25a DOMENICA TEMPO ORDINARIO anno b 22 settembre 2024
Inutile cercare di assicurarsi il primo posto:
se vuoi essere grande scegli di servire! C. Reinbolt
Accoglienza: Celebriamo oggi la XXV Domenica del Tempo Ordinario.
Da primo che era, Gesù si è fatto ultimo e ha scelto di essere servo di tutti. Tale mentalità risulta incomprensibile anche agli stessi discepoli, i quali discutono piuttosto sulle loro pretese superiorità… 2000 anni fa’ come oggi! Essi devono, invece, imparare dal Maestro quella sapienza che viene dall’alto, la quale può rendere gli uomini miti costruttori di pace.
Invochiamo l’Amore del Signore perché questa celebrazione faccia maturare in noi lo spirito di umiltà e di servizio, per essere grandi agli occhi di Dio e non a quelli degli uomini.
ANTIFONA D’INGRESSO
“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre”.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
L’apostolo Giacomo ci invita a discernere i nostri desideri. Abbandoniamo ogni gelosia, ogni spirito di contesa, le cattive azioni, quella brama di possedere che porta violenza e divisione. Invochiamo la misericordia di Dio.
– Signore Gesù, perdonaci se, come le folle, ti abbiamo abbandonato, e non siamo interessati a te che doni la tua vita per la nostra salvezza; con vergogna ti diciamo: abbi pietà di noi! Signore pietà!
– Cristo Gesù, perdonaci se sembriamo disposti a seguirti, ma ci fermiamo a discutere tra noi chi può essere il più grande, dimenticando che sei dono per la nostra salvezza; con umiltà ti invochiamo: abbi pietà di noi! Cristo pietà!
– Signore Gesù, perdonaci se non accogliamo con amore e disponibilità i piccoli e se la nostra vita risulta in contrasto con la tua proposta; con fiducia ti supplichiamo: abbi pietà di noi! Signore pietà!
(Diciamo assieme) Ecco, Dio è il nostro aiuto, il Signore sostiene la nostra vita. Riconciliàti dal suo amore, disponiamoci a offrire un sacrificio spontaneo, la lode al suo nome, perché è buono e largamente perdona. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
GLORIA a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Dio, Padre di tutti gli uomini, tu vuoi che gli ultimi siano i primi e fai di un fanciullo la misura del tuo regno; donaci la sapienza che viene dall’alto, perché accogliamo la parola del tuo Figlio e comprendiamo che davanti a te il più grande è colui che serve. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Si prova delusione ad ascoltare i pensieri degli empi riportati dal libro della Sapienza, ma nelle loro parole di perfidia è già contenuto l’esito: il giusto che si fida e si affida a Dio sarà liberato. Ben altro, invece, è il frutto della Sapienza di cui parla Giacomo: solo chi non accoglie e non si lascia guidare da questo dono dall’alto costruisce il degrado che l’apostolo denuncia.
E la pagina evangelica costituisce per noi una grande lezione di vita: chiede di rinnegare il modo di pensare circolante in questo mondo ed invita a far nostri i criteri di Dio, non rinunciando ad essere primi, ma aspirando ad esserlo nell’amore e nel servizio.
PRIMA LETTURA
Dal libro della Sapienza (2,12. 17-20)
Dissero gli empi: «Tendiamo trappole all’uomo giusto perché ci mette in imbarazzo: si oppone alle nostre scelte, ci rimprovera di non rispettare la legge e ci accusa di incoerenza con l’educazione ricevuta. Ma sono proprio vere le sue parole? Proviamo a vedere come va a finire. Se il giusto è figlio di Dio, Dio l’aiuterà, lo libererà dalle grinfie dei suoi nemici. Mettiamolo alla prova con torture e insulti, e vediamo fino a che punto sopporta il male. Condanniamolo ad una morte infame. Se è vero quel che dice, Dio interverrà in suo favore».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 53) Quando siamo nella prova ricorriamo a Dio con fiducia. Per questo diciamo:
Rit. Il Signore sostiene la mia vita.
Salvami, o Dio, per amore del tuo nome. / Fammi giustizia con la tua potenza. / Ascolta, o Dio, la mia preghiera, / presta orecchio alle mie richieste. Rit.
Stranieri mi hanno attaccato, / prepotenti vogliono la mia morte; / tutta gente che non tien conto di Dio. Rit.
Ecco, Dio viene ad aiutarmi, / il Signore protegge la mia vita. / Con gioia ti offrirò sacrifici, / ti celebrerò, Signore, per la tua bontà. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera di san Giacomo apostolo (3,16 4,3)
Carissimi, dove regnano la gelosia e l’istinto di litigare, ci sono inquietudini e cattiverie di ogni genere. Invece la saggezza che viene da Dio è assolutamente pura; è pacifica, comprensiva, docile, ricca di bontà e di opere buone; è senza ingiuste preferenze e senza alcuna ipocrisia. Le persone che creano la pace attorno a sé sono come seminatori che raccolgono nella pace il loro frutto: una vita giusta. Da dove vengono le lotte e i contrasti che ci sono tra di voi? Vengono dalle passioni che continuamente si agitano e combattono dentro di voi. Voi desiderate qualcosa, e se non potete averla, allora siete pronti a uccidere. Voi avete voglia di qualcosa, e se non riuscite a ottenerla, allora vi mettete a lottare e a far guerra. In realtà, voi non ottenete ciò che desiderate, perché non sapete chiederlo a Dio. E se anche chiedete, voi non ricevete niente perché le vostre intenzioni sono cattive: volete sprecare tutto nei vostri piaceri.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.
VANGELO
Dal vangelo secondo Marco (9,30-37)
Gesù e i discepoli attraversarono il territorio della Galilea. Gesù non voleva che si sapesse dove erano. Infatti preparava i suoi discepoli insegnando loro: «Il Figlio dell’uomo sarà consegnato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma egli risorgerà dopo tre giorni». Ma i discepoli non capivano queste parole e avevano paura di interrogare Gesù.
Intanto arrivarono a Cafàrnao. Quando Gesù fu in casa domandò ai discepoli: «Di che cosa stavate discutendo per strada?». Ma essi non rispondevano. Per strada infatti avevano avuto una discussione per sapere chi di loro era il più importante. Allora Gesù, sedutosi, chiamò i dodici discepoli e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, deve essere l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». Poi prese un bambino, e lo portò in mezzo a loro, lo tenne in braccio e disse: «Chi accoglie uno di questi bambini per amor mio accoglie me. E chi accoglie me accoglie anche il Padre che mi ha mandato».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Servire è la parola che, da sola, può riassumere tutta la vita di Gesù. Egli si è messo a servizio di tutti gli uomini fino al dono della vita. Chiediamo nella preghiera la capacità di imitarlo in questo fondamentale stile di vita.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci, Signore.
1. Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà. Signore Gesù, che riproponi l’annuncio della passione, fa che la chiesa non dimentichi mai la strada, impegnativa ma vincente, del dono totale di sé per amore e dell’accoglienza verso tutti; noi ti preghiamo.
2. Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Signore Gesù, non sei stato compreso neppure dai tuoi discepoli più vicini. Accompagna con la tua grazia chi si sente in crisi nella fede ed è tentato di rinunciare a crescere seguendo il Vangelo; noi ti preghiamo.
3. Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti. Signore Gesù, che ci proponi il servizio gratuito. Aiuta chi assume un ruolo nella comunità a non cercare né prestigio, né potere, ma solo di imitare te, servo per amore; noi ti preghiamo.
4. Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me. Signore Gesù, chi accoglie te, accoglie il Padre che ti ha mandato. La Parola che abbiamo ascoltato e il pane che spezzeremo ci mettano in profonda comunione con te e il Padre per vivere la gioia di essere suoi figli; noi ti preghiamo.
(Diciamo insieme) O Padre, noi ti invochiamo con umiltà e fiducia: aiutaci a confidare non nella grandezza, o negli onori o nella forza, ma nella gioia di servire i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
SULLE OFFERTE
Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È per noi motivo di gioia cantare la lode a te Dio nostro Padre, sorgente della vita, che in Gesù offri a tutti il tuo dono più grande, e insegni a diventare tuoi veri figli.
Considerato come profeta e maestro dalle folle, riconosciuto dagli apostoli come il Cristo, Gesù insegna a tutti ad imitare il suo stile di vita. Maestro e Pastore del tuo gregge ha vissuto sempre a servizio dei piccoli e dei poveri. Nei suoi gesti si mostra come colui che serve e dona la vita senza misura. Nei bambini, che accoglie con amore, indica il modello del tuo regno, o Padre, che rovesci i nostri criteri di grandezza.
Uniti alla festosa assemblea del cielo, che ci sostiene nel faticoso cammino della fede, come comunità in cammino verso il regno, cantiamo a te la nostra lode: Santo…
Preghiamo insieme Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, l’ordine episcopale, i presbiteri, i diaconi e il popolo che tu hai redento. Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza. Ricongiungi a te, Padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e sorelle defunti, e tutti coloro che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.
AL PADRE NOSTRO:
Alla scuola di Gesù Messia e Salvatore, preghiamo il Padre come Lui ci ha insegnato, perché l’avvento del suo Regno di giustizia e di pace ricomponga nella piena comunione i figli dispersi della grande famiglia di Dio. Preghiamo come Lui ci ha insegnato: Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
Non può essere autentica la nostra Eucaristia se nel nostro cuore albergano l’egoismo, la superbia ed il peccato. Abbandoniamo, pertanto, tutto ciò che ci allontana da Dio e dai fratelli e doniamo a chi ci sta accanto, con lo spirito di umiltà che Gesù ci ha insegnato, un segno di riconciliazione e di pace.
DOPO LA COMUNIONE
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto, il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Le letture di questa domenica sono quanto mai attuali, se guardiamo la situazione internazionale, e interrogano profondamente noi cristiani: chi sono i giusti, qual è il comportamento giusto? L’uomo sembra naturalmente portato verso l’ingiustizia e il male: san Giacomo ci elenca le ragioni della capacità dell’uomo di perseverare nel male. La sapienza che viene da Dio preferisce invece la mitezza, la sincerità e la pace, le basi per la creazione e di un mondo giusto fatto di persone giuste. Ma non è così semplice: il giusto avrà sì la serenità dell’anima ma è messo alla prova, è testata la sua capacità di sopportazione e di resistenza anche all’ingiustizia evidente e che nessuno riesce a contenere.
I cristiani infatti sanno che la loro fede non è fatta solo di esteriorità, di abitudini e di riti, ma di vita vera vissuta con coerenza e profondità, che trae la forza dall’aver compreso -o almeno intuito- il messaggio: la “sapienza”, “la buona novella”. Ma come si diventa giusti? Il cristiano fa fatica a distinguere le situazioni, ha bisogno di confrontarsi, di essere supportato e di capire, esattamente quanto capita ai discepoli nel brano del Vangelo. Essi ascoltano Gesù che rivela per la prima volta che cosa lo attende: Egli parla di cose elevate e prospetta un futuro di sofferenza ma di anche resurrezione. I discepoli, pervasi dalla solita logica umana, che ben conosciamo anche noi -per questo il Vangelo è sempre attuale- non capiscono che Gesù sperimenterà sulla sua pelle quanto descritto nella prima lettura, giusto fra gli aguzzini, santo fra i peccatori, Dio fra gli uomini. Invece di chiedere spiegazione iniziano a discutere su chi sia il più meritevole (“il più grande”) a prendere il suo posto. Immaginiamo la delusione di Gesù! Ma con grande pazienza, profondo conoscitore dell’animo umano, riprende i discepoli e rispiega loro quale sia la logica corretta: farsi ultimi per imparare a conoscere gli ultimi e fuggire la tentazione di sopraffazione che sempre agita l’animo umano, una comunità e non una organizzazione gerarchica. E compie un passo in più: quanto piccoli devono essere i discepoli? Quanto un bambino, in cui si fondono innocenza, necessità, dipendenza dagli altri: di un ultimo, appunto. Accogliere l’altro nella propria vita come si farebbe con un bambino, come fa Dio che sempre si comporta con noi come un padre: attraverso questa esperienza possiamo avvicinarci a lui. Anche Gesù si fa ultimo e piccolo, vivendo l’esperienza più umana, la morte, ma resuscita dopo tre giorni. Egli sa che Dio sostiene sempre il giusto e che la sua ricompensa ci sarà. Dio sta dalla parte di coloro che sanno fidarsi e vedere il mondo con occhi disincantati: guardando i nostri piccoli, mettiamoci quindi per un attimo nei panni di quel bambino e, lasciandoci “prendere in mezzo” da Gesù, abbandoniamoci all’abbraccio di Dio!
informazioni interparrocchiali
sito della collabOrazione pastorale:
cpsanpietroincarnia.it
domenica 29 settembre 2024
piano: battesimo di fabiani celeste di simone e di anna sandri
CABIA: FESTA DELLA PRUGNA
calendario
CALENDARIO MESE DI OTTOBRE
DOMENICA 6 FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO A PIANO ORE 11.00 E A LOVEA ORE 11.15
MEROLEDÌ 9 INIZIA IL CATECHISMO PER I BAMBINI CHE FREQUENTANO LA SCUOLA PRIMARIA.
DOMENICA 27 FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE A CEDARCHIS ORE 11.00 – A PIEDIM LA MESSA VIENE CELEBRATA ALLE ORE 10.00
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 320 372 6071
don Ivo 334 57 85 102 – e-m ail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; Sabato messa prefestiva ore 18.00- FERIALE: lunedì ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; FERIALE, martedì alle ore 18.00 – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.1