26a DOMENICA TEMPO ORDINARIO anno b 29 settembre 2024
Teorema di Thomas: è sufficiente che una cosa sia creduta vera,
anche se non è vera, perchè produca effetti reali
Domenica “dell’accoglienza”
Viviamo in un mondo dove ci sentiamo importanti se abbiamo l’“esclusiva”, se siamo unici e senza imitazioni. Spesso mal tolleriamo chi vuole rubarci il posto. Il Signore Gesù, invece, ci invita a essere tolleranti e capaci di accogliere il bene che viene fatto, anche se non nasce dal nostro ambito di amici. Impariamo da Lui ad essere capaci di accoglienza e disponibilità nel dialogo con tutti.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
I mali provocati dall’intolleranza sono sotto gli occhi di tutti… gli eccidi di gente innocente, gli attentati che colpiscono a caso, le guerre in cui a soffrire sono sempre i più deboli. Ma anche nel nostro piccolo, nella vita di paese e di parrocchia, l’intolleranza impedisce di vivere bene. Noi cristiani crediamo che lo Spirito di Dio agisce con libertà e soffia dove vuole… Se per lui non esistono frontiere, dobbiamo essere noi a costruirle?
– Signore Gesù, siamo gelosi della tua grazia e pretendiamo di essere gli unici che compiono il bene; tu sei salvatore di tutti: abbi pietà di noi! Signore pietà!
– Cristo Gesù, con le nostre scelte negative siamo di inciampo sul cammino di vita e di fede per altri; tu sei paziente: abbi pietà di noi! Cristo pietà!
– Signore Gesù, non abbiano il coraggio di compiere scelte decise per allontanarci dal peccato che ci impoverisce; tu sei misericordioso: abbi pietà di noi! Signore pietà!
(Diciamo assieme) Il Signore riversa il suo Spirito su di noi. Il suo Spirito crea e rigenera, trasforma e rinnova. Dio ci ha perdonato, continua a riversare la sua misericordia su di noi. Amen.
GLORIA a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti; effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
La tentazione di chiudersi nel proprio gruppo elitario, in un rapporto esclusivo e privilegiato con il Signore, è sempre presente in ogni comunità, dall’antico Israele fino alla Chiesa di oggi. La chiamata alla salvezza e a un agire buono sono invece universali e chiedono di escludere lo scandalo dalla propria vita.
PRIMA LETTURA
Dal libro dei Numeri (11,25-29)
…. Il Signore intervenne dalla nube e parlò con Mosè. Prese un po’ dello spirito che era su Mosé per effonderlo su ciascuno dei settanta anziani. Appena lo spirito si posò su di essi, cominciarono a parlare come profeti, ma poi smisero. Due uomini, uno di nome Eldad e l’altro Medad, che erano nell’elenco dei settanta anziani, erano rimasti nell’accampamento, invece di recarsi alla tenda. Lo spirito si posò anche su di loro, e così, si misero a parlare come profeti in mezzo all’accampamento. Un ragazzo corse ad avvertire Mosè. «Eldad e Medad, – gli disse, – stanno facendo i profeti in mezzo all’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, che fin da ragazzo era stato aiutante di Mosè, disse: «Mosé, mio signore, falli smettere!». Ma Mosè rispose: «Sei geloso per me? Invece, volesse davvero il Signore comunicare il suo spirito a tutto il popolo d’Israele, e tutti diventassero profeti!».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Rit. I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore é sicura: dona saggezza. \ I precetti del Signore sono giusti: riempiono di gioia. \ Gli ordini del Signore sono chiari: aprono gli occhi. Rit.
Le decisioni del Signore sono valide, tutte ben fondate, \ più preziose dell’oro, dell’oro più fino, \ più dolci del miele che trabocca dai favi. Rit.
Anch’io, tuo servo, ne ricevo luce, \ grande é il vantaggio per chi le osserva. Chi conosce tutti i propri errori? \ Perdonami quelli che non conosco. Rit.
Difendi il tuo servo dall’orgoglio: \ su di me non abbia presa \ e sarò innocente, libero da gravi colpe. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,1-6)
Ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di voi. Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono pieni di ruggine, e quella ruggine sarà una prova contro di voi: essa vi divorerà come un fuoco. In questi giorni, che sono gli ultimi prima del giudizio, voi avete accumulato ricchezze. Voi non avete pagato gli operai che mietono nei vostri campi: questa paga rubata ora grida al cielo, e le proteste dei vostri contadini sono arrivate fino agli orecchi di Dio, il Signore Onnipotente. Voi avete vissuto quaggiù sulla terra in mezzo al lusso e ai piaceri sfrenati: vi siete ingrassati come bestie per il giorno del macello. Avete condannato e ucciso persone innocenti che non hanno la forza di difendersi.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. La tua parola, Signore, è verità: consacraci nel tuo amore.
VANGELO
Dal vangelo secondo Marco (9,38-43.45.47-48)
Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto un uomo che usava il tuo nome per scacciare i demòni, e noi abbiamo cercato di farlo smettere perché non è uno dei nostri». Ma Gesù disse: «Lasciatelo fare. Perché non c’è nessuno che possa fare un miracolo in nome mio, e poi subito si metta a parlar male di me.
Chi non è contro di noi è con noi. E se qualcuno vi darà anche soltanto un bicchiere d’acqua per il fatto che siete discepoli di Cristo, vi assicuro che riceverà la sua ricompensa.
Se qualcuno fa perdere la fede a una di queste persone semplici che credono in me, sarebbe meglio per lui essere gettato in mare con una grossa pietra legata al collo.
Se la tua mano ti fa commettere il male, tagliala: è meglio per te entrare nella vera vita senza una mano, piuttosto che avere tutte due le mani e andare all’inferno, nel fuoco senza fine.
Se il tuo piede ti fa commettere il male, taglialo: è meglio per te entrare zoppo nella vera vita, piuttosto che essere gettato all’inferno con due piedi. Se il tuo occhio ti fa commettere il male, strappalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, piuttosto che avere due occhi ed essere gettato all’inferno, dove si soffre sempre e il fuoco non finisce mai.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Il Signore Gesù non teme mai di usare parole forti ed esigenti quando si tratta di mostrarci la via della vita. Egli ci ama, e l’amore vero sa sempre conciliare tenerezza e fortezza. Affidiamo a lui la nostra preghiera.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci, Signore.
1. Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito. Signore Gesù, i tuoi apostoli pretendono di avere l’esclusiva sul tuo nome. La chiesa sia libera dalla tentazione di dominare e riconosca che lo Spirito agisce nel cuore di ogni uomo. Noi ti preghiamo.
2. Non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me. Signore Gesù, che apprezzi e valorizzi il bene compiuto da tutti, donaci la capacità di accogliere con fiducia e apertura ogni realtà umana che fa crescere la civiltà dell’amore. Noi ti preghiamo.
3. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala… se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo… Signore Gesù, che ci metti in guardia dallo scandalizzare chi fatica nel cammino della fede, donaci lo Spirito perché converta i nostri cuori e ci liberi da ogni giudizio. Noi ti preghiamo.
4. Chiunque, infatti, vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome non perderà la sua ricompensa. Signore Gesù, che riconosci ogni gesto di servizio anche se sembra piccolo, fa’ che il dono di amore che riceviamo in questa celebrazione eucaristica diventi stimolo e forza per condividere tanti doni umani con le persone che incontreremo nei prossimi giorni. Noi ti preghiamo.
(Diciamo assieme) Signore Gesù, aiutaci a distaccare il nostro cuore dai beni che passano. Tu che sei sempre accanto a noi, rendi il nostro cuore umile e accogliente come il tuo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
SULLE OFFERTE
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta
La tua parola ci ha convocati e riuniti per celebrare la pasqua settimanale, e ora ci disponiamo, con umile fede, a invocare lo Spirito per spezzare il Pane della vita, perché nella Parola e nel Pane eucaristico riconosciamo e accogliamo il tuo Figlio, nostro Salvatore.
Lui stesso ci aiuta a riconoscere che il tuo regno si realizza oltre ai confini in cui restringiamo la nostra religiosità, e insegna a guardare con fiducia, simpatia e amore, al bene che compiono molti nostri fratelli, non battezzati, ma sempre amati da te e guidati dallo Spirito.
Il richiamo accorato del tuo Figlio ci mette in guardia dal pericolo di diventare causa di inciampo sulla strada della fede per quanti, con cuore libero, cercano te.
In comunione con la Chiesa che cammina nella storia, incoraggiati e sostenuti da chi già gode la visione del tuo volto, con gioia innalziamo il canto della lode:
Santo…
Preghiamo insieme Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, l’ordine episcopale, i presbiteri, i diaconi e il popolo che tu hai redento. Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza. Ricongiungi a te, Padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e sorelle defunti, e tutti coloro che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.
AL PADRE NOSTRO:
Uniti nella fede e disposti al dialogo con tutti gli uomini, pronunciamo la preghiera di Gesù, perché il suo regno venga:
Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
Non c’è pace senza giustizia; non c’è giustizia senza carità. Scambiamoci un segno di pace.
DOPO LA COMUNIONE
Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della Passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
BENEDIZIONE
Dio onnipotente allontani da voi ogni male e vi conceda i doni della sua benedizione. Amen.
Renda attenti i vostri cuori alla sua parola, perché possiate camminare nella via dei suoi precetti. Amen.
Vi aiuti a comprendere ciò che è buono e giusto, perché diventiate coeredi della città eterna. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.
Se un dialogo tra amici inizia in modo sereno e pacato e poi, improvvisamente e senza motivo, cambia tono e diventa aspro e severo, si rimane sicuramente confusi e frastornati. Dovettero rimanere confusi anche i discepoli, durante il discorso di Gesù riportato nel vangelo di oggi. Inizia con immagini dolci e grandi aperture, ma prosegue con molta severità e immagini pesanti, addirittura violente. Prima dice che i discepoli devono avere un cuore accogliente verso tutti e non invidioso del bene degli altri, perché chi non è contro di lui è con lui. Dice addirittura, con una bella immagine, che chiunque dà un bicchiere d’acqua ai discepoli – «chiunque» senza distinzione – non perderà la sua ricompensa. Fin qui Gesù apre la mente dei discepoli, li spinge a dare valore a tutti quelli che fanno del bene, ad apprezzare ciò che di buono c’è dovunque, anche al di fuori della loro ristretta cerchia. Li invita a non contrapporre il «noi» agli «altri». Dopo queste belle prospettive, di colpo il discorso cambia: Gesù introduce il tema dello scandalo dei piccoli e invita i discepoli ad annegare, ad amputarsi la mano e il piede e a cavarsi un occhio piuttosto che dare scandalo. Perché questo cambio così improvviso dì tono e di immagini? Mi sembra che la risposta sia questa: Gesù vuole che i suoi discepoli la smettano di sparare sentenze sul comportamento degli altri e si preoccupino piuttosto di evitare il male loro stessi. Gesù non vuole che i suoi discepoli siano sempre pronti a emettere sentenze sul comportamento degli altri, ma vuole piuttosto che si impegnino in prima persona a fare il bene loro stessi. Chi è portato a farsi giudice degli altri, oltretutto, diventa presto avvocato di se stesso. Non riesce più neppure ad apprezzare i gesti di bene compiuti dagli altri – i miliardi di bicchieri d’acqua che ogni giorno vengono offerti nel mondo – e, come fanno i discepoli, finisce per interpretare male anche il bene fatto dagli altri, per il semplice motivo che non sono «dei nostri». Ecco perché Gesù, nella seconda parte del discorso, diventa così severo con i suoi discepoli dopo essere stato così buono con gli altri, con quelli «di fuori». A lui non interessa tanto quello che fanno «gli altri», ma gli interessa che i suoi discepoli diano testimonianza, evitino gli scandali, siano trasparenti. Le immagini forti che usa sono esagerazioni che vogliono scuotere: non è che inviti davvero a tagliarci le mani e i piedi e a cavarci gli occhi, vuole aiutarci a riflettere su quanto sia grave per noi provocare scandalo. La parola «scandalo» in origine indicava una pietra che, nascosta sul sentiero, faceva inciampare e cadere; un ostacolo, una trappola tesa di proposito. Dare «scandalo» significa quindi tendere una trappola, ostacolare il cammino di chi sta crescendo, da parte di chi dovrebbe invece aiutarlo a crescere. E quanta più responsabilità uno esercita nella società e nella Chiesa, tanto più lo scandalo è grave. Dice il Catechismo. della Chiesa cattolica, commentando le parole di Gesù: «Lo scandalo assume una gravità particolare a motivo dell’autorità di coloro che lo causano o della debolezza di coloro che lo subiscono». Nella seconda lettura Giacomo se la prende con quei ricchi che pensano solo ad accumulare per loro stessi e ignorano chi non ha il necessario per vivere. Anche questo è scandaloso.
Nello stesso tempo, è però necessario lo sguardo di Gesù che sa vedere i tanti bicchieri d’acqua offerti ogni giorno ai piccoli: anche qui, nelle nostre comunità, nei quartieri, nelle case. Ed è necessario dunque interrogarci su come moltiplicare questi bicchieri d’acqua, questi gesti di attenzione ai piccoli, alle persone fragili, sofferenti e ferite. Sono certo indispensabili i cancelli, le serrature e le telecamere, che custodiscono ciò che abbiamo, ma sono ugualmente indispensabili gli spazi aperti di incontro, amicizia e servizio. Il Signore ci aiuti a evitare lo scandalo di calpestare i piccoli, che devono essere invece al centro del nostro impegno e del nostro cuore.
informazioni interparrocchiali
sito della collabOrazione pastorale:
cpsanpietroincarnia.it
VENERDÌ 27 SETTEMBRE
A TOLMEZZO È INIZIATO IL CORSO DI PREPARA
sabato 5 OTTOBRE 2024
piano: battesimo di SIMONE DI CRISTIAN BELLINA E EMMA STRAULINO
DOMENICA 6
PIANO: FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO SANTA MESSA ORE 11.00; VESPERI E PROCESSIONE ORE 14.30 – CAMERARE: LOREDANA CIMIOTTI E LOREDANA PITTON
LOVEA: FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO ORE 11.15 E PROCESSIONE
MERCOLEDÌ 9 INIZIA IL CATECHISMO PER I BAMBINI CHE FREQUENTANO LE CLASSI 1^, 2^,3^,4^ DELLA SCUOLA PRIMARIA
calendario
DOMENICA 27 FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE A CEDARCHIS ORE 11.00; VESPERI E PROCESSIONE ORE 14.30 – A PIEDIM LA MESSA VIENE CELEBRATA ALLE ORE 10.00
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 320 372 6071
don Ivo 334 57 85 102 – e-m ail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00 – FERIALE: lunedì ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; FERIALE, martedì alle ore 18.00 – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15