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6a DOMENICA DI PASQUA anno C 25 maggio 2025

L’amor proprio è il più pericoloso dei nostri consiglieri. (Napoleone).

Canti: Noi canteremo gloria a te pag. 58 – Manda il tuo Spirito pag. 57 – Com’è bello Signor stare insieme pag. 39 – Sei tu Signore il pane pag 70; – Ti ringrazio mio Signore pag. 74 – Regina cœli pag. 103; – A vô nestre gran Regine pag. 93

Celebriamo oggi la sesta domenica dopo Pasqua. Oggi Gesù ci parla dello Spirito come di colui che “insegna ogni cosa” e “ricorda tutto quello che Gesù ci ha detto”. Il Vangelo ci riporta ancora nel contesto dell’ultima Cena dove siamo guidati a comprendere cosa significhi amare Gesù: osservare la sua parola. Ecco perché il ruolo dello Spirito è decisivo, perché noi possiamo diventare la dimora del Padre e del Figlio.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

E con il tuo spirito.

PER CHIEDERE PERDONO

Invito all’atto penitenziale: Signore Dio, tu non ti accontenti delle nostre parole, delle nostre dichiarazioni. Tu guardi ai fatti. Ed è proprio lì che emerge il nostro peccato, la nostra fragilità. Di questo ti vogliamo chiedere perdono.

– Signore Gesù, tu ci chiedi di mettere in pratica la tua parola. Perdonaci perché noi spesso scartiamo le tue parole esigenti e ci sottraiamo alle tue richieste.

Signore, pietà!

– Cristo Gesù, tu ci chiedi di osservare la tua parola. Perdonaci perché ci accade di chiudere il nostro cuore e di scegliere altri criteri per le nostre decisioni.

Cristo, pietà!

– Signore Gesù, tu ci chiedi di realizzare la tua parola. Perdonaci perché ci accontentiamo dei nostri entusiasmi e dei nostri ideali e non ci sporchiamo le mani per costruire un mondo più giusto e fraterno.

Signore, pietà!

Diciamo insieme: Dio nostro Padre, il tuo Figlio ci ha dato un comandamento nuovo. Osservandolo possiamo progredire nella santità. Fa’ che siamo a lui riconoscenti, offrendo il sacrificio della nostra lode, per i secoli dei secoli. Amen.

          GLORIA A DIO nell’alto dei cieli

e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo,ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

PREGHIAMO

O Dio, che hai promesso di stabilire la tua dimora in quanti ascoltano la tua parola e la mettono in pratica, manda il tuo Spirito, perché richiami al nostro cuore tutto quello che il Cristo ha fatto e insegnato e ci renda capaci di testimoniarlo con le parole e con le opere.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.  Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

Il senso profondo di questa liturgia si esprime nelle parole con cui Gesù consegna la sua eredità ai suoi apostoli e a noi. Due sono le cose che egli ci lascia: lo Spirito Santo, che anima il nostro rapporto con il Padre, e la pace. In una formula riassuntiva egli ci invita a una vita spirituale serena ed operosa, che non si manifesta mai in un distacco dalla quotidianità e dalla vita pratica, ma che sboccia sempre in una fedeltà creativa, in cui ogni giorno è una nuova occasione per capire e gioire del più profondo dei misteri: l’amore di Dio per noi.

PRIMA LETTURA

Dagli Atti degli Apostoli (15,1-2.22-29)

In quel tempo, alcuni cristiani della Giudea vennero nella città di Antiòchia e si misero a diffondere tra gli altri fratelli questo insegnamento: “Voi non potete essere salvati se non vi fate circoncidere come ordina la legge di Mosè”. Paolo e Bàrnaba non erano d’accordo, e ci fu una violenta discussione tra loro. Allora si decise che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri andassero a Gerusalemme dagli apostoli e dai responsabili di quella comunità per presentare la questione. Allora gli apostoli e i responsabili della chiesa di Gerusalemme, insieme a tutta l’assemblea, decisero di scegliere alcuni tra di loro e di mandarli ad Antiòchia insieme con Paolo e Bàrnaba. Furono scelti due: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, che erano tra i primi di quella comunità.

Ad essi fu consegnata questa lettera: “Gli apostoli e i responsabili della comunità di Gerusalemme salutano i fratelli cristiani di origine non ebraica che vivono ad Antiòchia, in Siria e in Cilicia. Abbiamo saputo che alcuni della nostra comunità sono venuti fra voi per turbarvi e creare confusione. Non siamo stati noi a dare questo incarico. Perciò, abbiamo deciso, tutti d’accordo, di scegliere alcuni uomini e di mandarli da voi. Essi accompagnano i nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, i quali hanno rischiato la vita per il nostro Signore Gesù Cristo. Noi quindi vi mandiamo Giuda e Sila: essi vi riferiranno a voce le stesse cose che noi vi scriviamo. Abbiamo infatti deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose che sono necessarie: non mangiate la carne di animali che sono stati sacrificati agli idoli; non mangiate sangue o carne di animali morti per soffocamento. Infine astenetevi dai disordini sessuali; tenetevi lontani da tutte queste cose e sarete sulla buona strada. Saluti!”.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE   (Salmo 66,2-3.5.6-8)

Rit. Ti lodino i popoli o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, / su di noi faccia splendere il suo volto: / sappia la terra come egli ci guida, / conoscano i popoli come egli ci salva. Rit.

Esultino e ti acclamino le nazioni, / perché governi le genti con giustizia / e guidi le nazioni sulla terra. Rit.

La terra produca il suo frutto, / ci benedica Dio, il nostro Dio! / Ci benedica Dio e sia riconosciuto / dai popoli di tutta la terra. Rit.

SECONDA LETTURA

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (21,10-14.22-23)

Lo Spirito mi trasportò su una grande montagna, molto alta, e l’angelo mi mostrò Gerusalemme, la città santa che appartiene al Signore. Essa scendeva dal cielo, da parte di Dio. Aveva lo splendore di Dio, brillava come una pietra preziosa, come una gemma cristallina. Le sue mura erano solide ed elevate, con dodici porte. Alle porte stavano dodici angeli, e sulle porte erano scritti dodici nomi, quelli delle dodici tribù d’Israele. C’erano tre porte a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a occidente. Le mura poggiavano su dodici basamenti, e su ciascuno di questi era scritto un nome, quello di uno dei dodici apostoli dell’Agnello. Non vidi nessun santuario nella città, perché il Signore Dio Onnipotente e l’Agnello sono il suo santuario.

Inoltre la città non ha bisogno di sole né diluna, per rischiararla, perché la illumina lo splendore di Dio, e l’Agnello è la sua luce.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

VANGELO

Dal vangelo secondo Giovanni (14,23-29)

Gesù disse: “Se uno mi ama, metterà in pratica la mia parola, e il Padre mio lo amerà. Io verrò da lui con il Padre mio e abiteremo con lui. Chi non mi ama non mette in pratica quello che dico. E la parola che voi udite non viene da me ma dal Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono con voi. Ma il Padre vi manderà nel mio nome un difensore: lo Spirito Santo. Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quel che ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. La pace che io vi do non è come quella del mondo: non vi preoccupate, non abbiate paura. Avete sentito quel che vi ho detto prima.

Me ne vado, ma poi tornerò da voi. Se mi amate, dovreste rallegrarvi che io vada dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Tutto questo ve l’ho detto prima, perché quando accadrà abbiate fede in me”. 

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

          PREGHIERA DEI FEDELI

Gesù ci ha donato la sua pace: un bene prezioso che esige il nostro impegno quotidiano. A te, o Padre, noi affidiamo le nostre speranze e le nostre attese di un mondo più giusto e fraterno, più solidale e misericordioso. E ti diciamo:

Signore, donaci la tua pace!

1. Perché la santa Chiesa, sostenuta dallo Spirito Santo, insegni con fedeltà la verità della fede agli uomini del nostro tempo, preghiamo.

2. Perché il Santo Padre Leone XIV guidi la Chiesa sostenuto dall’ispirazione dello Spirito Santo e la conduca a testimoniare il Vangelo a tutti i popoli, preghiamo.

3. Perché il mondo intero sia raggiunto dalla pace vera che solo il Signore Gesù può donare, preghiamo.

4. Perché le persone consacrate, custodendo l’amore di Cristo, siano tempio vivo del Padre e dello Spirito, preghiamo.

5. Perché coloro che vivono nell’ansia e nel turbamento del cuore sperimentino la pace che lo Spirito Santo suscita nei credenti, preghiamo.

6. Perché la nostra comunità, perseverando nella preghiera e nella carità fraterna, renda presente nel mondo il Cristo risorto, preghiamo.

(Diciamo insieme) Signore Dio, è la tua pace che Gesù ci trasmette, una pace che guarisce i cuori, che genera fiducia ed ottimismo, una pace che ci mette in grado di affrontare la strada difficile della riconciliazione e del sacrificio. Insegnaci ad accogliere e a difendere questa pace. Amen.

            SULLE OFFERTE

Accogli, Signore, la nostra offerta, perché, rinnovati nello spirito, possiamo rispondere sempre meglio all’opera della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

È davvero motivo di gioia elevare la lode a te, Dio grande nell’amore, che manifesti la tua infinita bontà in Gesù, tuo Figlio e Signore nostro.

Hai affidato al Cristo la tua Parola che lui ha fatto conoscere a noi perché gustiamo quella pace  che nasce da te e ci raggiunge grazie allo Spirito che rende viva ed efficace questa parola di vita. Tu ci rassicuri e non permetti che il nostro cuore sia turbato davanti alla notizia che lui, tuo Figlio, torna a te, o Padre, ma non ci abbandona.

Insieme agli angeli e i Santi, cantori della tua gloria, in comunione con la Chiesa in cammino verso la patria comune eleviamo la lode che sale a te da tutto il creato: Santo…

Preghiamo insieme: Lo Spirito Santo faccia di noi un’offerta perenne a te gradita, perché possiamo ottenere il regno promesso con i tuoi eletti: con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, i tuoi apostoli, i gloriosi martiri, e tutti i santi, nostri intercessori presso di te. Ti preghiamo, o Padre: questo sacrificio della nostra riconciliazione, doni pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro papa Leone il nostro vescovo Riccardo, l’ordine episcopale, i presbiteri, i diaconi e il popolo che tu hai redento. Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza. Ricongiungi a te, Padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e sorelle defunti, e tutti coloro che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.

PREGHIERA DEL SIGNORE

Se osserviamo la parola di Gesù, siamo veramente capaci di amare Dio; abbiamo, così, la confidenza necessaria per pregare il Padre, perché prenda dimora presso di noi. Con gioia diciamo insieme: Padre nostro …

AL DONO DELLA PACE

Illuminati dalla luce di Cristo che risplende in eterno ci scambiamo il dono della pace.

          DOPO LA COMUNIONE

Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l’umanità alla speranza eterna, accresci in noi l’efficacia del mistero pasquale con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

● Si ama Gesù dandogli tempo e cuore

Se uno mi ama, osserverà la mia parola. “Se uno ama me”: È la prima volta nel Vangelo che Gesù chiede amore per sé, che pone se stesso come obiettivo del sentimento umano più dirompente e potente. Ma lo fa con il suo stile: estrema delicatezza, rispetto emozionante che si appoggia su di un libero “se vuoi”, un fondamento così umile, così fragile, così puro, così paziente, così personale. Se uno mi ama, osserverà… perché si accende in lui il misterioso motore che mette in cammino la vita, dove: “i giusti camminano, i sapienti corrono, ma gli innamorati volano” (santa Battista Camilla da Varano). L’amore è una scuola di volo, innesca una energia, una luce, un calore, una gioia che mette le ali a tutto ciò che fai. “Osserverò la mia parola”. Se arrivi ad amare lui, sarà normale prendere come cosa tua, come lievito e sale della tua vita, roccia e nido, linfa e ala, pienezza e sconfinamento, ogni parola di colui che ti ha risvegliato la vita. La Parola di Gesù è Gesù che parla, che entra in contatto, mi raggiunge e mi comunica se stesso. Come si fa ad amarlo? Si tratta di dargli tempo e cuore, di fargli spazio. Se non pensi a lui, se non gli parli, se non lo ascolti nel segreto, forse la tua casa interiore è vuota. Se non c’è rito nel cuore, se non c’è una liturgia nel cuore, tutte le altre liturgie sono maschere del vuoto. E noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Verremo. Il Misericordioso senza casa cerca casa. E la cerca proprio in me. Forse non troverò mai una vera dimora, solo un povero riparo, una stalla, una baracca. Ma Lui mi domanda una cosa soltanto, di diventare frammento di cosmo ospitale. Casa per le sue due promesse: lo Spirito e la pace. Lo Spirito: tesoro che non finisce, sorgente che non tace mai, vento che non posa. Che non avvolge soltanto i profeti, le gerarchie della Chiesa, i grandi personaggi, ma convoca tutti noi, cercatori di tesori, cercatrici di perle: “il popolo di Dio per costante azione dello Spirito evangelizza continuamente se stesso”. Parole come un vento che apre varchi, porta pollini di primavera. Una visione di potente fiducia, in cui ogni uomo, ogni donna hanno dignità di profeti e pastori, ognuno evangelista e annunciatore: la gente è evangelizzata dalla gente.

Vi lascio la pace, questo miracolo fragile continuamente infranto. Un dono da ricercare pazientemente, da costruire “artigianalmente” (papa Francesco), ciascuno con la sua piccola palma di pace nel deserto della storia, ciascuno con la sua minima oasi di pace dentro le relazioni quotidiane. Il quasi niente, in apparenza, ma se le oasi saranno migliaia e migliaia, conquisteranno e faranno fiorire il deserto.

Informazioni interparrocchiali

sabato 31 maggio 2025

PIANO: MESSA PREFESTIVA ALLE ORE 18.00

PIEDIM ORE 20.15 CONCERTO DEL CORO PER FESTEGGIARE 1 40 AGNS DI MUSICHE

DOMENICA 1° GIUGNO

FESTA DELL’ASCENSIONE

ORE 10.30 BACIO DELLE CROCI SUL COLLE DI SAN PIETRO – NEI VARI PAESI NON VENGONO CELEBRATE LE MESSE

CALENDARIO MESE DI GIUGNO

CON IL 2 GIUGNO OGNI LUNEDÌ LA MESSA SARÀ CELEBRATA A CHIUSINI ALLE ORE 18.00 CON IL 3 GIUGNO OGNI MARTEDÌ LA MESSA SARÀ CELEBRATA AD ARTA ALLE ORE 18.00 –

PIEDIM: DOMENICA 8 FESTA DI SAN ANTONIO – LOVEA: DOMENICA 15 RICORDA SAN LUIGI – RIVALPO VALLE: DOMENICA 29 FESTA DEL SACRO CUORE DI MARIA, SANTA MESSA E PROCESSIONE ORE 11.00 – LOVEA S. MESSA ORE 9.45

Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo 334 57 85 102; e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IBAN IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; PREFESTIVO sabato ore 18.00 FERIALE lunedì e martedì ore 18.00 – ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15