8a DOMENICA TEMPO ORDINARIO anno C 2 marzo 2025
Sito della collaborazione: cpsanpietroincarnia.it

Ricordati di rientrare ogni tanto in te stesso. San Bernardo
Accoglienza: Tutti nella vita siamo tentati di diventare “attori”, cioè di atteggiarci ad essere quello che non si siamo. L’attore può recitare da re, da cortigiano o da semplice cittadino, da ricco o da povero; così si può sembrare sposo o sposa fedele, buon sacerdote, genitore, figlio, politico, professionista o operaio, e non esserlo. Allora si è attori. In greco il termine attore è espresso anche con la parola ipocrita.
Gesù con le sue espressioni forti ci chiede proprio di snidare dal nostro cuore questa ipocrisia, questo recitare, e di essere nella vita ciò che egli ci chiede di essere. Preghiamo perché l’amore di Dio custodisca il nostro cuore e lo spinga a diventare simile al cuore di Cristo.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
Ogni singola Parola che il Signore ci rivolge riflette la grandezza del suo cuore e del suo amore. Questo ci induce a riflettere sulla quantità e sulla qualità delle parole che noi pronunciamo, con la bocca e con la vita. Le nostre orecchie percepiscono spesso messaggi che trasudano tristezza, violenza, volgarità. Chiediamo a Dio la capacità di ascoltare parole buone, di coltivarle in noi e di trasmetterle, insieme ai sentimenti e ai valori che esse custodiscono. E domandiamo anche umilmente perdono del molto male che le parole povere di amore sanno produrre.
– Signore Gesù, tu ci metti in guardia dal guidare altri sulla strada della vita se siamo come ciechi che non vogliono riconoscere il tuo amore… abbi pietà di noi. Signore pietà!
– Cristo Gesù, tu ci insegni a togliere la trave dal nostro occhio per renderlo luminoso e riconoscere la verità… abbi pietà di noi.
Cristo pietà!
– Signore Gesù, tu chiedi di coltivare la nostra vita con cura per portare frutti di servizio generoso… abbi pietà di noi. Signore pietà!
(Diciamo insieme) Il Signore, che ci ha donato la sua vita sulla croce, ci liberi dal peccato e ci apra la via che conduce alla comunione per sempre con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
GLORIA nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
La parola che risuona nella Chiesa, o Padre, come fonte di saggezza e norma di vita, ci aiuti a comprendere e ad amare i nostri fratelli, perché non diventiamo giudici presuntuosi e cattivi, ma operatori instancabili di bontà e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
A fronte dell’evento di salvezza che è la morte e risurrezione di Gesù, non è sufficiente una fede fatta di “parole”. Le opere sono i veri frutti della fede, dai quali è possibile riconoscere la bontà o meno del cuore dell’uomo.
PRIMA LETTURA
Dal libro del Siràcide (27,4-7, neo-volg. 5-8)
Scopri la crusca solo quando usi il setaccio e i difetti di una persona quando la senti parlare. Come il forno mette alla prova i vasi di argilla così i ragionamenti che uno fa mostrano quel che vale.
Come il frutto rivela se il coltivatore è capace, così le parole fanno conoscere il sentimento di una persona: non lodare nessuno se prima non l’hai sentito parlare perché è nei discorsi che si manifesta.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 91)
Rit. È bello rendere grazie al Signore.
È bello lodarti, Signore, e cantare in tuo onore, Dio Altissimo. Sono felice, Signore, per quello che hai fatto, canto di gioia davanti alle tue opere. Rit
Il fedele cresce diritto come una palma, diventa bello come un cedro del Libano. Piantato nel cortile del tempio, fiorisce presso il Signore, nostro Dio. Rit.
Anche se vecchio, porta frutti, è sempre verde e rigoglioso. È la prova che il Signore è giusto; è la mia roccia e non inganna. Rit
SECONDA LETTURA
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15,54-58)
Fratelli, quando quest’uomo che va in corruzione si sarà rivestito di una vita che non si corrompe, e quest’uomo che muore si sarà rivestito di una vita che non muore, allora si compirà quel che dice la Bibbia: La morte è distrutta! la vittoria è completa! O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è la tua forza che uccide? La morte prende il suo potere dal peccato, e il peccato prende la sua forza dalla legge. Rendiamo grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così, fratelli miei, siate saldi, incrollabili. Impegnatevi sempre più nell’opera del Signore, sapendo che, grazie al Signore, il vostro lavoro non va perduto.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
VANGELO
Dal vangelo secondo Luca (6,39-45)
Gesù disse loro anche questa parabola: «Un cieco può forse pretendere di fare da guida a un altro cieco? Se lo facesse, cadrebbero tutti e due in una buca!
Nessun discepolo è più grande del suo maestro; tutt’al più, se si lascia istruire bene, sarà come il suo maestro.
E tu perché stai a guardare la pagliuzza che è nell’occhio di un tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come osi dirgli: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio, allora vedrai chiaramente e potrai togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.
Un albero buono non dà frutti cattivi e un albero cattivo non dà frutti buoni. La qualità di un albero la si conosce dai suoi frutti: difatti non si raccolgono fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un cespuglio selvatico.
L’uomo buono prende il bene dal prezioso tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo invece prende il male dal cattivo tesoro del suo cuore. Ciascuno infatti esprime con la sua bocca quel che ha nel cuore».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
CREDO IN UN SOLO DIO, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero dà Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Chiediamo al Signore, nella preghiera, di essere alberi capaci, con la sua grazia, di produrre quei frutti buoni che le buone parole, da lui seminate nel cuore, intendono far nascere. Diciamo assieme:
Sostienici, Signore.
1. In un mondo dove risuonano troppe parole e gesti privi di amore, aiuta la tua chiesa, o Padre, a effondere dal suo cuore parole buone, che offrano consolazione e speranza, ti supplichiamo.
2. In un mondo dove la cultura di morte sembra prevalere sull’amore per la vita, aiuta i credenti, o Padre, a essere testimoni della risurrezione di Cristo con parole e gesti profetici, ti supplichiamo.
3. In un mondo dove molti ciechi hanno la presunzione di condurre gli altri, aiuta, o Padre, i politici, gli amministratori del bene comune, a non ingannare le persone, ma a offrire loro ciò che giova al loro vero bene, ti supplichiamo.
4. In un mondo dove è sempre più facile lamentarsi che impegnarsi, aiuta, o Padre, i membri della nostra comunità a lavorare per togliere ciascuno la propria trave e a esercitare la correzione fraterna, ti supplichiamo.
(Diciamo assieme) Benedetto sei Tu, Signore, perché hai mandato il tuo Figlio non a condannare, ma a redimere il mondo. Fa’ che ogni uomo, nutrito dalla tua Parola, tragga solo il bene dal tesoro del proprio cuore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
SULLE OFFERTE
O Dio, da te provengono questi doni, fa’ che l’offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
Dio, nostro Padre, nella pienezza del tempo la tua Parola vivente, si è fatto uomo per rivelarci, con le sue parole e i suoi gesti, la bellezza del tuo volto.
Lui è la nostra guida, da te inviata per ogni uomo; senza la sua luce camminiamo nella notte e rischiamo di allontanarci da te.
Gesù ci chiede uno sguardo limpido, per valutare e superare le nostre mancanze, e non renderci facili giudici di altri. Se coltiviamo la nostra fede siamo come alberi che danno frutti buoni, vero tesoro che accumuliamo nel nostro cuore, pronti a condividerlo con i nostri fratelli.
Incoraggiati e stimolati dalla testimonianza di quanti già contemplano il tuo volto, in cammino nella fede cantiamo la tua lode: Santo…
Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, o Padre, il sacrificio della perfetta riconciliazione, che egli ci ha lasciato come pegno del suo amore e che tu stesso hai posto nelle nostre mani.
(Preghiamo insieme) Ti preghiamo umilmente, Padre Santo: accetta anche noi con l’offerta del tuo Figlio e nella partecipazione a questo convito di salvezza donaci il suo Spirito, perché sia tolto ogni ostacolo sulla via della concordia.
Egli renda la tua Chiesa segno di unità tra gli uomini e strumento della tua pace, e ci custodisca in comunione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, il collegio episcopale e l’intero tuo popolo.
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nel Signore, e tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede.
Tu che ci hai convocati intorno alla mensa del tuo Figlio, raccogli in unità perfetta gli uomini di ogni stirpe e di ogni lingua, insieme con la Vergine Maria, gloriosa Madre di Dio, con gli apostoli e tutti i santi nel convito della Gerusalemme nuova, dove splende la pienezza della pace in Cristo nostro Signore.
AL PADRE NOSTRO:
Al Padre della luce, che sa attendere con fiducia il fiorire della verità anche nel cuore di chi è nell’ipocrisia, salga la nostra preghiera:
Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
Realizzare il bene conduce alla pace.
La condivisione di tutto ciò che è buono faciliti il nostro cammino.
Con questa consapevolezza, scambiamoci il dono pace.
DOPO LA COMUNIONE
Padre misericordioso, il pane eucaristico che ci fa tuoi commensali in questo mondo, ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Una cassaforte piena di energia
Insegnaci, Signore, a considerare con la tua lucida saggezza quanto accade dentro di noi e attorno a noi.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene. Il buon tesoro del cuore: una definizione così bella, così piena di speranza, di ciò che siamo. Nel nostro intimo siamo un mistero. Il primo tesoro che noi possediamo è il nostro cuore. Gandhi, affermava «un uomo vale quanto vale il suo cuore».
Gesù raccontava spesso parabole per aiutare a comprendere il proprio messaggio, perché i racconti e le immagini rendono in modo più semplice e immediato la comprensione del discorso.
Con immagini efficaci oggi parla del nostro cuore, come funziona il cuore della persona umana. Esso è rappresentato come una cassaforte perché contiene un tesoro prezioso, il centro della nostra persona, il luogo dove nascono i sentimenti e si compiono le scelte. Il cuore non è programmabile in un modo standard ma è sempre libero di scegliere se compiere il bene o il male. Il cuore dell’uomo è la sua riserva più preziosa, ma è anche la fonte dei suoi problemi.
Il problema, come dice Gesù nel Vangelo, è cosa c’è nel nostro cuore, se dare spazio a sentimenti buoni che dall’esterno ci fanno essere come un albero che dà buoni frutti, o seguire sentimenti negativi ed essere quindi come un albero dai frutti cattivi. Dall’esterno della persona si vede il cuore, anche un bambino sa riconoscere com’è il cuore di un proprio compagno dai suoi comportamenti.
Il problema è che tante volte sembra più semplice ascoltare i sentimenti negativi: odio, rivalsa, violenza, sopraffazione, che quelli positivi di affetto, amicizia, disponibilità, perdono.
Ma i sentimenti negativi, di critica o di odio verso chi ci sta intorno, oltre che all’altro, fanno per primi male a noi stessi perché ci mettono in una situazione come quella di un cieco, cioè al buio, privi di luce, e arrabbiati.
Gesù è venuto a dare la vista a chi è cieco, a farci accorgere di come siamo molto più inclini a seguire il male che il bene nelle nostre azioni, vuole guarirci dalle inclinazioni negative che ci sono nel nostro cuore per riempirlo solamente di sentimenti positivi di misericordia e di perdono.
Gesù non chiede ai suoi di convertire gli altri, ma prima di tutto se stessi, per portare la luce della buona notizia con la vita, cosicché gli altri “vedano le vostre opere buone e rendano gloria a Dio”
Noi riteniamo spesso di dover correggere ed educare gli altri, e spesso lo facciamo, a volte anche screditandoli, e così ci sentiamo giusti, importanti, non bisognosi di conversione. In questo modo il nostro io si autoconvince di essere migliore, di vedere bene, ma in realtà siamo ciechi, perché ognuno porta i pesi dei suoi difetti…
Gesù oggi ci dice che si vede bene e possiamo aiutare l’altro a liberarsi dei suoi pesi solo se prima abbiamo imparato a vedere con chiarezza la realtà del nostro cuore, a riconoscere le nostre fragilità e ammettere che anche noi abbiamo bisogno del perdono della comprensione e del sostengono da parte di Dio.
Solo così sapremo calarsi nei panni dell’altro e cercare di dare il nostro sostegno nella verità, con delicatezza e rispetto senza cadere nella presunzione di essere dei giudici e procurare nel cuore dell’altro ulteriori ferite dolorose e inguaribili. E solo così metteremo in pratica le parole della preghiera insegnataci da Gesù: Rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Informazioni interparrocchiali
MERCOLEDÌ 5 MARZO 2025
INIZIA IL TEMPO DI QUARESIMA
PIANO: ALLE ORE 15.00 SANTA MESSA CON L’IMPOSIZIONE DELLE CENERI
CEDARCHIS: S. MESSA E IMPOSIZIONE DELLE CENERI ALLE ORE 18.00
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540
don Ivo 334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00 – FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15