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29a DOMENICA TEMPO ORDINARIO       anno b    20 ottobre  2024

Giù in cantina c’è un ragazzo che tenta di vivere la sua vita in pace. Ma un giorno dovrà unirsi al mondo di sopra e non ce la farà a sopravvivere.  Occhi incollati alla tv, orecchie sigillate dalle cuffie, lasciato a se stesso, un estraneo in casa sua.

ACCOGLIENZA 

Ogni domenica la parola di Gesù stravolge il nostro modo di pensare e di agire. E anche oggi il suo vangelo cammina controcorrente rispetto alla logica del mondo: il più grande non è chi comanda ma chi sta in basso a servire, anzi chi comanda lo faccia come chi serve. L’Eucarestia che celebriamo è l’incontro con Gesù che si abbassa sino alla morte per offrirsi in dono. Impariamo dalla sua parola: “Chi vuole essere il primo sarà servo di tutti”.

   Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. 

Il Signore, nostro aiuto e nostro scudo, sia con tutti voi.E con il tuo spirito.

PER CHIEDERE PERDONO

Invito all’atto penitenziale: Chiediamo perdono al Signore per quando il desiderio di sentirci superiori agli altri e apparire al centro dell’attenzione è diventato la priorità assoluta della nostra esistenza.

Signore Gesù, anche noi, come i figli di Zebedeo, cerchiamo i primi posti nella vita; tu sei paziente e ci riporti alla verità: abbi pietà di noi. Signore pietà!

Cristo Gesù, anche noi, come gli altri apostoli, ci dimostriamo gelosi e invidiosi; tu sei giusto con tutti perché il tuo amore è limpido: abbi pietà di noi. Cristo pietà!

Signore Gesù, anche noi cerchiamo di essere grandi evitando di farci servi dei fratelli; tu sei buono e perdoni sempre: abbi pietà di noi. Signore pietà!

(Diciamo assieme) Signore misericordioso liberaci dal peccato ed educaci a ciò che davvero ci eleva nella vita, e seguendoti nel cammino del dono di noi stessi, possiamo giungere alla beatitudine eterna nel tuo Regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

GLORIA

e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

PREGHIAMO

Dio della pace e del perdono, tu ci hai dato in Cristo il sommo sacerdote che è entrato nel santuario dei cieli in forza dell’unico sacrificio di espiazione; concedi a tutti noi di trovare grazia davanti a te, perché possiamo condividere fino in fondo il calice della tua volontà e partecipare pienamente alla morte redentrice del tuo Figlio.

Egli è Dio e vive con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

Ancora una volta i discepoli non capiscono e Gesù deve istruirli, comunicando loro la sua rivoluzionaria prospettiva: «Chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti». Egli in persona è il Servo del Signore, che ha offerto in sacrificio se stesso perché la moltitudine degli uomini possa trovare misericordia e ricevere grazia. Anche noi, suoi discepoli, vogliamo metterci alla scuola di questo Maestro, confidando in lui e sperando nella sua grazia.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaia (53,2-3.10-11)

Davanti al Signore infatti il suo servo è cresciuto come una pianticella, come una radice in terra arida. Non aveva né dignità né bellezza, per attirare gli sguardi. Non aveva prestanza, per richiamare l’attenzione. Noi l’abbiamo rifiutato e disprezzato; come un uomo pieno di sofferenze e di dolore. Come uno che fa ribrezzo a guardarlo, che non vale niente, e non lo abbiamo tenuto in considerazione. Ma il Signore ha voluto castigarlo e lo ha fatto soffrire. Lui, suo servo, ha dato la vita come un sacrificio per gli altri; avrà discendenza e vivrà a lungo. Realizzerà il progetto del Signore. Il Signore dichiara: “Dopo tante sofferenze, egli, il mio servo, vedrà la luce e sarà soddisfatto di quel che ha compiuto. Infatti renderà giusti davanti a me un gran numero di uomini, perché si è addossato i loro peccati. 

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE  (Sal 32)

Rit. Donaci, Signore, il tuo amore in te speriamo.

Chiara è la parola del Signore, / sicure sono tutte le sue opere. / Egli ama il diritto e la giustizia, / del suo amore è piena la terra. Rit.

Ma il Signore veglia su chi crede in lui, / su chi spera nel suo amore; / per farlo sfuggire alla morte / e tenerlo vivo in tempo di fame. Rit

Noi speriamo nel Signore: / è lui che ci aiuta e ci protegge. / Il tuo amore ci accompagni, / perché noi confidiamo in te, Signore. Rit

SECONDA LETTURA

Dalla lettera agli Ebrei (4,14-16)

Fratelli, restiamo dunque saldi nella fede che

dichiariamo di avere, perché abbiamo un sommo sacerdote grande che è giunto fino a Dio: Gesù che è Figlio di Dio. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote incapace di soffrire con noi per le nostre miserie. Anzi, il nostro sommo sacerdote è stato messo alla prova in tutto, come noi, ma non ha commesso peccato. Dunque accostiamoci con piena fiducia a Dio, che è re misericordioso. Così riceveremo misericordia e grazia, per essere aiutati al momento opportuno.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia. Gesù Cristo è venuto per servire e dare la sua vita per la salvezza di molti.

VANGELO

Dalvangelo secondo Marco (10,35-45)

Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Maestro, noi vorremmo che tu facessi per noi quel che stiamo per chiederti». E Gesù domandò: «Che cosa dovrei fare per voi?». Essi risposero: «Quando sarai un re glorioso, facci stare accanto a te, seduti uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Ma Gesù disse: «Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io berrò, a ricevere quel battesimo di sofferenza con il quale sarò battezzato?». Essi risposero: «Siamo pronti».

Gesù aggiunse: «Sì, anche voi berrete il mio calice e riceverete il mio battesimo; ma non posso decidere chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per coloro ai quali Dio li ha preparati». Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e si arrabbiarono contro Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò attorno a sé e disse: «Come sapete, quelli che pensano di essere sovrani dei popoli comandano come duri padroni. Le persone potenti fanno sentire con la forza il peso della loro autorità. Ma tra voi non deve essere così. Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servo di tutti; e se uno vuol essere il primo, si faccia servitore di tutti.

Infatti anche il Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire, ma è venuto per servire e per dare la propria vita come riscatto per la liberazione degli uomini».

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

         PROFESSIONE DI FEDE

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Essere servi gli uni degli altri vuol dire mettere gli altri al primo posto. Offriamo a Dio il servizio della nostra preghiera ricordando tutti gli uomini e le donne del mondo. Diciamo insieme:

Cammina con noi, Signore.

1. Per coloro che nella Chiesa rivestono un incarico, perché abbiano sempre presente l’esempio e le parole di Gesù, che ci stimola a vivere a servizio del nostro prossimo, preghiamo.

2. Per coloro che cercano di essere primi, che lottano per avere un posto migliore nella società, perché Dio illumini il loro cuore e li allontani dal compiere soprusi e prepotenze nei confronti delle altre persone, preghiamo.

3. Per le nostre comunità cristiane, perché vedano nei più poveri e nei più deboli Cristo umiliato, da amare e da servire nel volto dei fratelli, preghiamo.

4. Per tutti noi, perché sull’esempio di Gesù offriamo ai fratelli la nostra testimonianza attraverso l’amore e l’impegno per la giustizia, certi che il più grande nella comunità è colui che si spende senza sosta per far conoscere la lieta notizia del Vangelo, preghiamo

(Diciamo assieme) Signore Gesù, tu che hai voluto essere il servo di tutti, e ancora oggi ti doni nell’Eucaristia per nutrire la nostra debolezza e trasformarla nella tua forza, rinnova i nostri cuori perché possiamo farci tutto a tutti e donare la nostra vita come hai fatto tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

SULLE OFFERTE

Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

È motivo di gioia riunirci in questo giorno di festa, e innalzare a te il nostro grazie, Dio onnipotente e misericordioso, che doni a noi e a tutti Gesù, il Figlio, che svela pienamente il tuo amore.

Servo per amore, libero di donare la vita, Gesù è tra noi non per farsi servire, Pane spezzato per la vita del mondo. Ai suoi discepoli insegna uno stile nuovo, lontano da quello dei capi delle nazioni, e di quanti, assetati di ricchezza e potere, sfruttano i loro fratelli.Quando imitiamo lui, rendendoci servi di tutti, gustiamo la bellezza del suo amore, e condividiamo la sua gloria la sola che conta davanti a te, o Padre.

Insieme a tutti i fratelli di fede, quanti sono in cammino verso la patria beata, e quanti già contemplano la bellezza del tuo volto, la nostra gioia diventa canto di lode: Santo…

Preghiamo insieme  Conferma nell’unità, Signore, noi convocati alla tua mensa, perché camminando sulle tue vie nella fede e nella speranza, in unione con il nostro papa Francesco, e il nostro vescovo Riccardo, con tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi e con l’intero tuo popolo, diffondiamo nel mondo gioia e fiducia.

Ricordati anche dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che si sono addormentati nella pace del tuo Cristo, e di tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede: ammettili a godere la luce del tuo volto e dona loro la pienezza di vita nella risurrezione. Concedi anche a noi, al termine del pellegrinaggio terreno, di giungere alla dimora eterna, dove vivremo sempre con te; e in comunione con la beata Maria, Vergine e madre di Dio, gli apostoli e i martiri, e tutti i santi, per Gesù Cristo, tuo Figlio, loderemo e proclameremo la tua grandezza.

AL PADRE NOSTRO:

Seguire Gesù sulla strada di una generosità che diventa servizio non è sempre facile. Il nostro desiderio di essere suoi discepoli può essere messo alla prova. Chiediamo al Padre di essere sostenuti nel momento della tentazione, e che in noi e in tutti si compia la sua volontà, che è nostra salvezza. Preghiamo insieme: Padre nostro…

SCAMBIO DI PACE

Con la gioia di imitare il Signore Gesù nell’amare i fratelli e nel donare la nostra vita per essi, scambiamoci un segno di comunione e di pace.

DOPO LA COMUNIONE

O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

BENEDIZIONE

– Dio Padre ci renda messaggeri del vangelo e testimoni del suo amore nel mondo. Amen!

– Il Signore Gesù che ha promesso di essere presente nella Chiesa, diriga i nostri passi e confermi il nostro annuncio missionario. Amen!

– Lo Spirito del Signore ci guidi sulle strade del mondo per annunciare ai poveri la buona novella e guarire i cuori affranti. Amen!

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga per sempre. Amen.

Come Gesù chi vuol essere grande sia servitore

Giovanni, non un apostolo qualunque ma il preferito, il più vicino, il più intuitivo, chiede per sé e per suo fratello i primi posti. E l’intero gruppo dei dieci immediatamente si ribella, unanime nella gelosia. È come se finora Gesù avesse parlato a vuoto: «Non sapete quello che chiedete!». Non sapete quali argini abbattete con questa fame di primeggiare, non capite la forza oscura che nasce da queste ubriacature di potere, che povero cuore ne esce.

Ed ecco le parole con cui Gesù spalanca la differenza cristiana: «tra voi non sia così». I grandi della terra dominano sugli altri… Tra voi non è così!

Credono di governare con la forza… non così tra voi!

Chi vuole diventare grande tra voi. Una volontà di grandezza è innata nell’uomo: il non accontentarsi, il “morso del più”, il cuore inquieto. Gesù non condanna tutto questo, non vuole nel suo regno uomini e donne incompiuti e sbiaditi, ma pienamente fioriti, regali, nobili, fieri, liberi.

La santità non è una passione spenta, ma una passione convertita: chi vuole essere grande sia servitore. Si converta da “primo” a “servo”. Cosa per niente facile, perché temiamo che il servizio sia nemico della felicità, che esiga un capitale di coraggio di cui siamo privi, che sia il nome difficile, troppo difficile, dell’amore.

Eppure il termine servo è la più sorprendente di tutte le autodefinizioni di Gesù: «Non sono venuto per farmi servire, ma per essere servo». Parole che ci consegnano una vertigine: servo allora è un nome di Dio; Dio è mio servitore!

Vanno a pezzi le vecchie idee su Dio e sull’uomo: Dio non è il Padrone dell’universo, il Signore dei signori, il Re dei re: è il Servo di tutti! Non tiene il mondo ai suoi piedi, è inginocchiato lui ai piedi delle sue creature; non ha troni, ma cinge un asciugamano. Come sarebbe l’umanità se ognuno avesse verso l’altro la premura umile e fattiva di Dio? Se ognuno si inchinasse non davanti al potente ma all’ultimo?

Noi non abbiamo ancora pensato abbastanza a cosa significhi avere un Dio nostro servitore. Il padrone fa paura, il servo no. Cristo ci libera dalla paura delle paure: quella di Dio. Il padrone giudica e punisce, il servo non lo farà mai; non spezza la canna incrinata ma la fascia come fosse un cuore ferito. Non finisce di spegnere lo stoppino dalla fiamma smorta, ma lo lavora finché ne sgorghi di nuovo il fuoco. Dio non pretende che siamo già luminosi, opera in noi e con noi perché lo diventiamo.

Se Dio è nostro servitore, chi sarà nostro padrone? Il cristiano non ha nessun padrone, eppure è il servitore di ogni frammento di vita. E questo non come riserva di viltà, ma come prodigio di coraggio, quello di Dio in noi, di Dio tutto in tutti.

informazioni   interparrocchiali

Sito della collabOrazione

pastorale:

cpsanpietroincarnia.it

NEL MESE DI OTTOBRE SI RECITA IL SANTO ROSARIO: ALLE ORE 17.00 A PIEDIM – ALLE ORE 18.00 A ARTA, CABIA, CEDARCHIS E PIANO. – ALLE ORE 20.00 A LOVEA

DOMENICA 27 OTTOBRE

FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE CEDARCHIS: MESSA ALLE ORE 11.00; VESPERI E PROCESSIONE ORE 14.30

A PIEDIM LA MESSA VIENE CELEBRATA ALLE ORE 10.00

calendario

DOMENICA 10 NOVEMBRE FESTA DI SAN MARTINO A VALLE RIVALPO. SANTA MESSA ORE 11.00. A LOVEA SANTA MESSA ORE 9.45

Suore:  Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540

don Ivo    334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00 – FERIALE: lunedì ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; FERIALE, martedì alle ore 18.00 – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15