della speranza, crede che le cose possano cambiare, che ci sia possibilità di rinnovamento, di primavera, di nuove partenze; una possibilità che è proporzionata alla nostra disponibilità di metterci in ascolto del Signore Gesù, della sua Parola.
Lei, la piena di grazie, che all’annuncio dell’angelo ha saputo dire: “Avvenga in me secondo la tua parola”, è in grado di offrirci l’indicazione che contiene il segreto della vita: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.
Ci sollecita a fidarci totalmente, ad affidarci con tutto noi stessi al Signore, alla sua Parola. A non lasciarci fermare nemmeno da obiezioni che, in sé, avrebbero una loro credibilità: sarebbe facile, infatti, osservare che – se ad una festa di nozze manca il vino – è pressoché inutile darsi da fare per riempire d’acqua le giare… Quante volte siamo frenati dal compiere il bene che starebbe nelle nostre possibilità dal pensiero che tanto è inutile, che non servirà a cambiare le cose, che niente e nessuno ci ringrazierà…
Il Signore, invece, ha bisogno della nostra acqua, dell’acqua del nostro quotidiano, delle nostre fatiche; ha bisogno dell’acqua del nostro impegno. Certo, quest’acqua in sé è insufficiente, da sola non basta a restituire la gioia nel nostro cuore e nel cuore delle persone che ci circondano; ma, nel contempo, è necessaria perché il Signore possa servirsene e trasformarla nel vino che rivela all’uomo la sua dignità, il vino della speranza, della verità evangelica, della nuova alleanza, il vino che sgorga dalla croce, dalla Pasqua, quando l’ora di Gesù giunge al suo compimento.
“Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”: è l’inizio della comunità cristiana, della Chiesa, di un’umanità che oggi e sempre trova senso e salvezza affidandosi al Cristo con quella misteriosa adesione che è la fede.
Preghiamo per la nostra Chiesa, perché si conformi sempre più a Maria, alla maternità spirituale che l’ha resa attenta e sensibile nel cogliere i bisogni dei commensali e sollecita nell’orientare tutto al Cristo.
Dall’incontro con lui fluisce la carità, che diventa presenza amorosa e operosa, segno e strumento attraverso il quale passa in abbondanza il vino nuovo della grazia del Vangelo, destinata a trasformare in profondità ogni ambito della vita umana.
informazioni interparrocchiali
GIOVEDÌ 31 OTTOBRE
PIANO MESSA PREFESTIVA ALLE ORE 18.00
VENERDÌ 1° NOVEMBRE
FESTIVITÀ DI TUTTI I SANTI
RIVALPO-VALLE: ORE 9.45 S. MESSA E PROCESSIONE AL CIMITERO – ORE 20.00 S. ROSARIO IN CHIESA; PIEDIM: ORE 10.00 S. MESSA E PROCESSIONE AL CIMITERO – ALLE ORE 20.00 ROSARIO IN CHIESA; CEDARCHIS: ORE 11.00 S. MESSA E PROCESSIONE AL CIMITERO – ORE 20.00 ROSARIO IN CHIESA; LOVEA: ORE 11.00 S. MESSA E PROCESSIONE AL CIMITERO – ORE 20.00 ROSARIO IN CIMITERO; CABIA: ORE 15.00 S. MESSA E PROCESSIONE AL CIMITERO – ORE 20.00 ROSARIO IN CIMITERO; – PIANO: ORE 17.00 AGLI ALZERI s. rosario in CIMITERO; – ARTA: ORE 19.00 S. MESSA IN CHIESA E PROCESSIONE AL CIMITERO RECITANDO IL S. ROSARIO.