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3a DOMENICA  DI  PASQUA  anno C   4° maggio 2025

Il cristiano è un uomo a cui Dio ha affidato tutti gli uomini.  S. Crisostomo

ACCOGLIENZA

Celebriamo oggi la Terza Domenica di Pasqua.

La risurrezione di Gesù ha aperto una strada nuova e noi ci siamo inoltrati per questa via. Ma corriamo il rischio di abbandonarla perché affezionati alle nostre abitudini, sopraffatti dalle preoccupazioni quotidiane. Oggi ancora una volta il Signore viene a noi per offrirci la sua presenza e sostenere i nostri passi esitanti. La sua parola rischiara la nostra esistenza. Il suo pane ci nutre e ci dà forza.

Lasciamoci coinvolgere, come i discepoli, dalla vicinanza di Gesù, per saziarci di lui, del suo amore che salva.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. E con il tuo spirito.

          PER CHIEDERE PERDONO

I racconti delle apparizioni di Gesù ci sorprendono sempre. Egli raggiunge i suoi discepoli con la sua forza e la sua dolcezza. Egli viene ancora incontro a noi. Conosce le nostre fragilità, i nostri tradimenti, i nostri dubbi… ma sa che l’amiamo. Per questo, umilmente, chiediamo perdono dei nostri peccati.

Signore Gesù, facciamo fatica ad essere testimoni della tua risurrezione con una vita illuminata dal Vangelo; abbi pietà di noi: Signore pietà!

Cristo Gesù, non sempre il nostro amore per te e per il prossimo è abbastanza vivace e generoso; abbi pietà di noi: Cristo pietà!

– Signore Gesù, prendiamo paura davanti alle tue proposte esigenti e fatichiamo a seguirti; abbi pietà di noi: Signore, pietà!

(Diciamo assieme) Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

GLORIA A DIO nell’alto dei cieli

e pace in terra agli uomini amati dal Signore Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

PREGHIAMO

Padre misericordioso, accresci in noi la luce della fede, perché nei segni sacramentali della Chiesa riconosciamo il tuo Figlio, che continua a manifestarsi ai suoi discepoli, e donaci il tuo Spirito, per proclamare davanti a tutti che Gesù è il Signore. Egli è Dio e vive con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

Pietro è il modello indicatoci dalla Liturgia della Parola odierna, colui che per primo annuncia il Vangelo ed è costituito dal Signore risorto pastore del gregge dei credenti. L’amore di Cristo dà origine all’annuncio e ristabilisce la fede degli apostoli.

PRIMA LETTURA

Dagli Atti degli Apostoli (5,27-32.40-41)

Il sommo sacerdote cominciò ad accusare gli apostoli dicendo: «Noi vi avevamo severamente proibito di insegnare nel nome di quell’uomo, e voi invece avete diffuso il vostro insegnamento per tutta Gerusalemme. Per di più, volete far cadere su di noi la responsabilità della sua morte». Ma Pietro e gli apostoli risposero: «Si deve ubbidire prima a Dio che agli uomini. Ora, il Dio dei nostri padri ha fatto risorgere Gesù, quello che voi avete fatto morire inchiodandolo a una croce. Dio lo ha innalzato accanto a sé, come nostro capo e Salvatore, per offrire al popolo d’Israele l’occasione di cambiar vita e di ricevere il perdono dei peccati. Noi siamo testimoni di questi fatti: noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».

Quelli del tribunale allora, punirono gli apostoli facendoli frustare; poi comandarono loro di non parlare più nel nome di Gesù e finalmente li lasciarono liberi. Gli apostoli uscirono dal tribunale e se ne andarono tutti contenti, perché avevano avuto l’onore di essere maltrattati a causa del nome di Gesù. Ogni giorno, nel tempio o nelle case, continuavano a insegnare e ad annunziare che Gesù é il Messia.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 29,3-6,11-13) Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Signore, mio Dio, ho gridato aiuto \ e tu mi hai guarito. \ Mi hai sottratto al regno dei morti, \ hai salvato la mia vita dalla tomba. \ Rit.

Cantate al Signore, voi suoi fedeli, \ lodatelo perché egli é santo. \ La sua ira dura un istante, \ la sua bontà tutta una vita. \ Se alla sera siamo in lacrime, \ al mattino ritorna la gioia. Rit.

A te, Signore, ho gridato, \ a te ho chiesto pietà: ascoltami, Signore, abbi pietà, \ Signore, vieni in mio aiuto». Rit.

Hai cambiato il mio pianto in una danza, \ l’abito di lutto in un vestito di festa. \ Senza mai tacere, io ti loderò, Signore, \ per sempre, mio Dio, ti voglio celebrare. Rit.

SECONDA LETTURA

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (5,11-14)

Mentre guardavo, udii la voce di numerosi angeli che stavano intorno al trono, agli esseri viventi e agli anziani. Si contavano a migliaia, a milioni, e formavano un coro possente che diceva: «L’Agnello che é stato ucciso è degno di ricevere la potenza, la ricchezza, la sapienza e la forza, l’onore, la gloria e la lode». Tutte le creature, nel cielo e sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutto ciò che vive nell’universo, sentii che dicevano: «A Dio che siede sul trono, e all’Agnello, la lode, l’onore, la gloria e la potenza per sempre». I quattro esseri viventi rispondevano: «Amen», e gli anziani s’inginocchiarono in adorazione.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia. Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo, e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.

VANGELO

Dal vangelo secondo Giovanni (21,1-19)

In seguito Gesù si fece vedere di nuovo ai discepoli in riva al lago di Tiberiade. Ed ecco come avvenne: Simon Pietro, Tommaso detto Gemello, Natanaele (un Galileo della città di Cana), i figli di Zebedeo e altri due discepoli di Gesù erano insieme. Simon Pietro disse: “Io vado a pescare”. Gli altri risposero: “Veniamo anche noi”. Uscirono e salirono sulla barca. Ma quella notte non presero nulla. Era già mattina, quando Gesù si presentò, sulla spiaggia, ma i discepoli non sapevano che era lui. Allora Gesù disse: “Ragazzi, avete qualcosa da mangiare?”. Gli risposero: “No”. Allora Gesù disse: “Gettate la rete dal lato destro della barca, e troverete pesce”. I discepoli calarono la rete. Quando cercarono di tirarla su non ci riuscivano per la gran quantità di pesci che conteneva. Allora il discepolo prediletto di Gesù disse a Pietro: “È il Signore!”.

Simon Pietro udì che era il Signore. Allora si legò la tunica intorno ai fianchi (perché non aveva altro addosso) e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece accostarono a riva con la barca, trascinando la rete con i pesci, perché erano lontani da terra un centinaio di metri.

Quando scesero dalla barca, videro un focherello di carboni con sopra alcuni pesci. C’era anche pane. Gesù disse loro: “Portate qui un po’ di quel pesce che avete preso ora”. Simon Pietro salì sulla barca e trascinò a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. Erano molto grossi, ma la rete non s’era strappata. Gesù disse loro: «Venite a far colazione». Ma nessuno dei discepoli aveva il coraggio di domandargli: «Chi sei?». Avevano capito che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo distribuì; poi distribuì anche il pesce. Era la terza volta che Gesù si faceva vedere ai discepoli da quando era tornato dalla morte alla vita.

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

IO CREDO IN DIO, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

A volte la difficoltà maggiore nell’accogliere realmente nelle nostre vite la resurrezione di Cristo si manifesta proprio nell’incapacità di tradurre in azioni concrete questo messaggio di speranza.

Preghiamo insieme e diciamo:

Signore metti al tuo servizio il nostro lavoro.

1. Perché la ricerca del denaro e del potere non ostacoli mai la nostra ricerca di fede e non contraddica la nostra testimonianza. Preghiamo.

2. Perché abbiamo sempre fiducia che nei momenti di fatica e di stanchezza tu sei con noi. Preghiamo.

3. Perché il tuo amore per l’uomo ci faccia comprendere che le nostre azioni e le nostre scelte contano davvero. Preghiamo.

4. Perché, guidati dal desiderio d’incontrarti, siamo sempre capaci di riconoscere la luce della tua presenza. Preghiamo.

(Diciamo insieme) Signore Gesù, vieni sulla riva della nostra esistenza. Parla al nostro cuore ed indicaci la via della vita. Spezza per noi il tuo pane che sostiene e dona coraggio, Signore morto per la nostra salvezza e risorto per la nostra speranza.

Amen.

         SULLE OFFERTE

Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa, e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

Ci uniamo alla gioia dei discepoli del tuo Figlio, che lo riconoscono presente tra loro e di Pietro, che vede rinnovata la sua chiamata ad essere discepolo e confermata la sua missione a servizio dei fratelli.

Anche se Pietro per paura e fragilità umana, ha nascosto la sua fede nel tuo Figlio, il Cristo affida nuovamente il suo gregge al discepolo che ha scelto perché lo aiuti come pastore dei credenti e ha stabilito pietra angolare per la comunità della nuova Alleanza. Questo dono rassicura anche noi, come Pietro, pronti a promettere e anche a rinnegare, come lui fragili quando confidiamo nelle nostre forze. Edificati sul fondamento degli Apostoli, condotti alla fede dalla loro testimonianza, insieme a chi cammina verso la patria eterna e i beati che contemplano la bellezza del tuo volto, cantiamo con gioia la tua lode: Santo…

Preghiamo insieme: Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro vescovo Riccardo, i presbiteri e i diaconi. Ricordati dei nostri fratelli e sorelle, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria.

AL PADRE NOSTRO

Chiediamo al Padre il dono del suo amore. Come Pietro, anche il nostro cuore possa esclamare: “Signore, tu sai che ti amo”. Con gioia, diciamo insieme: Padre nostro…

SCAMBIO DELLA PACE

Nello Spirito del Cristo risorto, che ci invita a condividere la sua mensa d’amore, scambiamoci un segno di pace.

DOPO LA COMUNIONE

Guarda con bontà, Signore, il tuo popolo, che hai rinnovato con i sacramenti pasquali, e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

BENEDIZIONE

Dio, che nella risurrezione del suo Figlio unigenito ci ha donato la grazia della redenzione ci ha fatto suoi figli, vi dia la gioia della sua benedizione. Amen.

Il Redentore, che ci ha dato la libertà senza fine, vi renda partecipi dell’eredità eterna. Amen.

E voi che per la fede in Cristo, siete risorti nel Battesimo possiate crescere in santità di vita per incontrarlo un giorno nella patria del cielo. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.

REGINA CÆLI pag 103

Una nuova comunione

Dopo l’ultima cena, nel breve volgere di poche ore, la situazione era precipitata. Il tradimento di Giuda, la cattura, il processo e infine la croce. Gesù era morto e il suo corpo senza vita era stato deposto in un sepolcro non distante dal Calvario. Ciò che era accaduto aveva gettato nel dolore e nella costernazione coloro che amavano Gesù e lo avevano seguito.

La comunione con lui era stata drasticamente, tragicamente interrotta. Quei sette che sono tornati in Galilea, là dove tutto era cominciato, portano senz’altro dentro di sé un cumulo di ricordi: parole e gesti del Maestro e, soprattutto, l’esperienza di una comunione che aveva segnato la loro esistenza per ben tre anni. Che cosa restava di tutto questo? Amarezza? Rimpianto? Tristezza? Quel sepolcro vuoto, privo del corpo di Gesù, ha posto senz’altro un interrogativo inquietante… ma ci vuole ben altro per tornare a credere e a sperare.

Il racconto evangelico che leggiamo questa domenica ci fa intravedere proprio il “passaggio” che avviene lungo il crinale doloroso di quei giorni. Si tratta di una vera e propria “manifestazione”, un’esperienza che apre gli occhi della mente e del cuore. Colui che sta sulla riva è ancora uno sconosciuto ed è, per di più, un bisognoso, uno che chiede qualcosa da mangiare. Il consiglio di gettare le reti dalla parte destra raggiunge degli uomini che hanno faticato invano e sono tornati a mani vuote. Ed è proprio il successo insperato che ottiene la loro pesca che apre gli occhi a uno di loro e induce Pietro a non perdere tempo e a gettarsi in mare per raggiungere la riva dove si trova Gesù. Le sue parole e i suoi gesti svelano un po’ alla volta la sua identità, il suo amore tenero e discreto. Li ha chiamati “figlioli”. Ha indicato dove indirizzare la loro fatica. Ha preparato per loro un fuoco di brace dove c’è del pesce e del pane, li ha invitati e li ha serviti. Ecco, ora quella terribile lacerazione provocata dalla sua morte è stata ricomposta. La comunione con lui è ripristinata. Mangiare con lui significa ritrovare una nuova intimità.

Da qui nasce la fede nel Crocifisso risorto. Questa certezza non li rinchiude nella memoria del passato, ma li spinge verso il futuro, nella missione. Una missione che si fonda sull’amore: un amore ricevuto in modo smisurato a cui si tenta di dare risposta. Un amore che non si ferma alle nostre fragilità, ai nostri insuccessi, ma ci risana col suo perdono, ci sostiene con una presenza delicata e tenera.

Informazioni interparrocchiali

LUNEDÌ 5 MAGGIO 2025

ARTA: ORE 18.00 XXX DELLA MORTE DI ESTER BERGAGNINI

MARTEDÌ 6 MAGGIO

ALLE ORE 18.00 INIZIA LA RECITA DEL IL S. ROSARIO AD ARTA E A PIANO

GIOVEDÌ 8 MAGGIO

CABIA: ORE 20.00 XXX DI MARIA D’ORLANDO

VENERDÌ 9 MAGGIO

PIANO: ORE 20.30 INCONTRO DI PREGHIERA IN PREPARAZIONE DELLA CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE

SABATO 10 MAGGIO

CABIA: BATTESIMO DI NICO SANTELLANI DI ALEX E DI YLENIA GORTANI

DOMENICA 11 MAGGIO

PIANO: BATTESIMO DI AGATA MOROCUTTI DI CLAUDIO E DI ELISA NODALE

Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo 334 57 85 102; e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IBAN IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; PREFESTIVO sabato ore 18.00 FERIALE lunedì e martedì ore 18.00 – ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15