3a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno C 26 gennaio 2025

Un maestro indù mostrò un giorno ai discepoli un foglio di carta con un puntino nero nel mezzo. «Cosa vedete?» chiese. Ed essi «un puntino nero!».
«Come? Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco tutt’attorno?».
ACCOGLIENZA
La liturgia ci invita a riflettere sulla centralità della parola di Dio nella comunità; l’ascolto autentico di Gesù, Parola eterna del Padre, genera la comunità in obbedienza alla voce dello Spirito. Ascoltare è un atto di fiducia, in cui ci consegniamo a colui che consideriamo “affidabile” nella nostra vita.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi.
E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
In questo giorno la Chiesa celebra la Domenica della Parola di Dio. Apriamo la nostra mente e il nostro cuore per accogliere questa Parola, «lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino». Dio, attraverso la sua Parola, desidera rivelarsi e abitare nelle nostre esistenze. Perché possiamo accogliere la sua presenza durante questa Liturgia, riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.
– Signore Gesù, perdonaci se a differenza di te non ci lasciamo guidare dalla forza dello Spirito e non annunciamo con vivacità la tua salvezza; abbi pietà di noi. Signore, pietà!
– Cristo Gesù, perdonaci se non ascoltiamo con fiducia la tua parola che ci fa conoscere e gustare la misericordia del Padre; abbi pietà di noi. Cristo, pietà!
– Signore Gesù, perdonaci se non accogliamo con gioia e impegno l’annuncio del tempo di grazia che sei venuto a realizzare; e abbi pietà di noi. Signore, pietà!
(Diciamo insieme) Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA A DIO nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Padre, tu hai mandato il Cristo, re e profeta, ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del tuo regno; fa che la sua parola, che oggi risuona nella Chiesa, ci edifichi in un corpo solo e ci renda strumento di liberazione e di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
La parola di Dio accompagna da sempre il cammino del suo popolo, suscita passioni ed emozioni. In Gesù, la parola divina trova compimento: in lui si realizzano le antiche promesse e il Verbo eterno si fa carne per la salvezza dell’umanità.
PRIMA LETTURA
Dal libro di Neemia (8,2-4.5-6.8-10)
Il sacerdote Esdra portò il libro della legge di Mosè davanti all’assemblea, composta di uomini, donne e bambini in grado di capire. Era il primo giorno del settimo mese. Dall’alba fino a mezzogiorno, Esdra, lesse il libro davanti a quella folla nella piazza della porta delle Acque.
Tutti ascoltavano con attenzione. Esdra, l’esperto nella legge, stava su una pedana di legno costruita per l’occasione. Quando Esdra, che era ben visibile da tutti, aprì il libro, il popolo si alzò, in piedi. Esdra lodò il Signore, il grande Dio, e tutti alzarono le mani e risposero: “Amen, Amen!”. Si inchinarono fino a terra per adorare il Signore. I leviti leggevano alcuni brani della legge di Dio, li traducevano e li spiegavano per farli comprendere a tutti. La gente sentì quel che la legge richiedeva e si mise a piangere. Allora intervennero il governatore Neemia, il sacerdote Esdra, esperto nella legge, e i leviti che davano le spiegazioni. Essi dissero al popolo: “Questo è un giorno santo, è il giorno del Signore vostro Dio, non dovete essere tristi e piangere”. Esdra aggiunse: “Dovete far festa, preparate un pranzo con buone carni e buon vino e mandate una porzione a chi non ne ha. Oggi è un giorno consacrato al Signore. Non dovete essere tristi, perchè la gioia che viene dal Signore vi darà forza”.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Rit. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
La parola del Signore è perfetta: \ ridà la vita. \ La legge del Signore è sicura: \ dona saggezza. \ I precetti del Signore sono giusti: \ riempiono di gioia. Rit.
Gli ordini del Signore sono chiari: \ aprono gli occhi. \ La volontà del Signore è senza difetto: \ resta per sempre. Rit.
Le decisioni del Signore sono valide, tutte ben fondate, \ più preziose dell’oro, dell’oro più fino, \ più dolci del miele che trabocca dai favi. Rit.
Ti siano gradite le parole della mia bocca \ e i pensieri della mia mente, \ o Signore, mia difesa e mio liberatore. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (12,12-31)
Cristo è come un corpo che ha molte parti. Tutte le parti, anche se sono molte, formano un unico corpo. E tutti noi credenti, schiavi o liberi, di origine ebraica o pagana, siamo stati battezzati con lo stesso Spirito per formare un solo corpo, e tutti siamo stati dissetati dallo stesso Spirito. Il corpo infatti non è composto da una sola parte, ma da molte.
Voi siete il corpo di Cristo, e ciascuno di voi ne fa parte. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato ad annunziare ai poveri la buona novella, a proclamare ai prigionieri la liberazione.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca (l,1-4; 4,14-21)
Caro Teòfilo, molti prima di me hanno tentato di narrare con ordine quei fatti che sono accaduti tra noi. I primi a raccontarli sono stati i testimoni di quei fatti che avevano visto e udito: essi hanno ricevuto da Gesù l’incarico di annunziare la parola di Dio.
Anch’io perciò mi sono deciso di fare ricerche accurate su tutto, risalendo fino alle origini. Ora, o illustre Teòfilo, ti scrivo tutto con ordine, e così potrai renderti conto di quanto sono solidi gli insegnamenti che hai ricevuto. Poi Gesù ritornò in Galilea e la potenza dello Spirito Santo era con lui. In tutta quella regione si parlava di lui. Egli insegnava nelle sinagoghe degli Ebrei, e tutti lo lodavano. Poi Gesù andò a Nàzaret, il villaggio nel quale era cresciuto. Era sabato, il giorno del riposo. Come al solito Gesù entrò nella sinagoga e si alzò per fare la lettura della Bibbia. Gli diedero il libro del profeta Isaia ed egli, aprendolo, trovò questa profezia: “Il Signore ha mandato il suo Spirito su di me. Egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri. Mi ha mandato per proclamare la liberazione ai prigionieri e il dono della vista ai ciechi, per liberare gli oppressi, per annunziare il tempo nel quale il Signore sarà favorevole”. Quando ebbe finito di leggere, Gesù chiuse il libro, lo restituì all’inserviente e si sedette. La gente che era nella sinagoga teneva gli occhi fissi su Gesù. Allora egli cominciò a dire: “Oggi si avvera per voi che mi ascoltate questa profezia”.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Dio, nostro Padre, il tuo Figlio ha annunciato a tutti gli uomini il tempo della liberazione e della gioia. Assieme a tutti i suoi discepoli noi attendiamo il compimento delle sue promesse. E soffriamo per tutto il carico di ingiustizie e di sofferenze presenti nel mondo. Diciamo insieme:
Padre, venga il tuo Regno!
1. Gesù ci ha detto che il tuo Regno è in mezzo a noi: egli è qui per strapparci al male e donarci una nuova vita. Liberaci allora dall’egoismo, dalla cattiveria, dall’ingiustizia. Preghiamo…
2. Gesù ha rivelato ai suoi compaesani di essere il Messia atteso. Donaci la forza di seguirlo e di continuare la sua opera. Preghiamo…
3. Gesù è la grande luce che hai inviato agli uomini. Dona speranza a quelli che sono sfiduciati, disperati, abbattuti. Preghiamo…
4. Gesù si è servito di collaboratori per realizzare il tuo progetto di amore. Fa’ che ognuno di noi scopra in quale modo ci chiami a lavorare per te. Preghiamo…
5. Gesù chiede di lasciare tutto, pur di seguirlo. Donaci giovani pieni di coraggio, che accettano anche grandi sacrifici, pur di portare in ogni terra il Vangelo e la solidarietà. Preghiamo…
(Diciamo insieme) O Padre, che sempre ascolti i tuoi figli, luce vera ai nostri passi è la tua Parola, gioia e pace ai nostri cuori; fa’ che illuminati dal tuo Spirito la accogliamo con fede viva. Per Cristo nostro Signore. Amen.
SULLE OFFERTE
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perchè diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È bello unirci a quanti nella sinagoga erano in ascolto della tua Parola e riconoscere in Gesù, uomo di Nazareth, il dono atteso dal popolo primogenito dell’Alleanza. Il tuo Figlio rende attuale e realizza le parole dei profeti, rivelando alla prima comunità della Promessa che si è concluso il tempo dell’attesa perché è in mezzo a loro il Cristo, ricolmato dalla bellezza dello Spirito, dopo aver maturato nel deserto lo stile del servizio per realizzare la tua misericordia. Nella sinagoga del villaggio in cui era cresciuto inaugura il nuovo Giubileo della misericordia, l’anno di grazia pensato per liberare i tuoi figli, e farli attenti alla grazia che rinnova i cuori e rende salda la comunione con te. Uniti a questi nostri fratelli che attendono la potenza del tuo amore, a nome di quanti ancora ti cercano, innalziamo con gli angeli e i santi la tua lode: Santo…
(Preghiamo insieme) Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, i presbiteri e i diaconi. Ricordati dei nostri fratelli e sorelle, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria.
AL PADRE NOSTRO:
Il Signore Gesù ci ha indicato il Padre come fonte della nostra vera libertà, il suo regno e la sua volontà come sorgenti della nostra dignità di figli. Con il coraggio che ci viene dalla fede, osiamo dire: Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
Come figli del Dio della pace, offriamo ai fratelli e alle sorelle un gesto di unità e comunione fraterna.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio che in questi santi misteri ci hai nutriti col corpo e col sangue del tuo Figlio, fa che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.
1. Luca ci racconta la scena delle origini, scena da stampare nel cuore. Lo fa quasi al rallentatore, per farci comprendere l’estrema importanza di questo momento. Gesù arrotola il volume, lo consegna, si siede. Tutti gli occhi sono fissi su di lui. E nel grande silenzio ecco le prime parole ufficiali di Gesù: «Oggi la parola di Isaia diventa carne». Si chiudono i libri e si apre la vita. Dalla carta scritta al respiro vivo. Dall’antico profeta a un giovane rabbi che non impone pesi, ma li toglie, che non porta precetti, ma libertà. Gesù conosce bene le Scritture, ci sono mille passi che parlano di Dio, ma egli sceglie questo, dove l’umanità è definita con quattro aggettivi: povera, prigioniera, cieca, oppressa. Io sono così. Sono i quattro nomi dell’uomo. Ed è importante notare che nel Vangelo la parola «poveri» ricorre più spesso della parola «peccatori». La buona notizia non è un’etica più esigente o più elastica, ma un Dio che si china come madre sul figlio che soffre, come ricchezza per il povero, come occhi per il cieco, come liberazione da tutte le oppressioni, le paure, i condizionamenti, come incremento d’umano.
2. Gesù riassume il suo programma in quattro obiettivi: portare gioia, libertà, occhi nuovi, liberazione. E poi con un quinto perché spalanca il cielo, delinea uno dei tratti più belli del volto di Dio: «Sono venuto a proclamare l’anno di grazia del Signore», a mostrare che Dio è esclusivamente buono.
3. Dio non mette come scopo della storia se stesso, ma l’uomo. Il Regno che Gesù annuncia non è un Dio che riprende il potere su un’umanità ribelle e la riconduce all’ubbidienza, per essere servito, lodato, venerato: il Regno è una storia che non produce più poveri, prigionieri, oppressi; è un uomo gioioso, libero da maschere e da paure.
4. La parola chiave del programma di Gesù è libertà, parola ripetuta due volte. Parola così gradita ai nostri orecchi. Libertà più cara della vita. Libertà nei rapporti tra uomo e uomo e nella dimensione interiore di ciascuno, perché, se in noi non c’è libertà, non daremo libertà a nessuno. La fede cristiana non può essere contenuta dentro un libro. Non può essere irrigidita in una dottrina, in una morale. La fede cristiana è nella vita, è vita. Per questo porta vento di liberazione e gioia. E per questo è difficile. Esige capacità di cambiamento e trasformazione, creatività e tanto coraggio.
Come mi libera Cristo? Cristo è dentro di noi come germe in via di raggiungere la matura-zione; Cristo dà un volto al nostro desiderio, al sogno d’amore custodito nel nostro cuore contro tutte le sconfitte, gli inganni, le delusioni. Alle parole di Gesù la sinagoga di Nazaret si riempiva di volti di poveri. Allo stesso modo ogni chiesa, ogni casa, ogni cuore sa da dove cominciare, dalla periferia del mondo, dagli sbalzati a terra dal convoglio del progresso, dagli affamati di tenerezza, dagli uomini dal pane amaro, ricacciati in mare dalle coste ricche dell’Occidente. Sono loro i prìncipi del Regno. E Dio sta alla loro ombra.
Il messaggio di pace portato da Cristo è per tutti.
informazioni interparrocchiali
DOMENICA 2 FEBBRAIO 2025
benedizione delle candele
47a GIORNATA PER LA VITA
UNA PRIMULA PER FAR GERMOGLIARE LA VITA…
CALENDARIO MESE DI FEBBRAIO
sabato 8 CEDARCHIS BENEDIZIONE DEL PANE DI SAN bIAGIO ORE 7.40 – DOMENICA 9 CEDARCHIS FESTA DI SAN BIAGIO S. MESSA ORE 11.00 VESPERI E PROCESSIONE ALLE ORE 14.30 – A PIEDIM LA MESSA VIENE ANTICIPATA ALLE ORE 10.00
SABATO 15 RIVALPO VALLE FESTA DI SAN VALENTINO SANTA MESSA E BENEDIZIONE DEL PANE ALLE ORE 16.00. PER LA PRENOTAZIONE DEL PANE TEL. 338 619 8192 MONICA – DOMENICA 2 MARZO: PIANO SFILATA DI CARNEVALE
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540
don Ivo 334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00- FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15