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4a DOMENICA DI AVVENTO       anno C 22 dicembre 2024

Penso al teologo che non aspetta perchè possiede Dio chiuso in un edificio dottrinale. Penso all’uomo di Chiesa che non aspetta Dio perchè lo possiede racchiuso in un’istituzione. Penso al credente che non aspetta Dio perchè lo possiede racchiuso nella sua coscienza. Non è facile non possedere questo Dio, questo aspettare Dio. Paul Tillich

Accoglienza:

Celebriamo oggi la Quarta Domenica di Avvento.

Il nostro itinerario volge al termine: fra pochi giorni è Natale, il Natale del Signore.

Due donne, così diverse tra loro, ci fanno già respirare l’atmosfera della festa. Maria ed Elisabetta esprimono la loro gioia perché Dio le ha visitate in modo imprevisto ed inspiegabile. E noi, siamo pronti ad accogliere questo Dio che può trasformare la nostra esistenza?

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. E con il tuo spirito

PER CHIEDERE PERDONO

Invito all’atto penitenziale: Maria percorre il cammino di Avvento come prima discepola e apostola del suo Figlio. Invochiamo con fiducia la misericordia del Signore e chiediamo perdono per tutte quelle volte in cui non siamo stati apostoli e discepoli di Gesù e lo abbiamo rinnegato.

Signore Gesù, Maria è modello di fiducia e di servizio; perdonaci se non prendiamo sul serio le tue proposte di amore, e abbi pietà di noi. Signore, pietà!

Cristo Gesù, Elisabetta manifesta una fede grande e un entusiasmo giovanile; perdonaci se la nostra risposta al tuo amore è stanca e fragile, e abbi pietà di noi. Cristo, pietà!

Signore Gesù, Giovanni ha esultato nel grembo di Elisabetta; perdonaci se noi non attendiamo con gioia la tua venuta, e abbi pietà di noi. Signore, pietà.

Diciamo insieme Grazie, o Dio, per il tuo amore senza limiti, per la tua misericordia che ci rende creature nuove. Guidaci sulle tue vie perché possiamo realizzare il tuo progetto di pace. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

                   Non si dice il Gloria.

PREGHIAMO

O Dio, che hai scelto l’umile figlia di Israele per farne la tua dimora, dona alla Chiesa una totale adesione al tuo volere, perché‚ imitando l’obbedienza del Verbo (Gesù), venuto nel mondo per servire, esulti con Maria per la tua salvezza e si offra a te in perenne cantico di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

La quarta domenica di Avvento, per la sua vicinanza al Natale, ci invita a capire fino in fondo la grandezza di ciò che stiamo per celebrare. Ciò che Michea aveva annunciato, la nascita di Cristo, è il punto decisivo del cammino dell’uomo e del mondo. Dio non è estraneo alla storia, ma entra in essa e vi entra assumendo la natura umana. Di conseguenza il nostro rapporto con Lui passa attraverso una persona: Gesù Cristo.

Questa via d’accesso privilegiata che Dio ha dato all’uomo è contemporaneamente fonte di due sentimenti di cui parlano rispettivamente Luca nel Vangelo e la lettera agli Ebrei: una grande gioia per ciò che è avvenuto; e un grande senso di responsabilità per ciò che ci è stato donato e che ci chiama a corrispondervi con la nostra vita.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Michèa (5,1-4)

Il Signore dice: «Betlemne-Efrata, tu sei una delle più piccole città della regione di Giuda. Ma da te uscirà colui che deve guidare il popolo d’Israele a nome mio. Le sue origini risalgono ai tempi più antichi». Il Signore abbandonerà il suo popolo fino a quando colei che deve partorire non avrà un figlio.

E allora chi sarà sopravvissuto all’esilio ritornerà dal suo popolo, Israele. Il nuovo capo guiderà con fermezza il popolo, grazie alla forza e alla gloriosa presenza del Signore, suo Dio. Il popolo vivrà sicuro perché‚ egli manifesterà la sua grandezza fino all’estremità della terra e porterà la pace.

Parola di Dio.  Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Rit. Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi

Pastore d’Israele, ascolta! / Guidi il tuo popolo come un gregge / e siedi in trono sopra i cherubini: / manifesta la tua potenza e vieni presto a salvarci! Rit.

Rialzaci, Dio dell’universo, / Guarda dall’alto del cielo, / vedi quello che accade, / salva questa tua vigna. / Proteggi ciò che tu stesso hai piantato / il figlio dell’uomo che tu hai reso forte. Rit.

Mai più ti abbandoneremo; / ridonaci la vita e invocheremo il tuo nome. / Rialzaci, Signore, Dio dell’universo, / mostra sereno il tuo volto / e noi saremo salvi. Rit.

SECONDA LETTURA  

Dalla lettera agli Ebrei (10,5-10)

… Cristo, quando sta per entrare nel mondo, dice a Dio: Signore, tu non hai voluto sacrifici e offerte, ma mi hai formato un corpo. Non ti piacciono offerte di animali e sacrifici, per togliere i peccati. Allora ho detto: Eccomi, o Dio, io vengo a fare la tua volontà come è scritto di me nel libro della legge. Prima dice: Non hai voluto e non ti piacciono sacrifici e offerte, animali e sacrifici per togliere i peccati. Eppure sono tutte offerte stabilite dalla legge. Poi aggiunge: Eccomi, vengo a fare la tua volontà. Con ciò, Gesù elimina gli antichi sacrifici e ne stabilisce uno nuovo. Gesù Cristo ha offerto se stesso una volta per sempre, e ha compiuto la volontà di Dio; per questo Dio ci ha liberati dalle colpe e ci ha resi santi.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO 

Si accende una luce all’uomo quaggiù, \ presto verrà tra noi Gesù. \ Pastori, adorate con umiltà \ Cristo, che nasce in povertà.  

Lieti cantate: gloria al Signor! \ Nascerà il Redentor!

Alleluia, alleluia. Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga di me quello che hai detto.

VANGELO

Dal vangelo secondo Luca (1,39-48)

In quei giorni Maria si mise in viaggio e raggiunse in fretta un villaggio che si trovava nella parte montagnosa della Giudea. Entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino dentro di lei ebbe un fremito, ed essa fu colmata di Spirito Santo e a gran voce esclamò: «Dio ti ha benedetta più di tutte le altre donne, e benedetto è il bambino che avrai! Che grande cosa per me! Perché‚ mai la madre del mio Signore viene a farmi visita? Appena ho sentito il tuo saluto, il bambino si è mosso in me per la gioia. Beata te che hai avuto fiducia nel Signore e hai creduto che egli può compiere ciò che ti ha annunziato». Allora Maria disse: «Grande è il Signore: lo voglio lodare. Dio è mio salvatore: sono piena di gioia. Ha guardato a me, alla sua povera serva».

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

IO CREDO IN DIO, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Uniti, nell’attesa del Natale, con la Vergine Maria, gli antichi profeti e tutti gli umili di cuore, invochiamo Dio Padre, perché ascolti il desiderio profondo di verità e di pace che abita nel nostro cuore.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci o Signore

1. Per la chiesa pellegrina nel mondo: si apra alla speranza che orienta il suo cammino e risvegli in ognuno l’attesa del Salvatore. Preghiamo.

2. Per le persone di buona volontà: disponendosi ad accogliere il principe della pace, si appassionino alla ricerca, alla custodia e al progresso della riconciliazione. Preghiamo.

3. Per i giovani: coltivino l’atteggiamento dell’attesa, corrano incontro al Cristo che viene e lo seguano prontamente come amici e discepoli. Preghiamo.

4. Per noi qui riuniti nell’imminenza del Natale: lo Spirito Santo ci doni il coraggio di vivere, con il grande respiro della pazienza, l’attesa del Salvatore. Preghiamo.

(Diciamo assieme) O Padre, la tua scelta di farti uomo rimane per noi incomprensibile. Aiutaci, ciononostante, a essere testimoni di questo mistero nel mondo, agendo come autentici figli di Dio. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

SULLE OFFERTE

Accogli, o Dio, i doni che ti presentiamo all’altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito, che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

A pochi giorni dalla festa del Natale ci hai riuniti per ascoltare la tua Parola e cantare la nostra lode a te a motivo del tuo Figlio che Maria ha portato in grembo perché diventi uomo come noi.

Come la Vergine, figlia di Israele, vogliamo credere nell’adempimento delle tue promesse, Dio fedele. La Madre del tuo Unigenito Figlio ci invita a fidarci di te, e rispondere con generosità alle tue parole per collaborare all’unica opera di salvezza. Ricolmati, come Elisabetta, del tuo Spirito possiamo riconoscere in Gesù la risposta definitiva alle nostre attese, e accogliere il dono preparato per ognuno dei tuoi figli.

In comunione con tutti i credenti in Cristo, e con quanti attendono un segno di salvezza, insieme gli angeli e i santi del cielo, cantiamo a te la lode riconoscente: Santo…

Preghiamo insieme Ti preghiamo umilmente, Padre Santo: accetta anche noi con l’offerta del tuo Figlio e nella partecipazione a questo convito di salvezza donaci il suo Spirito, perché sia tolto ogni ostacolo sulla via della concordia. Egli renda la tua Chiesa segno di unità tra gli uomini e strumento della tua pace, e ci custodisca in comunione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, il collegio episcopale e l’intero tuo  popolo. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e le nostre sorelle che si sono addormentati nel Signore, e tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede. Tu che ci hai convocati intorno alla mensa del tuo Figlio, raccogli in unità perfetta gli uomini di ogni stirpe e di ogni lingua, insieme con la Vergine Maria, gloriosa Madre di Dio, con gli apostoli e tutti i santi nel convito della Gerusalemme nuova, dove splende la pienezza della pace in Cristo nostro Signore.

Al Padre nostro: Entrando nel mondo, Cristo ha detto: «Ecco, io vengo, o Dio, per fare la tua volontà». Questo stesso desiderio abiti i nostri cuori, mentre pronunciamo le parole che Gesù ci ha insegnato. Con il cuore pieno di gioia per l’imminente Natale del Signore, diciamo insieme: Padre nostro…

SCAMBIO DI PACE

La pace è una promessa che Dio ha deposto nel grembo dell’umanità, un dono che viene dall’alto. Ma è anche il frutto di tante mani che affrontano le ingiustizie senza paura e lottano per offrire un futuro a chi è senza speranza.

Con l’umiltà di Maria, che seppe accogliere il progetto di Dio e condividerne la gioia con Elisabetta, scambiamoci fraternamente il dono della pace.

Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galileae, cui nomen erat Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David, et nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad eam, dixit: Ave gratia plena: Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Quae cum audisset turbata est in sermone eius; et cogitabat qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ei: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce concipiens in utero, et paries Filium, et vocabis nomen eius Jesum. Hic erit magnus, et Filius Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David patris eius: et reganabit in domo Jacob in aeternum: et regnum eius non erit finis. Dixit autem Maria ad Angelum: Quomodo fiet istud, quoniam viro non cognosco?

Et respondes Angelus, dixit ei: Spiritus Sanctus superveniet in te, et virtus Altissimi obrumbrabit tibi. Ideoque et quod nascetur ex te Sanctum, vocabitur Filius Dei. Et ecce Elisabeth cognata tua, et ipsa concepit filium in senectute sua: et hic mensis sextus est illi, quæ vocatur sterilis; quia non erit impossibile apud Deum omne verbum. Dixit autem Maria: Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum.

DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai dato il pegno della vita eterna ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il gran giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il Natale del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

BENEDIZIONE

Dio, che vi dà la grazia di celebrare la prima venuta del suo Figlio e di attendere il suo avvento glorioso vi santifichi con la luce della sua visita.

Amen.

Nel cammino di questa vita, Dio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranza, operosi nella carità. Amen.

Voi, che vi rallegrate per la venuta del nostro Redentore, possiate godere della gioia eterna, quando verrà nella gloria.

Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, † Padre e Figlio, e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

Amen.

Elisabetta e Maria, così è l’arte dell’incontro

Maria si mise in viaggio in fretta. Appena partito l’angelo, anche lei vola via da Nazaret. Il suo cammino sembra ricalcare a ritroso le orme che Gabriele ha lasciato nell’aria per giungere da lei: «gli innamorati volano» (santa Camilla Battista da Camerino).

Appena giunta in quella casa di profeti, Maria si comporta come Gabriele con lei. «Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta»: angelo di un lieto annunzio, che il bimbo nel grembo della madre percepisce subito, con tutto se stesso, come una musica, un appello alla danza, una tristezza finita per sempre: «il bambino ha sussultato di gioia». Il Santo non è più al tempio, è lì, nella carne di una donna, «dolce carne fatta cielo» (M. Marcolini). Nella danza dei grembi, nella carne di due donne, si intrecciano ora umanità e divinità. Nella Bibbia, quando gli uomini sono fragili, o corrotti, o mancano del tutto, entrano in gioco le donne (R. Virgili).

Da Maria ed Elisabetta impariamo anche noi l’arte dell’incontro: la corsa di Maria è accolta da una benedizione. Un vento di benedizione dovrebbe aprire ogni dialogo che voglia essere creativo. A chi condivide con me strada e casa, a chi mi porta un mistero, a chi mi porta un abbraccio, a chi mi ha dato tanto nella vita, io ripeterò la prima parola di Elisabetta: che tu sia benedetto, Dio mi benedice con la tua presenza, possa Egli benedire te con la mia presenza.

Benedetta tu fra le donne. Su tutte le donne si estende la benedizione, su tutte le figlie di Eva, su tutte le madri del mondo, su tutta l’umanità al femminile, su «tutti i frammenti di Maria seminati nel mondo e che hanno nome donna» (G. Vannucci). E beata sei tu che hai creduto. Risuona la prima delle tante beatitudini dell’evangelo, e avvolge come un mantello di gioia la fede di Maria: la fede è acquisizione di bellezza del vivere, di un umile, mite e possente piacere di esistere e di fiorire, sotto il sole di Dio.

Elisabetta ha iniziato a battere il ritmo, e Maria intona la melodia, diventa un fiume di canto, di salmo, di danza. Le parole di Elisabetta provocano una esplosione di lode e di stupore: magnificat. I primi due profeti del Nuovo Testamento sono due madri con una vita nuova, che balza su dal grembo, e afferma: «Ci sono!». E da loro imparo che la fede e il cristianesimo sono questo: una presenza nella mia esistenza. Un abbraccio nella mia solitudine. Qualcuno che viene e mi consegna cose che neppure osavo pensare.

Natale è la convinzione santa che l’uomo ha Dio nel sangue; che dentro il battito umile e testardo del mio cuore palpita un altro cuore che – come nelle madri in attesa – batte appena sotto il mio. E lo sostiene. E non si spegne più.

informazioni   interparrocchiali

MARTEDÌ 24 DICEMBRE 2024

A PIANO ORE 21.00 MESSA DELLA VIGILIA (MESSA DI MEZZANOTTE)

MECOLEDÌ 25 SANTO NATALE

LE MESSE VENGONO CELEBRATE CON L’ORARIO DOMENICALE

GIOVEDI 26 PIANO SI CELEBRA LA FESTA DEL SANTO PATRONO: ORE 11.00 SANTA MESSA; ORE 15.00 CANTO DEL VESPERO ALLA PRESENZA DEI RE MAGI

VENERDÌ 27

CABIA: ORE 18.00 XXX DI ELIA LESCHIUTTA

SABATO 28

CEDARCHIS: 50° DI MATRIMONIO DI LUIGIA CANDUSSIO E LIBERO MORASSI

DOMENICA 29

PIEDIM: 50° DI MATRIMONIO DI SILVA VERITTI E SAVINO DI GALLO

CALENDARIO

martedÌ 31

zuglio: CON inizio ore 20.30 “CJAMINADE DI PREIERE PA PÂS

Suore:  Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo    334 57 85 102 – mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00-  FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15