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32a DOMENICA TEMPO ORDINARIO anno b 10 novembre 2024

Hai donato tutto quando hai donato un po’ di te stesso.

Non è il valore del dono che conta, ma l’amore con cui viene offerto.

Accoglienza: Il Signore è sempre oltre le nostre aspettative: non ci valuta con il nostro criterio, non misura in cifre quello che doniamo. Lui stesso non ci dona semplicemente quello che ha; ci dona sé stesso e la sua vita divina. Oggi, nella Pasqua settimanale, rispondendo al suo invito, lo accogliamo, presente in mezzo a noi, radunati nel suo nome, per ascoltare la sua Parola e nutrirci del suo pane di vita.

          Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi.

E con il tuo spirito.

            CHIEDERE PERDONO

Invito all’atto penitenziale: Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

– Signore Gesù, se anche noi, come gli Scribi, siamo preoccupati solo di farci vedere e non siamo leali con te e il prossimo… tu abbi pietà di noi. Signore pietà!

– Cristo Gesù, se, come i ricchi che gettano tanti soldi nel tesoro del tempio, ostentiamo la nostra presunta generosità, e non siamo solidali nel cuore… tu abbi pietà di noi. Cristo pietà!

– Signore Gesù, se non siamo disposti a imitare la povera vedova che dona tutto perché si affida completamente alla provvidenza di Dio… tu abbi pietà di noi. Signore pietà!

Diciamo assieme Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

GLORIA a Dio nell’alto dei cieli

e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

PREGHIAMO

O Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stranieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu provvedi, e tutti impariamo a donare sull’esempio di colui che ha donato se stesso, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

Il racconto del profeta Elia e l’esperienza di Gesù al tempio sono collegati dall’incontro con una vedova, che nella propria fiducia a Dio è capace di donare tutto ciò che ha, al profeta e al tempio. È questo il vero senso della fede e del discepolato, per entrare nel Regno.

PRIMA LETTURA

Dal primo libro dei Re (17,10-16)

… Elia partì per Sarepta. Giunto alle porte della città, vide una vedova che raccoglieva legna e le disse: «Ti prego, portami una brocca con un po’ d’acqua da bere». Mentre la donna andava a prendergli l’acqua, Elia gridò: «Portami anche un pezzo di pane!».  La donna gli rispose: «Com’è vero che il Signore, il tuo Dio, vive, ti assicuro che non ho più pane! Ho soltanto un pugno di farina e un po’ d’olio in una brocca. Adesso raccolgo due pezzi di legna e vado a cuocere una focaccia per me e mio figlio; mangeremo e poi non ci resterà che morire!».

Elia le disse: «Non preoccuparti! Fa’ pure come hai detto, ma prima cuoci una focaccia per me e portamela. Dopo ne farai anche per te e tuo figlio». Infatti il Signore, il Dio d’Israele, ha detto: “Il vaso della farina non si svuoterà, nella brocca non mancherà olio fino al giorno in cui io manderò di nuovo la pioggia sulla terra”. La donna andò a fare quel che Elia le aveva ordinato. Ebbero abbastanza cibo per molto tempo. Il vaso della farina e la brocca dell’olio non si svuotarono, come il Signore aveva annunziato per mezzo di Elia.

Parola di Dio.  Rendiamo grazie a Dio.

          SALMO RESPONSORIALE

Rit. Loda il Signore, anima mia.

Il Signore ha fatto il cielo e la terra, / il mare e tutto quello che esiste; / mantiene la sua parola, / difende la causa dei perseguitati. / Il Signore libera i prigionieri, dà il pane agli affamati.

Rit.

Il Signore apre gli occhi ai ciechi, / rialza chi è caduto e ama gli onesti. / Il Signore protegge lo straniero. Rit.

Difende l’orfano e la vedova / e sbarra il cammino agli oppressori. / Egli è re in ogni tempo; / il suo potere rimane per sempre. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera agli Ebrei (9,24-28)

… Cristo non è entrato in un santuario costruito dagli uomini, che sarebbe solo un’immagine del santuario vero. Egli è entrato proprio nel cielo, e ora si presenta davanti a Dio per noi. Il sommo sacerdote entra nel santuario ogni anno per offrire sangue di animali. Cristo, invece, non è entrato per offrire se stesso molte volte: altrimenti avrebbe dovuto patire molte volte da quando esiste il mondo. Invece egli si è presentato soltanto una volta, ora che siamo alla fine dei tempi, per eliminare il peccato, offrendo se stesso in sacrificio.

Tutti gli uomini sono destinati a morire una volta sola, e poi sono giudicati da Dio. Così anche Cristo: si è offerto in sacrificio una volta per sempre, per prendere su di sé i peccati degli uomini. Verrà anche una seconda volta, non più per eliminare i peccati, ma per dare la salvezza a quelli che lo aspettano.

Parola di Dio.  Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

VANGELO

Dal vangelo secondo Marco (12,38-44)

Mentre insegnava Gesù diceva alla gente: «Non fidatevi dei maestri della legge. A loro piace passeggiare con vesti di lusso, essere salutati in piazza, avere i posti d’onore nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Con avidità cercano di portar via alle vedove tutto quel che hanno e intanto, per farsi vedere, fanno lunghe preghiere. Queste persone saranno giudicate con estrema severità».

Gesù andò a sedersi vicino al tesoro del tempio e guardava la gente che metteva i soldi nelle cassette delle offerte. C’erano molti ricchi i quali buttavano dentro molto denaro. Venne anche una povera vedova e vi mise soltanto due monetine di rame.

Allora Gesù chiamò i suoi discepoli e disse: «Io vi assicuro che questa vedova, povera com’è, ha dato un’offerta più grande di quella di tutti gli altri! Infatti gli altri hanno offerto quel che avevano d’avanzo, mentre questa donna, povera com’è, ha dato tutto quel che possedeva, quel che le serviva per vivere».

Parola del Signore.  Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

IO CREDO IN DIO, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Entrando in questa chiesa ci siamo messi sotto lo sguardo di Dio. Egli guarda il nostro cuore e vede in realtà quello che siamo. Preghiamo perché trasformi il nostro desiderio di ostentazione in umiltà, il nostro attaccamento al denaro in carità generosa e umile.

Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

1. Preghiamo per tutti i credenti. Signore, rinnova in noi l’esperienza di appartenerti, di sentirci amati e sempre visti da Te, preghiamo.

2. Preghiamo per chi ha responsabilità civili e di governo. Ispira, Signore, chi può portare maggior giustizia e pace nelle nostre società, sostienili nella fatica e concedi loro un cuore puro e coraggioso, preghiamo.

3. Presentiamo a Dio le sorelle e i fratelli che vivono la prova dello scoraggiamento. Tu che conosci il mistero di ogni cuore, concedi sostegno e consolazione a ognuno, preghiamo.

4. Preghiamo, ora, chiedendo il dono della pace per tutti i popoli. Padre che tutti hai creato e chiamato a fraternità, converti i cuori, consola chi è vittima della guerra e concedici di camminare verso la Tua pace. Preghiamo.

            Diciamo assieme O Padre, che soccorri l’orfano e la vedova e sostieni la speranza di chi confida nel tuo amore, fa’ che sappiamo donare tutto quello che abbiamo, sull’esempio di Cristo che ha offerto la sua vita per noi. Egli è Dio, e vive e regna con te e lo Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

SULLE OFFERTE

Volgi il tuo sguardo, o Padre, alle offerte della tua Chiesa, e fa’ che partecipiamo con fede alla passione gloriosa del tuo Figlio, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

È dono grande del tuo amore cantare la tua gloria, Padre santo, che doni tuo Figlio per farci scoprire la potenza della tua misericordia.

Egli conosce il cuore dell’uomo, e sa valorizzare la grande fede di chi offre con amore quel poco che possiede, perché si affida totalmente alla tua provvidenza. Parimenti Gesù mette in guardia chi vuole essere suo discepolo dal cercare la gloria umana, compiendo gesti vuoti e falsi, incapaci di donare ai fratelli come anche di raggiungere il tuo cuore.

Il tuo Figlio purifica la religione liberando i poveri dal potere e dall’oppressione di quanti credono di contare ai tuoi occhi confidando solo nelle loro ricchezze, e loda pubblicamente chi dimostra piena fiducia in te, che ti prendi cura delle tue creature, dei poveri soprattutto.

Insieme alla Chiesa, chiamata a camminare nelle periferie della storia per operare al fianco degli ultimi, in sintonia con i Santi, grandi modelli di abbandono fiducioso alla provvidenza, eleviamo a te, Dio fedele, il canto della lode:

Santo

Preghiamo insieme E ora siamo qui come una sola famiglia davanti te, o Padre, per ricordare con gioia ciò che Gesù ha fatto per la nostra salvezza. Padre santo, ci hai chiamati a questa mensa nella gioia dello Spirito Santo per ricevere il corpo e il sangue di Cristo: con la forza di questo cibo donaci di vivere sempre nella tua amicizia. Ricordati del nostro Papa Francesco, del nostro vescovo Riccardo, e di tutti i vescovi della tua Chiesa.

Aiuta tutti i discepoli del tuo Figlio a portare nel mondo la pace e a diffondere la gioia che viene da te.

Ricordati anche dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che sono morti, ammettili a godere la luce del tuo volto. Concedi a tutti noi di partecipare alla festa eterna nel tuo regno, con la beata Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, con san Giuseppe, suo sposo, e con tutti i santi.

 

AL PADRE NOSTRO

Il Signore non vuole da noi lunghi discorsi. Ci invita a chiedere l’essenziale, ciò che serve davvero per vivere. E queste cose necessarie le troviamo nelle parole della preghiera di Gesù, che ora tutti insieme pronunciamo: Padre nostro…

SCAMBIO DI PACE

Il gesto di pace non è una formalità. Esprime per chi ha scelto di seguire Gesù un dono e un compito. Darsi la mano dice perdono, solidarietà, condivisione. Esprime l’intenzione di costruire relazioni fraterne. Scambiamoci un segno di riconciliazione e di pace.

DOPO LA COMUNIONE

Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre; la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato in questi sacramenti, rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

L’amore in perdita, senza calcoli,

della vedova povera

Il brano è costruito come una contrapposizione tra gli scribi, i teologi ufficiali potenti e temuti, e una donna senza nome, vedova e povera, senza difese e senza parole, che però detta la melodia del vivere, maestra di fede. Donna nel bisogno, e per questo porta di Dio, breccia per il suo intervento. Nella Bibbia, vedove, orfani e stranieri, compongono la triade dei senza difesa. E allora è Dio che interviene prendendo le loro difese, entrando negli interstizi del dolore. Gesù ha sempre mostrato una predilezione particolare per le donne sole. Al tempio, questa maestra senza parole, che non ha titolo per insegnare, che ha solo la fede e la sapienza del vivere che sa di pane e di lacrime, raccolta tra le pieghe dolenti della vita, scalza dal pulpito i sacerdoti, dalla cattedra i teologi, per una lezione fondamentale: abitare il mondo non secondo il criterio della quantità, ma del cuore. Venuta una vedova, povera, gettò in offerta due spiccioli. Gesù se n’è accorto, unico; osserva e nota i due centesimi: sono due, è importante notarlo, poteva tenersene uno e dare l’altro. Gesù vede che la donna dà tutto, osserva il suo gesto totale. Allora chiama a sé i discepoli, per un insegnamento non morale ma rivelativo. Accade qualcosa d’importante: Questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Lo stupore per quel gesto nasce dall’aver intuito un di più, uno scialo, uno sciupio di cuore, un eccesso che esce dal calcolo e dalla logica. Lo stupore scombina il circolo della polemica, suggerendo che c’è anche dell’altro da guardare, molto altro oltre le ricche offerte dei ricchi. Lo sguardo di Gesù mette a fuoco i dettagli: il divino si cela in un gesto di donna, l’annuncio si nasconde nel dettaglio di due centesimi. Piccole cose che non annullano il duro scontro in atto, ma indicano la possibilità, la strada di una religione dove non tutto sia calcolo, che suggeriscono una possibilità: si può amare senza misura, amare per primi, amare in perdita, amare senza contraccambio. Il Vangelo ama l’economia della piccolezza: non è la quantità che conta, ma l’investimento di vita che metti in ciò che fai. Le parole originarie di Marco qui sono bellissime: gettò intera la sua vita. Che risultati concreti portano i due centesimi della vedova? Nessun risultato, nessun effetto per le belle pietre e le grandi costruzioni del tempio. Ma quella donna ha messo in circuito nelle vene del mondo molto cuore e molta vita.

La santità? Piccoli gesti pieni di cuore. Ed è così, perché ogni gesto umano compiuto con tutto il cuore ci avvicina all’assoluto di Dio. Ogni atto umano “totale” contiene in sé e consegna qualcosa di divino.

informazioni  interparrocchiali

Sito della collabOrazione

pastorale:

cpsanpietroincarnia.it

CALENDARIO MESE DI NOVEMBRE

GIOVEDÌ 21: ARTA FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE: SANTE MESSE ORE 9.00, 10.30; VESPERI E PROCESSIONE ORE 14.30; FUNZIONA UN POSTO DI RISTORO

DOMENICA 24: PIANOORE 10.00 PROCESSIONE ALLA MADONUTE S. MESSA ORE 11.00

PIEDIM: SANTA MESSA E PROCESSIONE ALLE ORE 11.00

Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo 334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00- FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15