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4a DOMENICA DI PASQUA  anno C 11 maggio 2025

Il cristiano è un uomo a cui Dio ha affidato tutti gli uomini.  S. Crisostomo

Discepolo: colui che ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica.

ACCOGLIENZA

Celebriamo la Quarta Domenica di Pasqua.

Gesù afferma oggi di essere lui il pastore promesso, che in nome di Dio ha il compito di prendersi cura personalmente del suo popolo. E descrive, a interlocutori forse increduli come siamo spesso anche noi oggi, ciò che egli ha in serbo per le sue pecore, ossia per tutti coloro che ascolteranno la sua voce e accetteranno di seguirne le tracce. Il fatto di appartenere al pastore e di seguirlo diventa il presupposto per vivere con lui una straordinaria familiarità: siamo liberi e al sicuro, proprio perché il Pastore che ci guida ci conosce e dona la sua vita per noi.

Disponiamoci ad accogliere il Signore Risorto, l’Agnello – buon Pastore, per essere pienamente inseriti nel suo progetto di salvezza.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Il Signore nostro Gesù Cristo è il Pastore grande delle pecore che il Padre, per mezzo dello Spirito, ha fatto tornare dai morti: la sua pace, la sua grazia e la sua gioia siano con tutti voi.  

E con il tuo spirito.

          PER CHIEDERE PERDONO

Invito all’atto penitenziale: Come il pastore raduna le sue pecore per condurle al pascolo, così il Signore risorto ci ha convocati perché nell’ascolto della sua parola e sotto la sua guida possiamo camminare sul retto sentiero. Domandiamo il perdono per le nostre fragilità e le nostre lentezze.

– Signore Gesù, a te il Padre ha affidato il potere regale, perdonaci se non ascoltiamo la tua voce e non ti seguiamo con fedeltà, e abbi pietà di noi. Signore pietà!

– Cristo Gesù, che ti prendi cura delle sorti degli uomini e dei popoli, perdonaci se non siamo uniti a te e corriamo il rischio di essere strappati dalla tua mano, e abbi pietà di noi. Cristo pietà!

– Signore Gesù, nostro pastore che ci guidi verso le sorgenti della vita, perdonaci se, pur facendo esperienza del tuo amore, fatichiamo a incontrare il Padre, e abbi pietà di noi. Signore pietà!

Diciamo insieme: Tu continui a farci udire la tua voce, Signore Dio, ma molte volte i nostri cuori rimangono chiusi. Donaci di accogliere la tua parola e di impegnarci a cambiare vita. Amen.

         GLORIA A DIO nell’alto dei cieli

e pace in terra agli uomini amati dal Signore

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

PREGHIAMO

O Dio, fonte della gioia e della pace, che hai affidato al potere regale del tuo Figlio le sorti degli uomini e dei popoli, sostienici con la forza del tuo Spirito, e fa’ che nelle vicende del tempo, non ci separiamo mai dal nostro pastore che ci guida alle sorgenti della vita. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

L’uomo ha fame della Parola di Dio. Questo ci viene detto da Luca quando ad Antiochia di Pisidia, punto culminante del primo viaggio missionario di Paolo, quasi tutta la città si raduna nella sinagoga per ascoltare la Parola di Dio (cfr. At 13,44). La Parola di Dio è incarnata in Gesù di Nazareth, che nella Liturgia odierna si presenta a noi come l’Agnello Buon Pastore che dà la vita per le pecore.

PRIMA LETTURA

Dagli Atti degli Apostoli (13,14.43-52)

Paolo e Bàrnabapartirono da Perge e arrivarono ad Antiòchia, capitale della Pisidia. Quando fu sabato, Paolo e Bàrnaba entrarono nella sinagoga e si sedettero. Molti tra gli Ebrei e anche tra quelli che si erano convertiti alla religione ebraica seguirono Paolo e Bàrnaba. Essi rimasero a parlare con loro e li esortavano a rimanere fedeli alla grazia di Dio. Il sabato seguente quasi tutti gli abitanti di Antiòchia si riunirono per ascoltare la parola del Signore. Appena videro tutta quella gente, gli Ebrei traboccarono di gelosia: si opponevano a tutto quello che Paolo diceva e lo insultavano. Ma Paolo e Bàrnaba rispondevano loro con coraggio. Dicevano: «Noi dovevamo annunziare la parola di Dio a voi, prima che a tutti gli altri; ma dal momento che voi la rifiutate e dimostrate che non vi importa nulla della vita eterna, ecco che noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha comandato il Signore: Io faccio di te la luce delle nazioni per portare la mia salvezza in tutto il mondo». Sentendo queste cose i pagani si rallegrarono molto e si misero a lodare la parola del Signore. Tutti quelli che erano destinati alla vita eterna diventarono credenti. Intanto la parola del Signore si diffondeva in tutta quella regione. Gli Ebrei però sobillarono le donne religiose dell’alta società e gli uomini più importanti della città. Così scatenarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li scacciarono dal loro territorio. Allora essi scossero la polvere dai piedi, come segno di rottura con loro. Poi se ne andarono verso la città di Icònio. Intanto i cristiani di Antiòchia vivevano nella gioia ed erano pieni di Spirito Santo.

Parola di Dio.  Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 99, 2-3.5)

Rit. Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate al Signore, genti tutte della terra. / Servite il Signore nella gioia, / presentatevi a lui con lieti canti.

Rit.

Riconoscete che il Signore é Dio. / Egli ci ha fatti, a lui apparteniamo, / siamo il suo popolo, il gregge che egli guida.

Rit.

Il Signore è buono, / senza fine è il suo amore per noi, / egli rimane fedele per sempre.

Rit.

SECONDA LETTURA

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7,9.14-17)

Io Giovanni, vidi ancora una grande folla di persone di ogni nazione, popolo, tribù e lingua, che nessuno riusciva a contare. Stavano di fronte al trono e all’Agnello, vestite di tuniche bianche, e tenendo rami di palma in mano. E uno degli anziani disse: «Essi sono quelli che vengono dalla grande persecuzione. Hanno lavato le loro tuniche, purificandole con il sangue dell’Agnello. Per questo stanno di fronte al trono di Dio, e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario, e Dio che siede sul trono sarà sempre vicino a loro. Non avranno più né fame né sete né soffriranno il sole e l’arsura.

L’Agnello che è in mezzo al trono avrà cura di loro, come un pastore ha cura delle sue pecore; e li guiderà alle sorgenti dell’acqua che dà vita, e Dio asciugherà ogni lacrima dei loro occhi».

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore; conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me.  

VANGELO

Dal vangelo secondo Giovanni (10,27-30)

Le mie pecore ascoltano la mia voce:io le conosco, ed esse mi seguono.

E io gli do la vita eterna: esse non andranno mai in rovina. Nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti. Per questo, nessuno può strapparle dalle sue mani. Io e il Padre siamo una cosa sola. 

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero dà Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Gesù, il buon Pastore, passa lungo le strade della nostra vita, ci vede immersi nelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni, continua a rivolgerci la sua parola, ci chiama a realizzare la nostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speranza.

Per questo ci rivolgiamo a te e ti diciamo:

Donaci fiducia e coraggio!

1. Dona fiducia e coraggio alle comunità cristiane: diffondano dovunque, con fantasia e creatività, il bene prezioso che hai messo nelle loro mani, il vangelo di Gesù. Preghiamo…

2. Dona fiducia e coraggio alle famiglie: sappiano assecondare la vocazione dei figli, anche quando comporta sacrifici e scelte difficili. Preghiamo…

3. Dona fiducia e coraggio ai giovani che intendono una chiamata al ministero e alla vita religiosa: affrontino con gioia un cammino di ricerca e di approfondimento. Preghiamo…

4. Dona fiducia e coraggio ai giovani preti ed ai giovani religiosi: possano trasmettere la gioia e la pace di chi ha accolto la voce del Signore e si è fidato di lui. Preghiamo…

5. Dona fiducia e coraggio agli educatori ed agli animatori: presentino una proposta di vita, donata ai più poveri, segnata da grandi ideali. Preghiamo…

         (Diciamo insieme) Signore Gesù, nel segreto del cuore o attraverso le persone che incontriamo tu parli ad ognuno di noi. Negli avvenimenti di ogni giorno, anche in quelli sgradevoli e difficili da affrontare, tu parli ad ognuno di noi ed attendi una risposta. Donaci di accogliere con gioia quello che ci proponi. Amen.

SULLE OFFERTE

O Dio, che in questi santi misteri compi l’opera della nostra redenzione, fa’ che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

È bello riconoscerci come gregge che tu, o Padre, fonte della gioia e della pace, hai affidato al Pastore supremo e Re immortale, Cristo tuo Figlio e Signore nostro.

Nelle vicende del tempo, spesso segnate da fatica e paura, non ci sentiamo soli e abbandonati se restiamo uniti al Pastore che ci guida alle sorgenti della vita, quel Pastore buono che tu hai mandato tra noi e a cui affidi la sorte degli uomini e dei popoli che in te trovano l’unica origine e il medesimo fine. Se segue la voce dello Spirito, l’umanità, anche quando attraversa la valle oscura del dolore, non teme e realizza invece il tuo desiderio di vederci stretti attorno a te, come unico gregge che segue il vero Pastore.

Con la Chiesa pellegrina nel tempo, in sintonia con gli angeli e i Santi del cielo, cantiamo con gioia la tua lode: Santo…

Preghiamo insieme: Conduci, Signore, la tua Chiesa alla pienezza della fede e dell’amore in unione con il nostro vescovo Riccardo, con tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi e l’intero popolo che tu hai redento.

Apri i nostri occhi perché vediamo le necessità dei fratelli, ispiraci parole e opere per confortare gli affaticati e gli oppressi. Fa’ che li serviamo in sincerità di cuore sull’esempio di Cristo e secondo il suo comandamento.

La tua Chiesa sia testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perché tutti gli uomini si aprano a una speranza nuova.

Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella pace del tuo Cristo, e di tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede: ammettili a godere la luce del tuo volto e dona loro la pienezza di vita nella risurrezione.

Concedi anche a noi, al termine del pellegrinaggio terreno, di giungere alla dimora eterna, dove vivremo sempre con te; e in comunione con la beata Maria, Vergine e madre di Dio, con gli apostoli e i martiri, e tutti i santi, per Gesù Cristo, tuo Figlio, loderemo e proclameremo la tua grandezza.

AL PADRE NOSTRO

Dio nostro Padre, attraverso il Figlio Risorto, ci chiama per nome. Chiediamo l’avvento del suo Regno, nella certezza che è possibile ricomporre un solo gregge con un solo pastore. Diciamo insieme: Padre nostro…

SCAMBIO DELLA PACE

Il Buon pastore custodisca le porte del nostro cuore e mantenga il nostro popolo nella pace.

Nello Spirito del Cristo risorto, Agnello buon Pastore, scambiamoci il dono della pace.

DOPO LA COMUNIONE

Custodisci benigno, o Dio nostro Padre, il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio, e guidalo ai pascoli eterni del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Una relazione che trasforma

Pochi versetti, quelli che ci riserva il vangelo di questa domenica. E tuttavia densi di significato per l’esperienza che ci fanno in-travedere. A campeggiare è, naturalmente, l’immagine del “buon Pastore”: essa serve a far emergere ciò che risulta decisivo nella vita di un cristiano. Ce lo fanno rilevare fin dall’inizio quei tre verbi che delineano una relazione profonda che interviene tra Gesù e i discepoli.

È lui, Gesù, a prendere l’iniziativa, lui che rivolge a ogni pecora la sua voce. Gesù non si limita a trasmettere degli insegnamenti, dei messaggi, delle idee: egli ci fa intendere la sua voce. Anche questa, però, potrebbe venir sommersa dal frastuono che ci circonda, da tanti altri segnali e da tante altre voci che rischiano di coprirla. “Ascoltare” non è dunque un’operazione automatica, che va da sé. Implica attenzione, desiderio, attesa.

Richiede l’atteggiamento di chi è disposto e pronto ad accogliere la voce che lo raggiunge. È proprio a questo punto che fa capolino il verbo “conoscere”: il buon Pastore che ha chiamato con la sua voce, ora fa nascere un rapporto profondo tra lui e ognuno di noi. Non è chiamata in causa solo la ragione, ma tutto l’essere: mente e cuore, volontà e corpo. Entriamo così nel campo dell’amore, un amore smisurato, contrassegnato da un dono straordinario: «io do loro la vita eterna». Non un’esistenza qualsiasi, ma una pienezza che sgorga dalla partecipazione alla vita stessa di Dio. Quando accade quest’incontro, la persona viene radicalmente trasformata nel profondo. Ostacoli, prove, difficoltà, addirittura persecuzioni non mancheranno, ma il discepolo ha la certezza che nulla e nessuno riuscirà a “strapparlo” dalla mano del Padre, da quel progetto di salvezza che cambia la storia dell’umanità. Poteva esserci un vangelo più bello di questo per parlare di “vocazione”? C’è un incontro che contrassegna un’esistenza; a partire da esso nulla può più essere come prima. Si prova cosa vuol dire essere “conosciuti” nel profondo, cioè amati e accolti, senza alcuna remora, nonostante le proprie fragilità e le proprie debolezze. Perché il requisito per seguirlo non è una particolare competenza o alcune risorse che si possiedono, ma la disponibilità a lasciarsi amare e a rispondere all’amore con l’amore. Solo allora è possibile seguirlo, mettersi per la sua stessa via. Con la semplicità di chi si affida a Colui che ha aperto la strada e sa che in qualsiasi frangente può contare sempre sul suo amore e sulla sua misericordia.

Informazioni interparrocchiali

NEL MESE DI MAGGIO SI RECITA IL SANTO ROSARIO: ALLE ORE 17.30 AD ARTA – ALLE ORE 18.00 A CABIA, A CEDARCHIS E A PIANO – ALLE ORE 20.00 A LOVEA

DOMENICA 18 MAGGIO 2025

PIANO: cresime ore 11.00

Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo 334 57 85 102; e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IBAN IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; PREFESTIVO sabato ore 18.00 FERIALE lunedì e martedì ore 18.00 – ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15