Cover per News

3a DOMENICA DI AVVENTO       anno C  15 dicembre  2024

Non pregare per avere vita facile, prega per essere forte. Allora l’opera tua non sarà un miracolo ma tu stesso sarai un miracolo. Ed ogni giorno ti meraviglierai di te stesso e della grande energia che è entrata in te.

Accoglienza: «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino».

Con questo invito alla gioia, rivolto da Paolo alla Chiesa di Filippi, si apre questa Terza Domenica di Avvento.

Gioia di vedere la nostra speranza riprendere vita, gioia di coglierne i segni, anche se tenui. Gioia di sapere che il Signore viene a noi in questa Eucaristia che siamo pellegrini, colmati della sua presenza.

Inoltre, la Liturgia di oggi ci presenta la figura di Giovanni il Battista, che indica la giustizia e la carità come le vie per prepararsi alla venuta del Messia.

Con gioia ed esultanza andiamo incontro al Signore che viene!

            Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

La pace del Signore sia con tutti voi.

E con il tuo spirito.

            PER CHIEDERE PERDONO

Invito all’atto penitenziale: Quante volte siamo stati tristi per cose di poco conto! Quante volte abbiamo avuto la possibilità di gioire e non lo abbiamo fatto, perché non siamo mai contenti dei doni che il Signore elargisce alla nostra vita. Per tutte quelle volte in cui abbiamo chiuso i nostri occhi e il nostro cuore alla bontà del Signore chiediamo perdono.

Signore Gesù, tu ci chiedi di essere solidali perché siamo tutti fratelli. Ma noi siamo attaccati ai nostri beni, a quello che abbiamo guadagnato. Abbi pietà di noi. Signore pietà!

Cristo Gesù, tu ci domandi di praticare la giustizia e la legalità per il bene di tutti. Ma noi siamo pronti ad approfittare di ogni occasione per sottrarci alle nostre responsabilità ed evitare sacrifici. Abbi pietà di noi. Cristo, pietà!

Signore Gesù, tu esigi da noi il rifiuto della violenza ed il rispetto dei diritti di ognuno. Ma noi usiamo il potere che abbiamo a nostro vantaggio, senza farci scrupoli. Abbi pietà di noi. Signore, pietà!

Diciamo insieme Ascolta o Padre la nostra richiesta di perdono e donaci la grazia di saper camminare dietro a te, di saper mettere le nostre orme sulle tue, affinché nessuno ci separi mai da te. Che tu sia benedetto nei secoli dei secoli.

Amen.

Non si dice il Gloria.

PREGHIAMO

O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché‚ corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

Il Vangelo di Luca di questa domenica presenta per la seconda volta la figura austera e imponente di Giovanni. Il Battista propone con concretezza cammini di conversione per tutti coloro che ascoltano le sue parole. Il battesimo di purificazione che amministra è volto a preparare l’accoglienza del ministero di Gesù e della salvezza che Egli porta. La conversione non è per la tristezza, ma per aprirsi alla gioia. Gioia che è al centro della profezia di Sofonia e della lettera di san Paolo.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Sofonìa (3,14-18a) 

Grida di gioia, città di Sion, esulta di felicità, gente d’Israele! Rallegrati con tutto il tuo cuore, Gerusalemme. Il Signore ha revocato la tua condanna e ha disperso i tuoi nemici. Il Signore, re d’Israele, è con te: non devi temere più nulla di male. Viene il momento quando si dirà a Gerusalemme: «Non aver paura, città di Sion, non ti scoraggiare! Il Signore tuo Dio è con te; è forte e ti salva! Esulta di gioia per te, nel suo amore ti dà nuova vita. Egli si rallegra per te con canti di gioia, come nei giorni di festa». Il Signore dice: «Io allontanerò da voi il male, la vergogna che pesa su di voi. Arriva il tempo quando io sterminerò i vostri oppressori. Guarirò i vostri feriti, ricondurrò a casa gli esiliati. Darò loro gloria e fama su tutta la terra dove prima avevano avuto solo disprezzo. In quel tempo, vi radunerò e vi guiderò, voi vedrete che cambierò la vostra sorte: vi darò gloria e fama fra tutti i popoli della terra. Lo dichiaro io, il Signore!».

Parola di Dio.  Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Rit. Alleluia: viene in mezzo a noi il Dio della gioia.

(Oppure cantato)

Rit. Fa splendere, fa splendere il tuo volto, e salvaci e salvaci e salvaci Signore.

Dio, tu sei il mio salvatore: avrò fiducia in te e non avrò più paura. Mi dai forza: canterò in tuo onore, Signore, mio Salvatore. Rit.

Come l’acqua fresca ristora chi ha sete, così la tua salvezza dà gioia al tuo popolo. Rit.

Invocate il suo nome! Dite a tutte le nazioni quel che ha operato! Fate conoscere a tutti la sua grandezza! Cantate le grandi cose che il Signore ha fatto. Rit.

Raccontatele a tutti gli uomini. Voi tutti che abitate in Sion; cantate e gridate di gioia: Dio, il Santo d’Israele, è grande, egli vive in mezzo a noi!. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi (4,4-7)

Siate sempre lieti perché‚ appartenete al Signore. Lo ripeto, siate sempre lieti. Tutti gli uomini vedano la vostra bontà. Il Signore è vicino! Non angustiatevi di nulla, ma rivolgetevi a Dio, chiedetegli con insistenza ciò di cui avete bisogno e ringraziatelo. E la pace di Dio, che è più grande di quanto si possa immaginare, terrà i vostri cuori e i vostri pensieri uniti a Cristo Gesù.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

SI ACCENDE UNA LUCE

Si accende una luce all’uomo quaggiù, \ presto verrà tra noi Gesù. \ Un’umile grotta solo offrirà \ Betlemme, piccola città. 

Lieti cantate: gloria al Signor! \ Nascerà il Redentor!

Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è su di me, mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri.

VANGELO

Dal vangelo secondo Luca (3,10-18)

Tra la folla qualcuno interrogava Giovanni così: «In fin dei conti che cosa possiamo fare?». Giovanni rispondeva: «Chi possiede due abiti ne dia uno a chi non ne ha, e chi ha dei viveri li distribuisca agli altri». Anche alcuni agenti delle tasse vennero da Giovanni per farsi battezzare. Gli domandarono: «Maestro, noi che cosa dobbiamo fare?». Giovanni rispose: «Non prendete niente di più di quanto è stabilito dalla legge». Lo interrogavano infine anche alcuni soldati: «E noi che cosa dobbiamo fare?». Giovanni rispose: «Non portate via soldi a nessuno, nè‚ con la violenza nè‚ con false accuse, ma accontentatevi della vostra paga»

Intanto le speranze del popolo crescevano e tutti si chiedevano: «Chissà, forse Giovanni è il Messia!».

Ma Giovanni disse a tutti: «Io vi battezzo con acqua, ma sta per venire uno che è più potente di me. Io non sono degno neppure di allacciargli i sandali. Lui vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli tiene in mano la pala per separare il grano dalla paglia. Raccoglierà il grano nel suo granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco senza fine». Con queste e molte altre parole Giovanni esortava il popolo e gli annunziava la salvezza.

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Tristezza, disperazione, angoscia, ansia per il domani. Sono atteggiamenti e sentimenti frequenti nella nostra vita. Spesso legittimi, ma mai giusti. Oltre che gettare ombre sulla vita, sono la prima contro-testimonianza della nostra fede.

Rinnoviamo la nostra speranza pregando:

Vieni Signore Gesù.

1. Perché la Chiesa nei momenti difficili della sua storia e nelle persecuzioni per causa del Vangelo si abbandoni con fiducia alla potenza e la fedeltà di Dio. Preghiamo.

2. Perché la nostra comunità continui a testimoniare con perseveranza la buona notizia della salvezza. Preghiamo.

3. Signore, custodisci i nostri pensieri e i nostri cuori nella tua pace. Rendici tenaci costruttori di percorsi di riconciliazione per chi incontriamo sul nostro cammino. Preghiamo.

4. Perché coloro che sono oppressi dalla sofferenza e tentati dalla disperazione siano toccati dal tuo annuncio di salvezza, e trovino in noi la sollecitudine capace di restituire speranza. Preghiamo.

Diciamo assieme Signore ascolta la nostra preghiera. Fa’ che ci disponiamo ad accogliere nella letizia e con fede sincera il Tuo Figlio che viene a salvare tutti gli uomini. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

SULLE OFFERTE

Sempre si rinnovi, Signore, l’offerta di questo sacrificio, che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l’opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore.  Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

È motivo di gioia, Padre santo, cantare la nostra lode a te, per Cristo, tuo Figlio, mandato a noi come Salvatore. Possiamo accoglierlo con cuore libero se anche noi usiamo misericordia verso i nostri fratelli, e manifestiamo di essere tuoi figli perché come te e con te, Padre buono, ci prendiamo cura di quanti sono nel bisogno. Mentre invochiamo il tuo perdono ci chiami ad agire con giustizia, per trasformare il mondo e renderlo disponibile alla tua misericordia, il dono grande che hai pensato per ogni uomo. Riuniti nella Pasqua settimanale, resi forti dal tuo Spirito, ed educati dalla tua Parola vivente, innalziamo a te l’inno di benedizione e di lode:

Santo…

Preghiamo insieme Guarda, con benevolenza, Padre clementissimo coloro che ricongiungi a te nel sacrificio del tuo Figlio, e fa’ che, partecipando all’unico pane e all’unico calice, per la potenza dello Spirito Santo, siano riuniti in Cristo in un solo corpo che non conosca divisione e discordia. Custodisci tutti noi in comunione di fede e di amore con il nostro papa Francesco e il nostro vescovo Riccardo. Aiutaci ad attendere insieme l’avvento del tuo regno fino al giorno in cui staremo davanti a te, santi tra i santi, nella dimora del cielo, con la beata Maria, Vergine e madre di Dio, gli apostoli e i tutti i santi, con i nostri fratelli e sorelle defunti che affidiamo alla tua misericordia. Allora, liberati ormai dalla ferita della colpa e fatti pienamente nuova creatura canteremo con gioia l’inno di ringraziamento che sale a te dal tuo Cristo vivente in eterno.

AL PADRE NOSTRO:

Chiediamo al Padre la pace e la gioia che solo lui sa donare. E, nello Spirito che ci rende “figli nel Figlio”, diciamo insieme:

Padre nostro

SCAMBIO DI PACE

Nonostante i nostri momenti tristi e pieni di paura, il Signore ci è vicino e ci dona la gioia. Anche noi siamo chiamati a dare gioia ai nostri fratelli e sorelle che hanno la tristezza nel cuore. Scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.

MISSUS EST

Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galileæ, cui nomen erat Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David, et nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad eam, dixit: Ave gratia plena: Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Quæ cum audisset turbata est in sermone eius; et cogitabat qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ei: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce concipiens in utero, et paries Filium, et vocabis nomen eius Jesum. Hic erit magnus, et Filius Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David patris eius: et reganabit in domo Jacob in æternum: et regnum eius non erit finis. Dixit autem Maria ad Angelum: Quomodo fiet istud, quoniam viro non cognosco? Et respondes Angelus, dixit ei: Spiritus Sanctus superveniet in te, et virtus Altissimi obrumbrabit tibi. Ideoque et quod nascetur ex te Sanctum, vocabitur Filius Dei. Et ecce Elisabeth cognata tua, et ipsa concepit filium in senectute sua: et hic mensis sextus est illi, quae vocatur sterilis; quia non erit impossibile apud Deum omne verbum.

Dixit autem Maria: Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum.

DOPO LA COMUNIONE

O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

            BENEDIZIONE

Dio, che vi dà la grazia di celebrare la prima venuta del suo Figlio e di attendere il suo avvento glorioso vi santifichi con la luce della sua visita. Amen.

Nel cammino di questa vita, Dio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranza, operosi nella carità.  Amen.

Voi, che vi rallegrate per la venuta del nostro Redentore, possiate godere della gioia eterna, quando verrà nella gloria. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, † Padre e Figlio, e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.

Cosa dobbiamo fare?

Il Battista se la gioca sul filo di lana, sul “come era” e “come sarà”, precursore di una novità che avrebbe sconvolto Israele per proiettarsi poi sull’umanità intera sino ai giorni d’oggi e a quelli che verranno. Un uomo, solo a preparare la strada per il Figlio dell’uomo: un uomo reso grande, non dai libri di storia, con titoli altisonanti, ma dalla sua grande umiltà. Legato visceralmente a Gesù dal progetto di Dio, ne ha incarnato l’essenza, ne è stato la cassa di risonanza sino a quando, all’apice della sua popolarità, si è fatto da parte, consegnando attraverso il battesimo Gesù alla sua missione: Il precursore di Cristo, ma anche il primo di tutti coloro che nei secoli a venire avrebbero seguito l’annuncio; nomi più o meno conosciuti, celebrati, ricordati. Capostipite, soprattutto delle tante persone che umilmente, con fede, lontano dai clamori, hanno vissuto Cristo nella loro vita, facendolo rivivere con la testimonianza nel mondo, nel silenzio della storia che si ricorda solo dei grandi nomi, dei fatti eclatanti, dimenticando spesso delle “comparse”, che hanno reso possibile la sua attuazione. 

Il progetto di Dio cavalca la storia attraverso Gesù, viene costruito giorno per giorno dalle mani dell’uomo che umilmente si affida alla sua Parola, divenendo non solo comparsa, ma protagonista: le valli e i monti da spianare sono ancora molti, c’è lavoro per tutti! Nel deserto dell’indifferenza delle persone, dell’arroganza del potere, c’è bisogno ancora oggi di Giovanni: urge la necessità di tanti Battista che con la loro voce rompano il silenzio nel deserto dell’indifferenza preparando la strada di Dio. Guardiamoci intorno, ognuno nel suo piccolo trova molteplici problemi da affrontare, mille quesiti ai quali fatica a dare una risposta: la salute che vacilla, il lavoro che arranca, il futuro delle nuove generazioni a rischio, l’economia messa in ginocchio dalla finanza, la società che implode su se stessa, nei valori sui quali ha fondato la sua sopravvivenza, le sue certezze. Cosa dobbiamo fare?  Bella domanda.

Ma soprattutto, a chi la dobbiamo rivolgere per avere una risposta verace e attendibile? Oramai facciamo fatica a credere a tutti. Penso fosse la stessa attesa di risposte da parte di coloro che accorrevano da Giovanni per farsi battezzare: trovare in lui una guida attendibile per orientare le loro azioni.

Condividere, richiedere il giusto, non abusare del potere. Un “vademecum” facilmente riconducibile alle necessità di chiarezza e coerenza dei nostri tempi: ancora una volta, puntualmente, la Parola di Dio interagisce con la storia. Giovanni anticipa con le sue indicazioni l’intervento di Dio nella storia: supportare l’azione umana con la sua presenza. Non più uomini che sfruttano il loro potere per soggiogare altri uomini, ma Gesù per guidare l’uomo verso Dio: l’acqua del battesimo di Giovanni diventa Spirito Santo in Cristo trasformando la vita del battezzato.  Quelli che Giovanni indicava come comportamenti sani per rispettare la dignità di ogni uomo, diventeranno nello Spirito, azioni di grazia verso Dio.

La nostra vita nel battesimo si innesta nella missione del Battista, rendendoci annunciatori, dando voce a Gesù quando, nella quotidianità, in mezzo al dubbio, alle difficoltà ci verrà chiesto: “cosa dobbiamo fare?” Questa diventa la nostra occasione di cristiani per far conoscere Dio anche a chi non crede, nella vita di ogni giorno. Questo è il compito di noi genitori, educatori, pastori, nei confronti dei ragazzi, delle loro domande che interpellano la vita pretendendo riposte, dei loro dubbi che interrogano la fede, della loro ricerca di modelli di coerenza ai quali appoggiarsi.

Compito difficile perché spesso siamo noi stessi a domandarci cosa dobbiamo fare, dimenticandoci di chi può indirizzarci con la sua Parola.

L’Avvento, periodo di vigilanza e attesa, ma anche di ascolto: domandiamo a Dio cosa dobbiamo fare, imparando attraverso la Scrittura ad ascoltare la sua risposta.

informazioni interparrocchiali

Sito della collabOrazione

pastorale: cpsanpietroincarnia.it

LUNEDÌ  16

PIANO: ORE 18.00 XXX DELLA MORTE DI EDDA PITTINI

CALEDARIO MESE DI DICEMBRE

 – MARTEDÌ 24 A PIANO ORE 21.00 MESSA DELLA VIGILIA (MESSA DI MEZZANOTTE) – GIOVEDI 26 PIANO FESTA DI SANTO STEFANO MESSA ORE 11.00 VESPERI ORE 15.00

Suore:  Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo    334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00-  FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15