6a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno C 16 febbraio 2025

“Chiudi gli occhi e vedrai”. (Joubert Joseph)
ACCOGLIENZA
Gesù oggi ci presenta la nuova dottrina, destinata ai piccoli, ai poveri, ai miti, agli afflitti, alle persone che sono in difficoltà. Tra questi ci siamo anche noi, convocati dal Signore per ascoltare la sua Parola, per nutrirci del suo Pane. Anche a noi Cristo offre la speranza della pienezza: se non la viviamo nel tempo presente, certamente la nostra vita sarà colmata dalla beatitudine eterna. Quel mondo nuovo che si intravede dalle beatitudini proclamate da Gesù e rese vita, si costruisce nell’oggi, nel presente. Come Gesù, che le ha vissute in ogni istante della sua esistenza.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Il Signore, che ha mandato il suo Figlio e che dichiara beato chiunque confida in lui, sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
Noi vorremmo solo sentire parlare di beatitudine e invece i guai della vita sono molti. Tante volte, però, beatitudini e guai sono fraintesi, ed anche noi credenti riteniamo essere beato, ciò che per Dio non lo è, e consideriamo un guaio, ciò che per Dio non lo è. Facciamoci, dunque, alunni della sapienza, lasciamoci illuminare la mente ed il cuore ed accogliamo come rivelazione e buona notizia quanto il Signore sta per comunicarci.
Signore Gesù, che prometti il tuo regno ai poveri e agli oppressi, perdonaci se non agiamo seguendo lo stile delle beatitudini… e abbi pietà di noi.
Signore pietà!
Cristo Gesù, che resisti ai potenti e ai superbi, perdonaci se anche noi ci comportiamo in modo contrario al vangelo… e abbi pietà di noi.
Cristo pietà!
Signore Gesù, che ci educhi a vivere nella tua bontà, perdonaci se dimentichiamo in fretta la tua proposta di amore… e abbi pietà di noi.
Signore pietà!
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA a Dio nell’alto dei cielo
E pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Le dinamiche del Regno di Dio contraddicono i valori principali delle società del mondo antico e odierne ed i credenti devono essere pronti a subire oltraggi quando testimoniano la loro fede in Cristo crocifisso e risorto. Anche situazioni di dolore e sofferenza ricevono un senso nuovo alla luce della risurrezione di Gesù dai morti perché possono essere vissute nella gioia.
PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Geremia (17,5-8)
Il Signore dice: «Io condanno chi si allontana da me, perché ha fiducia nell’uomo e conta soltanto su mezzi umani.
Costui sarà come un rovo che cresce nel deserto, in una terra arida, piena di sale, dove è impossibile vivere: non gli accadrà mai nulla di buono.
Ma io benedico chi ha fiducia in me e cerca in me la sua sicurezza. Egli sarà come un albero che cresce vicino a un fiume e stende le sue radici fino all’acqua. Non dovrà temere quando viene il caldo, perché le sue foglie resteranno verdi. Neppure un anno di siccità gli farà danno: continuerà a produrre i suoi frutti.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Rit. Beato l’uomo che confida nel Signore
Felice l’uomo giusto: \ non segue i consigli dei malvagi, \ non va insieme ai peccatori, \ non sta con chi bestemmia Dio; \ ma sua gioia è la parola del Signore, \ la studia notte e giorno. Rit.
Come albero piantato lungo il fiume \ egli darà frutto a suo tempo, \ le sue foglie non appassiranno: \ riuscirà in tutti i suoi progetti. Rit.
Non è questa la sorte dei malvagi: \ foglie morte portate via dal vento! \ Il Signore protegge il cammino dei giusti; la via dei malvagi finisce nel nulla. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (l5,12.16-20)
Noi dunque predichiamo che Cristo è risuscitato dai morti. Allora come mai alcuni tra voi dicono che non vi è risurrezione dei morti? Infatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è risuscitato. E se Cristo non è risuscitato, la vostra fede è un’illusione, e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche i credenti in Cristo, che sono morti, sono perduti. Ma se abbiamo sperato in Cristo solamente per questa vita, noi siamo i più infelici di tutti gli uomini. Ma Cristo è veramente risuscitato dai morti, primizia di risurrezione per quelli che sono morti.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché la vostra ricompensa è grande nei cieli.
VANGELO
Dal vangelo secondo Luca (6, 17.20-26)
Gesù, disceso dal monte, si fermò in un luogo di pianura con i suoi discepoli. Ne aveva attorno molti, e per di più c’era una gran folla di gente venuta da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dalla zona costiera di Tiro e Sidone. Allora Gesù alzò gli occhi verso i suoi discepoli e disse: «Beati voi, poveri: Dio vi darà il suo regno. Beati voi che ora avete fame: Dio vi sazierà. Beati voi che ora piangete: Dio vi darà gioia. Beati voi quando gli altri vi odieranno, quando parleranno male di voi e vi disprezzeranno come gente malvagia perché avete creduto nel Figlio dell’uomo. Quando vi accadranno queste cose siate lieti e gioite, perché Dio vi ha preparato in cielo una grande ricompensa: infatti i padri di questa gente hanno trattato allo stesso modo gli antichi profeti. Ma, guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché un giorno avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete. Guai a voi quando tutti parleranno bene di voi: infatti i padri di questa gente hanno trattato allo stesso modo i falsi profeti.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
CREDO IN UN SOLO DIO, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero dà Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
È necessaria la luce dello Spirito, per comprendere, accogliere e far nostra la sapienza che il Vangelo oggi ci ha indicato. Chiediamo questo dono dall’alto, affinché ci ispiri, ci illumini, ci irrobustisca, e ci induca a compiere scelte controcorrente. Diciamo insieme
Vieni, Santo Spirito.
1. A illuminare i battezzati, affinché non cedano mai alla seduzione delle cose di questo mondo, che promettono, ma non sanno dare la vera beatitudine. Preghimo.
2. A sostenere chi governa ed esercita responsabilità, affinché scopra che la comunione con Dio è l’unica sorgente del bene comune e della dignità umana. Preghimo.
3. A rafforzare la chiesa, affinché non rinunzi mai a proclamare con franchezza apostolica la risurrezione di Cristo, unica ragione di ogni speranza umana. Preghimo.
4. A consolare le molte miserie di questo mondo; a rassicurare che l’amore privilegiato di Dio e della chiesa è per gli ultimi, i poveri, i diseredati; a rendere beati coloro che Cristo ha indicato come tali. Preghimo.
5. A convertire i ricchi, i sazi, i gaudenti, gli allineati, affinché sappiano aprire occhi e cuore, imparino a condividere con i bisognosi, a collaborare con tutti, e siano lieti di imparare a portare i pesi gli uni degli altri. Preghimo.
(Diciamo assieme): Benedetto sei Tu, Signore, Padre di misericordia, per averci donato il tuo Figlio, venuto a condividere la nostra povertà, e a rendere beati quelli che trovano la vera ricchezza. Morendo sulla croce, e risorgendo da morte, egli ha aperto per ogni uomo il varco della vera beatitudine. Con lui e per lui, ti benediciamo nei secoli dei secoli. Amen.
SULLE OFFERTE
Questa nostra offerta, Signore, ci purifichi e ci rinnovi, e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
Padre, Signore del mondo, ci sentiamo coinvolti dalle parole che sono risuonate nella nostra assemblea, come quando Gesù parlava agli apostoli, ai discepoli e alla grande folla.
Se anche noi siamo poveri, o almeno proviamo ad essere solidali con loro, avvertiamo la potenza delle parole di Gesù che invita alla speranza e alla gioia, perché tu stesso affidi il tuo regno ai poveri, sazi di beni gli affamati, doni la gioia a quanti sono nella tristezza, inviti a rallegrarsi ed esultare chi ora è odiato, e attende con fiducia la ricompensa preparata per gli umili nel tuo regno.
Nei santi, che hanno vissuto questo stile di vita, riconosciamo la verità delle parole del Cristo, e solidali con l’umanità assetata di speranza ci uniamo alla lode del creato: Santo…
(Preghiamo insieme) Conduci, Signore, la tua Chiesa alla pienezza della fede e dell’amore in unione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, con tutte le persone che a Te hanno consacrato la loro vita e l’intero popolo che tu hai redento. Apri i nostri occhi perché vediamo le necessità dei fratelli, ispiraci parole e opere per confortare gli affaticati e gli oppressi. Fa’ che li serviamo in sincerità di cuore sull’esempio di Cristo e secondo il suo comandamento. La tua Chiesa sia testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perché tutti gli uomini si aprano a una speranza nuova. Ricordati anche dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che si sono addormentati nella pace del tuo Cristo, e di tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede: ammettili a godere la luce del tuo volto e dona loro la pienezza di vita nella risurrezione. Concedi anche a noi, al termine del pellegrinaggio terreno, di giungere alla dimora eterna, dove vivremo sempre con te; e in comunione con la beata Maria, Vergine e madre di Dio, con gli apostoli e i martiri, e tutti i santi, per Gesù Cristo, tuo Figlio, loderemo e proclameremo la tua grandezza.
AL PADRE NOSTRO
Chiediamo in dono al Padre la grazia di conoscere e di sperimentare la beatitudine che il suo Figlio ci ha indicato come strada maestra della vita. Diciamo insieme: Padre nosto…
SCAMBIO DI PACE
Stringere legami di pace significa accorgersi che nel mondo non si è unici ad esistere.
Donare la pace significa impegnarsi in prima persona per la costruzione di un mondo più solidale.
In Cristo che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce e la sua risurrezione, scambiamoci un segno di pace.
DOPO LA COMUNIONE
Signore, che ci hai nutriti al convito eucaristico, fa che ricerchiamo sempre quei beni che ci danno la vera vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Per quattro volte nel vangelo di oggi è risuonata la parola «beati». Forse ci ha lasciato indifferenti, perché ormai ha perso quella forza che aveva al tempo di Gesù; oggi quando diciamo «beato», se parliamo di un defunto intendiamo dire che è in paradiso o addirittura che sta per essere dichiarato santo; se parliamo di un vivo, magari con l’espressione «beato lui», intendiamo che è fortunato o addirittura che è fuori del mondo. Invece dicendo «beati» Gesù voleva indicare proprio il contrario: voleva dirci come si sta al mondo, come si raggiunge la felicità, qual è il segreto della gioia. La beatitudine allora non è altro se non gioia, pienezza di vita, realizzazione di sé: ciò a cui tutti tendiamo, quello per cui ci impegniamo e ci sacrifichiamo. Non c’è nessuno che non cerchi la gioia: cambiano le strade, ma non la meta. Alcune di queste strade sono in realtà dei vicoli ciechi, anche se uno se ne accorge a volte troppo tardi. Le dipendenze, come la droga e l’alcool, ad esempio, sono miraggi di felicità a portata di mano, ma in realtà sono illusioni momentanee che finiscono per tradire. Tutte le dipendenze del resto, e non solo la droga, sono dei vicoli ciechi, perché creano dei mondi virtuali, illudendo di fuggire da quello reale, e finendo per togliere la libertà. Altre strade per arrivare alla gioia non sono dei vicoli ciechi, ma delle autostrade larghe e molto trafficate: sono le strade delle mode del conformismo, del consumismo, della concorrenza: tutte quelle beatitudini, molto più diffuse di quelle evangeliche. Molti modelli «di successo» che oggi imperversano sono espressioni di questa logica, dove «beato» è chi si fa strada a scapito degli altri, chi può esibire qualcosa di più, chi può farsi vedere più ricco, più bello, più fortunato. È la situazione che Gesù, in perfetto parallelismo con le quattro beatitudini, indica con i quattro «guai»: verso chi è ricco, è sazio, ride ed è apprezzato. Non che Gesù ci voglia miseri e piangenti: qui sta parlando di coloro che usano le ricchezze per sfruttare gli altri e farsi vedere, anziché metterle al servizio; di chi ride ed è felice delle disgrazie altrui; di chi si sazia senza condividere e di chi si fa vanto della lode altrui. Il vangelo, sfidando sia i vicoli ciechi che le autostrade larghe, propone una via stretta, che però porta alla meta: la via del dono di sé, la via dell’amore, dello spendersi. Gesù scommette sul fatto che chi ama, anche se deve sacrificarsi di più, è più felice e realizzato. È per questo che può permettersi — con una certa audacia — di pronunciare la parola «beati» anche su situazioni nelle quali noi diremmo piuttosto «disgraziati»: povertà, fame, pianto, persecuzione. Non che Gesù chiami «felici» quelle situazioni: Gesù chiama «felici» le persone che, pure in quelle situazioni, possono continuare a vedere una luce, a credere in un Dio che è Padre. Chi imbocca i vicoli ciechi delle dipendenze o le autostrade della concorrenza e dell’esibizione non ha nulla di sensato da dire davanti al male; deve cercare solo di evitarlo, con uno slalom più o meno fortunato, e quando non può evitarlo rischia la disperazione. Seguire Gesù nella via dell’amore, invece — pur non togliendo le difficoltà e le sofferenze — dà la forza di affrontare anche gli ostacoli del percorso; perché il credente sa che non è solo, e anche quando non capisce il perché di certe cose che accadono, sa che può fidarsi di un Dio che conosce l’esperienza umana, perché l’ha vissuta e vi ha inserito la potenza della risurrezione.
La via della gioia, quindi, è la via dell’amore. Chi non ama ha certamente meno fastidi, perché non intreccia la sua vita con gli altri; ma prova anche meno gioia, perché finisce per essere solo.
informazioni interparrocchiali
MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2025
ARTA: ORE 18.00 XXX DI BRUNO CONTIN – A PIANO NON VIENE CELEBRATA LA MESSA
SABATO 22
PIANO: BATTESIMO DI NICOLÒ NODALE DI MIRKO E DI MONICA CESCUTTI
CALENDARIO
DOMENICA 2 MARZO: SFILATA DI CARNEVALE
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540
don Ivo 334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00- FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15