FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE 21 NOVEMBRE ARTA
È una delle feste più care all’Oriente che la celebra dal secolo VI. Roma l’accetta nel suo calendario solo a partire dal secolo XIV. Per gli orientali la Theotòkos (Madre di Dio) è il vero tempio in cui Dio, respinto il culto antico, ha posto la sua salvezza; per gli occidentali (accolta la “tradizione” del Protoevangelo di Giacomo) Maria è una fanciulla prodigiosa che realizza una “consacrazione” esemplare a Dio.
Il nuovo calendario, conservando questa memoria, ha inteso additare in Maria una figura completa che ci aiuta ad esaltare Dio per la sua meravigliosa opera di salvezza. L’origine della festa é legata alla dedicazione della Chiesa di santa Maria nuova in Gerusalemme nel 543. Maria, avendo “trovato grazia agli occhi di Dio” (Lc l,30) é diventata Madre e potente aiuto dei cristiani.
“Anche nella sua opera apostolica la Chiesa giustamente guarda a Colei che generò Cristo, concepito dallo Spirito Santo e nato dalla Vergine, per nascere e crescere anche nel cuore dei fedeli per mezzo della Chiesa” (LG 65). Ogni cristiano, come Maria, “trova grazia” presso Dio nello Spirito Santo per la mediazione di Cristo e diviene “Arca dell’alleanza nuova” e Tempio del Signore in forza della consacrazione dello Spirito nel Battesimo e nell’Eucaristia.
AVE O VERGINE
Ave o Vergine, us saludi, come l’agnul ancje jo;\ ave, o plene di ogni grazie: \ il Signor al è cun Vo!
Daimi, daimi une cjalade \ cun chel voli plen d’amor \ o gran Mari immacolade, \ o Colombe dal Signor.
Biele l’albe matutine, \ biel’el agnul dal Signor; \ ma Vo, Vergjne divine, \ o ses biele plui di lor!
Faisi dongje, o cjare Mari, \ cun chel vuestri biel bambin, \ che o lu cjali, che o lu tocji, \ che o lu bussi, chel ninin.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
Invito all’atto penitenziale: Chiediamo perdono al Signore del tempo e della storia per esserci allontanati dalla sua volontà e per aver gestito, lontano da lui, la nostra vita. Invochiamo la sua misericordia.
Signore Gesù, tu non sei venuto per essere servito, ma per servire. Noi non riusciamo a seguire il tuo esempio.
Signore, pietà!
Cristo Gesù, tu sei il testimone fedele, tu ci doni la tua stessa vita. Ma la nostra fede è tanto fragile.
Cristo, pieta!
Signore Gesù, tu ritornerai un giorno e ci radunerai tutti attorno al Padre. Ridesta la nostra speranza perché talora viene meno.
Signore, pietà!
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
GLORIA
Gloria in excelsis Deo, Et in terra pax hominibus bone voluntatis. Laudamus te. Benedicimus te. Adoramus te. Glorificamus te.
Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam. Dòmine, Deus, Rex cælèstis. Deus Pater omnipotens. Dòmine Fili unigènite, Iesu Christe. Dòmine Deus, Agnus Dei, Filius Patris. Qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram. Qui sedes ad dèxteram Patris, miserère nobis. Quoniam tu solus Sanctus.
Tu solus Dominus. Tu solus Altissimus: Iesu Christe, Cun Sancto Spiritu, in gloria Dei Patris. Amen.
PREGHIAMO
Guarda, Signore, il tuo popolo riunito nel ricordo della beata Vergine Maria, e fa che per sua intercessione partecipi alla pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Zaccaria (2, 14-17)
Il Signore annunzia: “Gioite, esultate, abitanti di Gerusalemme! Io vengo ad abitare in mezzo a voi. In quel tempo molte persone verranno a onorare me, il Signore e diventeranno il mio popolo. Ma io abiterò in mezzo a voi”.
Quando questo accadrà, allora voi riconoscerete che il Signore dell’universo mi ha mandato da voi. Giuda sarà di nuovo la proprietà personale del Signore, nella sua terra santa. Gerusalemme tornerà ad essere la sua città.
Si faccia silenzio davanti al Signore, perché egli sta per intervenire dalla sua santa dimora.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Rit. Magnificat! Magnificat anima mea Dominum! (2v)
Ascolta, figlia; guarda, presta attenzione, / dimentica il tuo popolo e la casa paterna. / Il re s’innamori della tua bellezza! / È il tuo signore, inchinati a lui. Rit.
Splendida, dentro il palazzo, la principessa / è avvolta in vesti intessute doro. / Ornata di ricami colorati, è condotta al re. Rit.
L’accompagnano giovani vergini, sue amiche. / Avanzano in festoso corteo, / sono introdotte nel palazzo reale. Rit.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te: * tu sei benedetta tra tutte le donne.
VANGELO
Maria é cosciente che Dio in lei realizza l’intervento grandioso del suo piano di salvezza.
Dal vangelo secondo Luca (1,26-38)
In quel tempo, Dio, mandò l’angelo Gabriele a Nazareth, un villaggio della Galilea. L’angelo andò da una giovane che era fidanzata con un certo Giuseppe, discendente del re Davide. La giovane si chiamava Maria. L’angelo entrò in casa e le disse: “Ti saluto, Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmata di grazia”.
Maria fu molto impressionata da queste parole e si domandava che significato poteva avere quel saluto. Ma l’angelo le disse: “Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù. Egli sarà grande e Dio, l’Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio. Il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide, suo padre, ed egli regnerà per sempre sul popolo d’Israele. Il suo regno non finirà mai”. Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile questo, dal momento che io sono vergine?”. L’angelo rispose: “Lo Spirito Santo verrà su di te, e l’Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese. Nulla è impossibile a Dio!”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto”. Poi l’angelo la lasciò.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Fratelli e sorelle, Maria santissima sta davanti a noi come modello originale di ciò che possiamo diventare quando ci affidiamo alla Parola di Dio. Per intercessione della “Madonna della salute” chiediamo a Dio, nostro Padre, di poterla imitare in questa vita. Preghiamo insieme:
Santa Maria della salute, intercedi per noi.
1. O Maria, sostieni il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi nella missione di annunciare Cristo agli uomini del nostro tempo, preghiamo.
2. O Maria, ascolta coloro che soffrono, i malati, i disadattati, le famiglie in difficoltà per la mancanza di salute, di lavoro e di casa; fa che non venga meno la speranza per il domani e la solidarietà degli uomini e delle donne di buona volontà, preghiamo.
3. O Maria, dona coraggio e lungimiranza a coloro che lottano e faticano nel nome del Vangelo per un mondo più giusto e fraterno, preghiamo.
4. O Maria, fa che tutte le donne siano segno della tua presenza femminile, fatta di delicatezza e di coraggio nei vari momenti della vita, in famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella Chiesa e nella società, preghiamo.
(Diciamo insieme) Accogli, o Padre, la preghiera del tuo popolo e fa che contemplando il mistero di Maria, associata al trionfo del tuo Figlio, riconosciamo in ogni persona un segno della tua immagine e un riflesso della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
DAL TUO CELESTE
Dal tuo celeste trono, \ Maria rivolgi a noi, \ pietosa gli sguardi tuoi \ per una volta sol.
O Madre dolce e cara \ ascolta chi ti
chiama. \ Salva, o Maria, chi t’ama \ e tanto confida in Te.
SULLE OFFERTE
Ci soccorra, o Padre, l’immenso amore del tuo unico Figlio, che nascendo dalla Vergine non diminuì ma consacrò l’integrità della Madre; ci liberi da ogni colpa e ti renda gradito il nostro sacrificio la mediazione di Cristo Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È veramente giusto renderti grazie, è bello cantare la tua gloria, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Noi ti lodiamo e ti benediciamo, per Cristo tuo Figlio, nella festa della beata Vergine Maria.
Umile ancella accolse la tua parola e la custodì nel suo cuore; mirabilmente unita al mistero della redenzione, perseverò con gli Apostoli in preghiera
nell’attesa dello Spirito Santo; ora risplende sul nostro cammino segno di consolazione e di sicura speranza. Per questo dono della tua benevolenza, uniti agli angeli e ai santi, innalziamo a te il nostro canto e proclamiamo la tua lode…
Sanctus, sanctus, sanctus Dòminus Deus Sabaoth. Pleni sunt cæli et terra gloria tua. Hosanna in ecxelsis. Benedictus qui venit in nomine Dòmini. Hosanna in ecxelsis
Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino per noi il Corpo e † il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. Egli, consegnandosi volontariamente alla sua passione, prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi.
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo rese grazie, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente: per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
(Preghiamo insieme) Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, i presbiteri e i diaconi. Ricordati dei nostri fratelli e sorelle, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua gloria.
Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato: Padre nostro,
AGNUS DEI
Agnus Dei qui tollis peccata mundi, miserere nobis. /Agnus Dei qui tollis peccata mundi, / miserere nobis. /Agnus Dei qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.
CUANT CH’O CJALI
Cuant ch’ o cjali il cil di sere / prin ch’el scur al vegni sù, / come un ciant la me prejere / o Marie, mi iès dal cur.
O Madone no sta lassami / tal scombati di ogni dì / stami dongje Mari Sante / vuè e tai dis dal gno murì.
Des sissiles la ligrie / e dai rusignui la vos / vorès ve par cianta simpri / al to non, plen di splendor.
O Madone no sta lassami…. Tai stelats di primavere / plens di gris platas tal scur / come un ciant la me prejere, / o Marie, mi jès dal cur.
O Madone no sta lassami….
DOPO LA COMUNIONE
Diciamo insieme O Vergine della Salute, speranza degli infermi e consolatrice degli afflitti, Tu che conosci le nostre necessità e le nostre sofferenze, volgi a noi il tuo sguardo materno pieno d’amore. O Vergine della Salute, Mediatrice di ogni grazia, ci rivolgiamo a Te pieni di fiducia che otterrai dal Tuo Figlio Gesù la guarigione dei nostri mali del corpo e dello spirito. O Vergine della Salute, Ti ringraziamo per la Tua intercessione. Aiutaci a imitare le Tue virtù per giungere con Te alla gloria eterna del Cielo.
Amen
BENEDIZIONE
Dio misericordioso, che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine, ha redento il mondo vi colmi della sua benedizione. Amen.
Dio vi protegga sempre per intercessione di Maria, vergine e madre, che ha dato al mondo l’autore della vita. Amen.
A tutti voi, che celebrate la festa della Madonna della salute, conceda il Signore la salute del corpo e la consolazione dello spirito. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.
DA FONS DE ME ANIME
Da fons de me anime o gjolt, o esulti, \ il mior de me musiche a Diu lu cjanti, \ che ancje se picule s’impense di me: \ da fons de me anime o cjanti al gran Re.
O jeri tant puare e mi à preferide \ parcè che plui libare in cur mi à cjatade; \ par chest ogni anime mi benedirà: \ o jeri tant puare e Diu mi cjalà.
Il plen di superbie Idiu lu savolte, \ il grant in te storie dal alt lu dismonte, \ ma il debul al sacie di ogni bontat: \ il plen di superbie al sbasse il so cjaf.
Gno popul, consoliti, che no ti bandone, \ che lui di difinditi ti à fat la promesse; \ la fuarce dai debui e reste in Javè: \ gno popul consoliti, che Diu l’è cun te.
Come Maria, anche noi siamo «amati per sempre»
L’Incarnazione di Gesù è come la caduta di un seme nel solco. Il seme cade e porta una energia di vita dentro la terra. La terra a sua volta lo avvolge e lo nutre, cede al seme i suoi elementi chimici inerti e il seme li trasforma in una dimensione superiore: dal freddo oscuro della terra estrae colore e profumo e sapore, per il più piccolo fiore o per l’albero secolare
La nostra fede inizia da una annunciazione: un angelo afferma che l’Onnipotente si fa bambino, bisognoso di protezione e di carezze.
L’annunciazione è, la feritoia attraverso la quale il divino si innesta, come un ramo d’olivo, sul vecchio tronco della terra che riprende a fiorire. Quell’annuncio è una fessura di luce attraverso la quale la nostra storia prende respiro, allarga le ali, spicca il volo.
La prima parola dell’angelo a Maria “chaire” non è un semplice saluto, dentro vibra quella cosa buona e rara che tutti, in tutti i giorni, cerchiamo: la gioia “rallegrati, gioisci, sii felice”. Non chiede: prega, inginocchiati, fai questo o quello. Ma semplicemente: apriti alla gioia, come una porta si apre al sole. Dio si avvicina e ti stringe in un abbraccio, viene e porta una promessa di felicità.
La seconda parola svela il perché della gioia: sei piena di grazia. Un termine nuovo, mai risuonato prima nella Bibbia o nelle sinagoghe, letteralmente inaudito, che fa tremare Maria: Dio si è chinato su di te, si è innamorato di te, si è dato a te. Il tuo nome è: amata per sempre.
E annuncia che Dio sceglie un grembo di donna, che entra nel nostro fiume di santi e peccatori. Si capisce che Maria sia senza parole e che risponda prima con il silenzio e poi con una domanda: come è possibile?
La vocazione di Maria è la nostra stessa vocazione: chiamati tutti ad essere madri di Gesù, a renderlo vivo, presente, importante in queste strade, in queste case, nelle nostre relazioni.
L’angelo Gabriele è ancora inviato ad ogni casa ad annunciare a ciascuno: «sii felice, anche tu sei amato per sempre, verrà in te la Vita».
Io credo in un angelo che ha il seme di Dio nella voce; credo in un Bambino, sgusciato dal grembo di una donna, che è il racconto della tenerezza di Dio, immagine alta e pura del volto dell’uomo.
Come Maria, anche noi siamo «amati per sempre»
L’Incarnazione di Gesù è come la caduta di un seme nel solco. Il seme cade e porta una energia di vita dentro la terra. La terra a sua volta lo avvolge e lo nutre, cede al seme i suoi elementi chimici inerti e il seme li trasforma in una dimensione superiore: dal freddo oscuro della terra estrae colore e profumo e sapore, per il più piccolo fiore o per l’albero secolare
La nostra fede inizia da una annunciazione: un angelo afferma che l’Onnipotente si fa bambino, bisognoso di protezione e di carezze.
L’annunciazione è, la feritoia attraverso la quale il divino si innesta, come un ramo d’olivo, sul vecchio tronco della terra che riprende a fiorire. Quell’annuncio è una fessura di luce attraverso la quale la nostra storia prende respiro, allarga le ali, spicca il volo.
La prima parola dell’angelo a Maria “chaire” non è un semplice saluto, dentro vibra quella cosa buona e rara che tutti, in tutti i giorni, cerchiamo: la gioia “rallegrati, gioisci, sii felice”. Non chiede: prega, inginocchiati, fai questo o quello. Ma semplicemente: apriti alla gioia, come una porta si apre al sole. Dio si avvicina e ti stringe in un abbraccio, viene e porta una promessa di felicità.
La seconda parola svela il perché della gioia: sei piena di grazia. Un termine nuovo, mai risuonato prima nella Bibbia o nelle sinagoghe, letteralmente inaudito, che fa tremare Maria: Dio si è chinato su di te, si è innamorato di te, si è dato a te. Il tuo nome è: amata per sempre.
E annuncia che Dio sceglie un grembo di donna, che entra nel nostro fiume di santi e peccatori. Si capisce che Maria sia senza parole e che risponda prima con il silenzio e poi con una domanda: come è possibile?
La vocazione di Maria è la nostra stessa vocazione: chiamati tutti ad essere madri di Gesù, a renderlo vivo, presente, importante in queste strade, in queste case, nelle nostre relazioni.
L’angelo Gabriele è ancora inviato ad ogni casa ad annunciare a ciascuno: «sii felice, anche tu sei amato per sempre, verrà in te la Vita».
Io credo in un angelo che ha il seme di Dio nella voce; credo in un Bambino, sgusciato dal grembo di una donna, che è il racconto della tenerezza di Dio, immagine alta e pura del volto dell’uomo.