31a DOMENICA TEMPO ORDINARIO anno b 3 novembre 2024
Dio disse a Mosé: La Legge che ti do è un percorso di vita. (M. Metzger)
La cecità peggiore è la cecità del cuore. (Maometto)
DOMENICA «DEL COMANDAMENTO NUOVO» –Qual è il comandamento più importante per il cristiano? Non si può incontrare Gesù senza che dal profondo di noi stessi sorga questa domanda. Una volta per tutte, Gesù ha risposto come nel Vangelo di oggi: “Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il tuo prossimo”. Può darsi che queste espressioni tante volte ripetute non ci penetrino più. Dio si fa insistente: volete finalmente, oggi, ascoltarlo? Su, non chiudiamo il nostro cuore
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Il Signore, nostra forza e nostro liberatore, sia con tutti voi. E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
Chiediamo perdono per non aver corrisposto all’amore del Signore e aver scelto strade che ci hanno condotto lontano da lui.
– Signore Gesù, tu sei unico Signore; perdonaci se non siamo capaci di accogliere, vivere e ricambiare il tuo amore che può fondare la nostra vita; e abbi pietà di noi. Signore pietà!
– Cristo Gesù, che sai riconoscere il bene nella nostra vita e ci incoraggi a farlo crescere; perdonaci se non traduciamo in opere le verità della fede che abbiamo imparato; e abbi pietà di noi. Cristo pietà!
– Signore Gesù, che ti fai presente nei fratelli, soprattutto nei più deboli e fragili; perdonaci se non li amiamo con la generosità e costanza che sperimentiamo con te; e abbi pietà di noi. Signore pietà!
Diciamo assieme Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Dio, tu sei l’unico Signore e non c’è altro Dio all’infuori di te; donaci la grazia dell’ascolto, perché i cuori, i sensi e le menti, si aprano alla sola parola che salva, il Vangelo del tuo Figlio, nostro sommo ed eterno sacerdote. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
L’unità di amore di Dio e amore del prossimo costituisce il cardine su cui poggia una vita che vuole realmente essere “cristiana”: è questo l’insegnamento grande che la Liturgia della Parola sta per consegnarci.
PRIMA LETTURA
Dal Libro del Deuteronòmio (6,2-6)
Mosè parlò dicendo: «Il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi questo comandamento, queste leggi e norme, perché le mettiate in pratica nella terra in cui entrerete per occuparla.
Rispetterete il Signore, vostro Dio, osservando per tutta la vita, voi, i vostri figli e i figli dei vostri figli, tutte le leggi e i comandamenti che io vi ordino: allora vivrete a lungo. Ascoltate, Israeliti, e metteteli in pratica con cura, per essere felici e diventare numerosi nel paese dove scorre latte e miele, come il Signore, Dio dei vostri padri, ha promesso. ASCOLTA, Israele: Il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo! Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. Le parole di questo comandamento, che oggi ti do, restino nel tuo cuore»
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 17)
Rit. Ti amo, Signore, mia forza.
Il Signore è mia salvezza, mia roccia invincibile, / mio liberatore, mio Dio. Rit.
In lui ho un rifugio sicuro, / egli mi difende come uno scudo: è la forza che mi salva. Io l’ho invocato ed egli mi ha salvato dai nemici.
Rit.
Viva il Signore! Benedetto il mio difensore! / A Dio il trionfo, al mio salvatore! / Per questo, Signore, ti loderò fra le nazioni, / canterò inni alla tua gloria. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera agli Ebrei (7,23-28)
Fratelli, c’è anche un’altra differenza: gli altri sacerdoti sono stati numerosi, perché morivano e non potevano durare a lungo; Gesù invece vive per sempre, e il suo sacerdozio non finisce mai. Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio. Infatti egli è sempre vivo per pregare Dio a loro favore. Gesù è proprio il sommo sacerdote di cui avevamo bisogno: è santo, senza peccato, senza difetto, diverso dai peccatori, elevato al di sopra dei cieli. Egli non è come gli altri sommi sacerdoti: non ha bisogno di offrire ogni giorno sacrifici, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: perché egli ha offerto il sacrificio una volta per tutte, quando ha offerto se stesso. La legge di Mosè stabilisce come sommi sacerdoti uomini segnati dalla debolezza; invece la parola del giuramento di Dio, pronunziato dopo la legge, stabilisce come sommo sacerdote il Figlio, che è perfetto in eterno.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
VANGELO
Dal vangelo secondo Marco (12,28-34)
… Un maestro della legge si avvicinò a Gesù e gli fece questa domanda: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il comandamento più importante è questo: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze. Il secondo comandamento è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso.Non c’è nessun altro comandamento più importante di questi due».
Allora il maestro della legge disse: «Molto bene, Maestro! È vero: Dio è uno solo e non c’è n’è un altro all’infuori di lui. E poi, la cosa più importante è amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, e con tutte le forze e amare il prossimo come se stesso. Questo vale molto più che tutte le offerte e i sacrifici di animali». E Gesù, vedendo che quell’uomo aveva risposto con saggezza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessun altro aveva più il coraggio di fare domande.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Può darsi che le parole di Gesù: «Amerai il Signore Dio tuo» e «Amerai il tuo prossimo», tante volte ripetute, non penetrino più dentro di noi. Eppure esse sono il centro della nostra vita e della nostra felicità. Chiediamo al Padre che le scolpisca non sulla porta della nostra casa, ma nel profondo del nostro cuore.
Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
1. Perché la Chiesa aiuti ogni uomo a vivere nell’amore di Dio e a crescere nella carità verso i fratelli, preghiamo.
2. Perché la società civile educhi le giovani generazioni al rispetto del prossimo, come fondamento di un mondo più giusto e cordiale, preghiamo.
3. Perché il dolore di quanti vivono il dramma della guerra e della violenza interpelli i potenti della terra e li muova a garantire prosperità e pace a tutti i popoli, preghiamo.
4. Perché coloro che sono uniti a Cristo nella sofferenza sperimentino la dolcezza del suo giogo e la potenza della sua consolazione, preghiamo.
5. Perché nessun cristiano scelga di rimanere nelle tenebre del peccato, ma viva nella bellezza della luce di Cristo, preghiamo.
6. Perché l’osservanza dei comandamenti ci aiuti a camminare sulla via del Vangelo e a crescere nell’amore di Dio e nella carità fraterna, preghiamo.
(Diciamo assieme) Dio onnipotente ed eterno, nostro Padre, ridonaci il coraggio e la freschezza di amarti con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutte le forze, e di amare i fratelli come tu hai amato noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.
SULLE OFFERTE
Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore, salga a te come offerta pura e santa, e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
E’ cosa buona e giusta.
Padre santo, con lo scriba, lodato dal tuo Figlio, riconosciamo che tu sei unico e non vi è altri all’infuori di te.
Tu hai creato il mondo ponendo l’uomo e la donna al centro della tua opera per coinvolgerci nel tuo amore divino, che rende possibile e stimolante l’amore umano. Per farci conoscere pienamente e aderire con gioia a questo dono, hai mandato il Figlio, luce delle genti e gloria di Israele. Al comandamento dell’amore verso di te, Gesù lega indissolubilmente l’amore per il prossimo, mettendo in luce la continuità della rivelazione, offerta a tutti gli uomini per entrare nel tuo regno. Anche noi, come il popolo primo dell’Alleanza, siamo chiamati ad ascoltare, per fondare su di te la nostra vita quotidiana, in cui possiamo manifestare la bellezza del Vangelo.
Uniti a quanti già contemplano il tuo volto di amore, insieme alla Chiesa pellegrina sulla terra, e in sintonia con chi ti cerca con cuore sincero, cantiamo con gioia la tua lode: Santo…
Preghiamo insieme E ora siamo qui come una sola famiglia davanti te, o Padre, per ricordare con gioia ciò che Gesù ha fatto per la nostra salvezza. Padre santo, ci hai chiamati a questa mensa nella gioia dello Spirito Santo per ricevere il corpo e il sangue di Cristo: con la forza di questo cibo donaci di vivere sempre nella tua amicizia. Ricordati del nostro Papa Francesco, del nostro vescovo Riccardo, e di tutti i vescovi della tua Chiesa.
Aiuta tutti i discepoli del tuo Figlio a portare nel mondo la pace e a diffondere la gioia che viene da te.
Ricordati anche dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che sono morti, ammettili a godere la luce del tuo volto. Concedi a tutti noi di partecipare alla festa eterna nel tuo regno, con la beata Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, con san Giuseppe, suo sposo, e con tutti i santi.
AL PADRE NOSTRO:
Rivolgiamo al Padre la nostra preghiera perché ci doni un cuore umile per poter ascoltare ogni giorno la sua Parola, un cuore semplice per poter amare ogni giorno di vero cuore i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Diciamo insieme: Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
Esprimiamo la nostra profonda volontà di costruire legami di riconciliazione e di amore, con quelle persone con cui non parliamo più o con le quali abbiamo rotto le nostre relazioni. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce e la sua risurrezione, scambiamoci un segno di pace.
DOPO LA COMUNIONE
Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza, perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita ci preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore. Amen.
BENEDIZIONE
Il Dio di ogni consolazione disponga nella sua pace i vostri giorni, e vi conceda i doni della sua grazia. Amen.
Vi liberi sempre da ogni pericolo e confermi nel suo amore i vostri cuori. Amen.
Vi colmi di fede, speranza e carità, perché sia ricca di opere buone la vostra vita terrena, e possiate giungere alla gioia della vita eterna. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.
L’unica misura dell’amore
è amare senza misura
Quante volte abbiamo udito questo dilemma, talvolta esposto addirittura con toni accorati, ma anche melodrammatici. Prodigarsi per il fratello che sta male, assisterlo, accudirlo, consacrarsi a lui oppure immergersi nell’ascolto della parola di Dio e nel dialogo profondo con lui?
Il vangelo di oggi lo dice chiaramente: il problema non sussiste, si tratta di un falso problema. Dio e il prossimo non sono affatto in concorrenza tra loro. Chi ama Dio veramente, con tutto se stesso, non può ignorare il prossimo. Anzi, è invitato a considerare prossimo ogni persona che trova sulla sua strada, non solo il familiare, il parente, l’amico, ma ogni essere umano che ha, proprio come lui, diritti e doveri, bisogni e desideri, necessità e sogni.
Anche chi ama il prossimo, però, non può fare a meno di amare quel Dio che è la sorgente della sua vita, Colui che lo ama come un figlio e gli regala una moltitudine di fratelli. Amare quel Dio che continua a donare misericordia e insegna a fare altrettanto, offre pazienza e induce ad averne con quelli che assistiamo.
In effetti l’esperienza autentica di servizio difficilmente regge se non si è sorretti da Qualcuno che ci sostiene con la sua bontà, la sua compassione, la sua tenerezza e che ci permette di affidargli le nostre fatiche e di sorridere delle nostre stanchezze e anche dei nostri limiti.
Amare Dio non vuol dire pretendere che si presenti “a comando”, significa attenderlo, mettersi in ascolto, accoglierlo come e quando ha deciso di rivelarsi a noi. Non un Dio “tappabuchi”, ma un Dio il cui rapporto risulta prezioso nella salute come nella malattia, nella stagione del benessere come in quella della penuria.
Anche amare il prossimo non è poi così facile, immediato, spontaneo. Il prossimo arriva nel momento sbagliato, infastidisce quando continua a insistere, mette a dura prova la nostra resistenza. Per amarlo veramente bisogna accettarlo, non semplicemente far finta di volergli bene. E riservargli attenzione anche quando si avrebbe voglia di fare tutt’altro. D’altronde questo vale “più di tutti gli olocausti e i sacrifici”, più di tutte le devozioni e di tutti i pellegrinaggi.
informazioni interparrocchiali
PASTORALE
cpsanpietroincarnia.it
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE
PIANO: ORE 18.30 SANTA MESSA PER TUTTI I DEFUNTI NELLA PARROCCHIALE
MARTEDÌ 5
CON OGGI LA MESSA FERIALE DEL MARTEDÌ VIENE CELEBRATA A PIANO IN CANONICA
DOMENICA 10
LOVEA: S. MESSA ORE 9.45
RIVALPO – VALLE: FESTA DI S. MARTINO – S. MESSA ORE 11.00
CALENDARIO MESE DI NOVEMBRE
GIOVEDÌ 21: ARTA FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE: SANTE MESSE ORE 9.00 – 10.30 VESPERI E PROCESSIONE ALLE ORE 14.30
DOMENICA 24: PIANO PROCESIONE ALLA MADONUTE ORE 10.00
PIEDIM: SANTA MESSA E PROCESSIONE ALLE ORE 11.00
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540
don Ivo 334 57 85 102 – e-m ail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; Sabato messa prefestiva ore 18.00- FERIALE: lunedì e martedì in canonica alle ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15