Chiese di Cedarchis
Chiesa Di San Giovanni Nepomuceno
Cedarchis
In un documento del 30 Aprile 1476 si dice: “…in sei cappelle (fra cui Cedarchis) soggette a San Pietro si celebrano le sante messe e i sacramenti, a cura del cappellano di Santo Stefano di Piano…” è logico quindi pensare all’esistenza di un piccolo ambiente sacro anche a Cedarchis.
Certamente è inspiegabile il lungo silenzio riguardante questa testimonianza scritta del 1754, in cui per la prima volta si parla della costruzione di una chiesa in loco.
Era situata sulla costiera a levante del monte Cabia e superava come altezza di postazione la maggior parte dell’antico abitato che si raggiungeva a piedi. C’era certamente anche qualche abitazione lungo la strada che saliva verso Paularo, più alta rispetto alla chiesa; lo si nota dalla loro ricostruzione settecentesca. Accanto alla chiesa sul lato Ovest, sempre sulla costiera, era posto anche un piccolo cimitero, dissestato nel corso della costruzione della strada consorziale Tolmezzo-Arta dopo il 1880, mentre la strada che attraversava Cedarchis provenendo da Formeaso – ed era l’unica – era già attiva prima del 1856.
Questa chiesa era lunga mt. 13 ed era impostata sullo spazio ora occupato dal corpo di quella attuale e dal campanile. Il vano, in parte, subì modifiche, quando vi furono aggiunti altri due vani, demolendo certamente in quell’occasione il piccolo presbiterio della precedente epoca settecentesca; fu ampliato il coro e costruita successivamente la sacrestia dietro la parete di fondo, nel 1870. Il campanile invece è stato sistemato aderente alla parete Nord, nel 1824. La chiesa attuale risale al 1980 dopo che, uno scoppio a seguito di una fuga di gas dal sistema di riscaldamento ha distrutto quella preesistente.
Il borgo era sottoposto fin dalle origini alle cure del clero di S. Pietro, poi nel 1450 passò sotto la cura della curazia di Piano, fino alla metà del 1700. Nel 1953 si resse a parrocchia autonoma.
Chiesa Del Sacro Cuore di Gesù
Piedim
La storia della chiesa di Piedim è storia recente, se comparata a quella delle chiese dei paesi vicini che vantano ricordi ultracentenari.
Dalle memorie e dai racconti degli anziani del paese emergono solo i ricordi e i racconti tramandati dai loro avi.
Sembra che, attorno al 1850, in paese non ci fosse una vera chiesetta o cappella, probabilmente a causa dell’esiguo numero di abitanti.
L’idea della costruzione di una cappella prese vita nel 1862, allorché si verificò una tremenda alluvione che minacciò di distruggere l’abitato. L’arcivescovo di allora, mons. Casasola, spedì un’offerta di £ 28 (ventotto) a favore degli alluvionati. Questi, con questa somma, decisero di aprire, una pubblica colletta per erigere una cappella dove raccogliersi ed onorare la S. Madre di Dio e ringraziarla per lo scampato pericolo.
Così, fu eretta la prima cappella dedicata alla Madonna la cui statua, anticamente lì collocata, oggi trova posto nella maine sita di fronte allo spaccio dei generi alimentari. Questa cappella pare comprendesse parte di quello che oggi è il coro della chiesa.
Con il passare degli anni, la popolazione aumentò di numero e tra gli abitanti maturò il desiderio di ampliare la piccola cappella. Così, col permesso del parroco, don Giovanni Sala, iniziarono i lavori. La nuova chiesa venne benedetta e aperta al culto dei fedeli, il 16 Settembre 1880, dal vicario foraneo don Antonio Foraboschi.
Altri lavori la interesseranno in anni successivi.
Verso la Pasqua del 1900, le famiglie di Piedim acquistarono dalla chiesa di Cedarchis due antiche campane, pagandole £ 18 (diciotto) somma raccolta con una colletta.
Nello stesso anno, dietro iniziativa del sig. Pietro Urban (il Moderno), che offriva £ 1.000 (mille), si incaricò la ditta F.lli Paron di Ontagnano-Palmanova, della costruzione di un altare in marmo su cui collocare la statua in legno del Sacro cuore di Gesù, opera del noto artista F. Demez della Val Gardena.
Successivamente, la statua, benedetta dal parroco Don Giacomo Cappellari, il 6 giugno 1902nella chiesa di S. Martino di Valle venne trasportata, nella stessa mattinata, in processione, in paese e collocata sull’altare maggiore.
La Chiesa attuale è stata rimodernata negli anni ’70.