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22a  DOMENICA  TEMPO ORDINARIO     anno b  1 settembre 2024

La differenza tra un uomo rispettabile e un uomo onesto

 sta nel fattto che quest’ultimo rimpiange di aver compiuto un’azione indegna,

anche quando ha dato buon frutto e lui non è stato scoperto.

ACCOGLIENZA: A volte la fede è ridotta a gesti magici, o alla superstizione. Anche noi che partecipiamo alla preghiera domenicale rischiamo di essere tentati da questa religiosità. Chiediamoci il significato profondo del nostro rito domenicale, per poter accogliere l’annuncio del Signore con il cuore, e poterlo pregare nella profondità del nostro animo.

ANTIFONA D’INGRESSO

Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco

tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

          Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

E con il tuo spirito.

PER CHIEDERE PERDONO

La nostra vera libertà è la possibilità di scegliere il bene al di là di ogni condizionamento. Ma il nostro egoismo spesso ci induce a decidere da noi stessi ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, secondo i nostri gusti e le nostre voglie, sostituendoci così a Dio.

Egli ci invita oggi a purificare il nostro cuore ponendo attenzione a ciò che proviene da esso. Dal di dentro, infatti, escono le intenzioni cattive.

Per celebrare degnamente il Giorno del Signore e renderci docili alla sua Parola, riconosciamo umilmente i nostri peccati e invochiamo da Lui misericordia e perdono.

– Signore Gesù, perdonaci se ripetiamo gli errori che condanniamo negli altri… e abbi pietà di noi: Signore pietà!

– Cristo Gesù, perdonaci se siamo attenti solo alla forma e dimentichiamo l’amore autentico… e abbi pietà di noi: Cristo pietà!

– Signore Gesù, perdonaci se non viviamo lo stile di sevizio umile e generoso che ci hai insegnato con il tuo esempio… abbi pietà di noi Signore pietà!

Dio onnipotente, abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

          GLORIA a Dio nell’alto dei cieli

e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

PREGHIAMO

Guarda, o Padre, il popolo cristiano radunato nel giorno memoriale della Pasqua, e fa che la lode delle nostre labbra risuoni nella profondità del cuore: la tua parola seminata in noi santifichi e rinnovi tutta la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

La Parola che oggi viene proclamata è un invito a riconoscere il vero volto di Dio, fatto di grandezza infinita e di amore smisurato. Ma la consapevolezza che acquisiamo di Dio non è una conoscenza teorica, ma esperienza di relazione con una persona speciale, che rende speciale anche la vita dell’uomo. Di conseguenza ne deriva una logica di vita che bandisce la stoltezza, la pura pratica esteriore, l’ipocrisia che stravolge e annulla il vero Dio per sostituirlo con un’impalcatura religiosa dove il grande assente rischia di essere proprio Lui.

 

PRIMA LETTURA

Dal libro del Deuteronòmio (4,1-2.6-8)

Mosè parlò al popolo dicendo: «Israeliti, ascoltate dunque le leggi e le norme che io vi insegno. Mettetele in pratica: così potrete vivere ed entrare in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungete e non togliete nulla a quel che vi dico; ma osservate i comandamenti che vi do in nome del Signore, vostro Dio. Osservatele con impegno: mostreranno la vostra saggezza e la vostra intelligenza di fronte agli altri popoli. Quando essi sentiranno parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è l’unico popolo saggio e intelligente!”. Infatti, nessun’altra nazione, anche se è forte, ha un Dio così vicino a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo preghiamo. E nessuna grande nazione possiede leggi e norme giuste, come gli insegnamenti che oggi vi trasmetto».

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 14) Solo un cuore trasparente può accogliere la legge del Signore. Per questo diciamo:

Rit. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Chi é degno, Signore, di stare nella tua casa, \ di abitare sulla tua santa montagna? \ Chi si comporta onestamente, \ pratica la giustizia, parla con sincerità. Rit.

Non usa la lingua per calunniare, \ non fa torto al suo prossimo, \ non parla male del proprio vicino. Rit.

Disprezza chi non è gradito a Dio, \ ma stima chi teme il Signore, \ mantiene la parola data anche a proprio danno. Rit.

Non presta denaro a usura, \ non accetta doni contro l’innocente. Chi agisce in questo modo \ vive sicuro, per sempre. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di San Giacomo apostolo (1, 17-18.21-22.27)

… Non lasciatevi ingannare, fratelli carissimi: tutto ciò che abbiamo di buono e di perfetto viene dall’alto: è un dono di Dio, creatore delle luci celesti. E Dio non cambia e non produce tenebre. Egli ha voluto darci la vita e ci ha fatti esistere per mezzo della sua parola che annunzia la verità: egli ha voluto così, che noi fossimo come le primizie di tutte le sue creature. Siate pronti ad accogliere quella parola che Dio fa crescere nel vostro cuore e che ha il potere di portarvi alla salvezza. Non ingannate voi stessi: non contentatevi di ascoltare la parola di Dio; mettetela anche in pratica!

Questa é la religione che Dio Padre considera pura e genuina: prendersi cura degli orfani e delle vedove che sono nella sofferenza, e non lasciarsi sporcare dalle cose di questo mondo.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia. Mostraci, Signore, la tua via, guidaci sul retto cammino.

VANGELO

Dal vangelo secondo Marco (7,1-8.14…)

… I farisei e alcuni maestri della legge venuti da Gerusalemme si radunarono attorno a Gesù. Essi notarono che alcuni dei suoi discepoli mangiavano con mani impure, cioè senza averle lavate secondo l’uso religioso. Bisogna sapere che i farisei e in genere tutti gli Ebrei rispettano la tradizione degli antichi: così, non mangiano se prima non hanno fatto il rito di purificarsi le mani; e anche quando tornano dal mercato, non mangiano se non si sono purificati. Ci sono anche molte altre cose che essi hanno imparato a osservare: ad esempio, purificano i bicchieri, le stoviglie, i recipienti di rame e i letti. I farisei e i maestri della legge, dunque, chiesero a Gesù: «Perché i tuoi discepoli non ubbidiscono alla tradizione religiosa dei nostri padri e mangiano con mani impure?». Gesù rispose loro: «Il profeta Isaia aveva ragione quando parlava di voi. Voi siete degli ipocriti, come è scritto nel suo libro: Questo popolo – dice il Signore – mi onora a parole, ma il suo cuore è molto lontano da me. Il modo con cui mi onorano non ha valore perché insegnano come dottrina di Dio comandamenti che son fatti da uomini. Voi lasciate da parte i comandamenti di Dio per poter conservare la tradizione degli uomini». Poi Gesù chiamò di nuovo la folla e disse: «Ascoltatemi tutti e cercate di capire! Niente di ciò che entra nell’uomo dall’esterno può farlo diventare impuro. Piuttosto, è ciò che esce dal cuore che può rendere impuro un uomo. Infatti dall’intimo, dal cuore dell’uomo escono tutti i pensieri cattivi che portano al male: i peccati sessuali, i furti, gli assassinii, i tradimenti tra marito e moglie, la voglia di avere le cose degli altri, le malizie, gli imbrogli, le oscenità, l’invidia, la maldicenza, la superbia, la stoltezza….Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’uomo e lo fanno diventare impuro».

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI

Dio ascolta coloro che accolgono docilmente la sua Parola, ricolmando di ogni benedizione quanti pongono il proprio cuore accanto a lui. Presentiamogli con fiducia le nostre preghiere.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci, Signore.

1- Per quanti hanno responsabilità di governo affinché sappiano trarre dalla saggezza della Scrittura e della Tradizione cristiana principi sani per il bene dell’umanità intera e delle singole nazioni. Preghiamo.

2- Per coloro che vivono situazioni di disagio sociale, per chi deve affrontare quotidianamente la sfida della solitudine, per gli orfani e le vedove, affinché possano sperimentare la presenza del Dio consolatore nell’abbraccio di chi si fa loro prossimo. Preghiamo.

3- Per quanti sono vittime di abusi fisici e psicologici, affinché la comunità civile e cristiana sappia offrire loro supporto umano concreto e strumenti adeguati per dare sollievo alla tristezza delle situazioni vissute. Preghiamo.

4- Per la nostra comunità, affinché, nell’impegno etico che precede e segue ogni celebrazione liturgica, possa rendere a Dio un culto autentico e a lui gradito. Preghiamo.

          Diciamo assieme O Padre, che ci hai raccolti nella Chiesa, rendici forti per farci affrontare le prove della vita, testimoniando al mondo che la fede nel tuo nome conduce alla consolazione, in attesa del banchetto eterno nei cieli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

SULLE OFFERTE

Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

Padre, ricco nel donare la tua Parola, riconosciamo che sei vicino a noi se ti invochiamo con cuore purificato, vivendo una fede educata dalla parola, seme capace di trasformare la nostra vita, con la forza dello Spirito di Cristo, tuo Figlio e Signore nostro. Lui anche oggi, ci ricorda che i sentimenti che nascono nel cuore e coltiviamo come scelte di vita ci rendono graditi a te se li viviamo nella fedeltà al Vangelo. Lo Spirito ci dona la forza per riconoscere i nostri errori e tornare sulle strade indicate dal Cristo e camminare verso la vera salvezza.

Con la Chiesa, chiamata ad annunciare quella bellezza, che l’assemblea celeste già contempla, innalziamo riconoscenti il canto della lode:

Santo…

Preghiamo insieme Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, i presbiteri e i diaconi.Ricordati dei nostri fratelli e sorelle, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua gloria.

AL PADRE NOSTRO

Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza della sua Parola, chiediamo al Padre di saper discernere, al di là della legge, il cuore dei suoi comandi, per saperli osservare con profonda libertà ed amore. Pieni di fiducia diciamo insieme:  Padre nostro…

SCAMBIO DI PACE

La nostra Eucaristia non sarebbe autentica se portassimo odio e rancore gli uni verso gli altri, alimentando così un cristianesimo ipocrita; pertanto, nella gioia di Cristo, Parola di verità e di vita, scambiamoci un segno riconciliazione e di pace.

DOPO LA COMUNIONE

O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Quel rischio di una fede dal «cuore lontano» piegata all’esteriorità

Gesù viveva le situazioni di frontiera della vita, incontrava le persone là dov’erano e attraversava con loro i territori della malattia e della sofferenza: dove giungeva, in villaggi o città o campagne, gli portavano i malati e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccavano venivano salvati (Mc 6,56). Da qui veniva Gesù, portando negli occhi il dolore dei corpi e delle anime, e insieme l’esultanza incontenibile dei guariti. Ora farisei e scribi lo provocano su delle piccolezze: mani lavate o no, questioni di stoviglie e di oggetti! Si capisce come la replica di Gesù sia decisa e insieme piena di sofferenza: Ipocriti! Voi avete il cuore lontano! Lontano da Dio e dall’uomo.

Il grande pericolo, per i credenti di ogni tempo, è di vivere una religione dal «cuore lontano», fatta di pratiche esteriori, di formule recitate solo con le labbra; di compiacersi dell’incenso, della musica, della bellezza delle liturgie, ma non soccorrere gli orfani e le vedove (Giacomo 1,27, II lettura).

Il pericolo del cuore di pietra, indurito, del «cuore lontano» da Dio e dai poveri è quello che Gesù più teme. «Il vero peccato per Gesù è innanzitutto il rifiuto di partecipare al dolore dell’altro» (J. B. Metz), e l’ipocrisia di un rapporto solo esteriore con Dio. Lui propone il ritorno al cuore, per una religione dell’interiorità. Non c’è nulla fuori dall’uomo che entrando in lui possa renderlo impuro, sono invece le cose che escono dal cuore dell’uomo… Gesù scardina ogni pregiudizio circa il puro e l’impuro, quei pregiudizi così duri a morire. Ogni cosa è pura: il cielo, la terra, ogni cibo, il corpo dell’uomo e della donna. Come è scritto: «Dio vide e tutto era cosa buona». Gesù benedice di nuovo le cose, compresa la sessualità umana, che noi associamo subito al concetto di purezza e impurità, e attribuisce al cuore, e solo al cuore, la possibilità di rendere pure o impure le cose, di sporcarle o di illuminarle. Il messaggio festoso di Gesù, così attuale, è che il mondo è buono, che le cose tutte sono buone, che sei libero da tutto ciò che è apparenza. Che devi custodire invece con ogni cura il tuo cuore perché è la fonte della vita. Via le sovrastrutture, i formalismi vuoti, tutto ciò che è cascame culturale, che lui chiama «tradizione di uomini». Libero e nuovo ritorni il Vangelo, liberante e rinnovatore.

informazioni   interparrocchiali

domenica 8 settembre 2024

piedim santa messa ore 10 – cedarchis santa messa ore 11.00

LOVEA: FESTA PER IL 50° DEL GRUPPO DEGLI ALPINI

piano: IN CHIESA concerto ore 20.30

CALENDARIO

giovedÌ 12 AVOSACCO NON VIENE CELEBRATA LA MESSA DELLE ORE 18.00 PIEDIM LA MESSA VIENE CELEBRATA ALLE ORE 18.00

DOMENICA 15 PIEDIM FESTA DEL SACRO CUORE DI GESÙ

SITO DELLA COLLABORAZIONE PASTORALE DI SAN

www.cpsanpietroincarnia.it

Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 56 63 540

don Ivo 334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com

Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524

ORARI SANTE MESSE

PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00 – FERIALE: lunedì ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; FERIALE, martedì e giovedì alle ore 18.00 – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 20.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15