DOMENICA 25 AGOSTO 2024 SALITA ALLA MADONNINA DEL LANDER
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Note sulla “Devozione alla Madonnina del Lander”
Fin dai tempi antichi, le popolazioni native elevavano i siti più ameni e suggestivi, a “Luoghi dello Spirito” e questo del Lander è uno di questi.
Fino alla prima metà del secolo scorso, le donne di Piano si riunivano qui sul ripiano posto a margine dell’anfiteatro del Lander, davanti ad un umile sacello in scandole di legno che riparava una immagine della Madonna posta su di un pino, ad elevare canti, preghiere e invocazioni. Era una sorta di ringraziamento: ”In non di Diu encje chest’an” per la fine dei lavori della fienagione di montagna, questo era pure il punto più alto dello sfalcio che terminava sempre alla fine di agosto o primi di settembre, anche per questo indicata come “Madone di Mont”.
Dell’umile sacello, rimane oramai solo una flebile memoria orale, ma era ancora esistente nel fine estate del 1944, quando nonostante il terrore dei rastrellamenti e sanguinosi fatti di guerra, le donne e i pochi uomini e bambini che collaboravano nella fienagione, invocarono la Vergine perché finissero gli orrori delle guerre, facendo voto di salire ogni anno quale pegno per le grazie ricevute e così fu mantenuta l’usanza.
Nell’inverno 46-47, il vetusto pino a seguito erosione precipitò nei meandri del rio Cjarugliel e con lui il piccolo segno votivo, ma la popolazione mantenne la promessa, salì numerosa, intonando al fine del rito “Saludinus o Marie”, antica invocazione carnica alla Madonna.
Per mantenere il Voto, venne incaricati il falegname Vincenzo Cozzi da Piane, di rifare un sacello possibilmente più dignitoso del precedente, mentre il pittore Renzo De Monte, si offri di dipingere per il sacello, un “Volto di Maria fra le rocce”.
In quegli anni del dopoguerra, la Pro Loco predispose una serie di itinerari da proporre ai nuovi turisti che frequentavano Arta e Piano, fra questi il Monte Cucco, Monte Rivo e Lander, incaricando una squadra di giovani locali di ripulire e segnare i sentieri proposti. Fu così che nell’estate del 1949, venne sistemata bene la vecchia traccia di sentiero che da ove ora sorge il Bivacco, si addentrava fino alla base del torrione centrale, ove venne collocato il nuovo sacello, lo stesso sito ove alcuni giovani avevano trovato rifugio nei giorni più bui della guerra.
Tutto pronto, la mattina di domenica 4 di settembre 1949, dalla Parrocchiale di Piano, parte in fila la Processione, con in testa il nuovo Parroco Don Osvaldo Lenna alla volta di Teral, ed in ordine salire al Lander per la cerimonia di Benedizione del Sacello e dell’immagine della Madonna, con Santa messa cantata e il ”Saludinis” conclusivo.
Questa è in sintesi la prima parte della storia della Madonnina del Lander, la più recente la conosciamo, l’impegno è di mantenere il Voto e la gioia di trascorrere assieme una giornata di festa e preghiera, con particolare memoria alle nuove vittime in montagna, sia per lavoro, compito istituzionale o alpinismo.
Sarà mio impegno estendere una nota storica completa e più dettagliata, sul comprensorio e il mitico geosito del Lander.
Martin , Piano 25 agosto 2023