1a DOMENICA DI QUARESIMA anno C 9 marzo 2025

“Si può, cercare il deserto riservando degli spazi di silenzio,
alla lettura della Bibbia, alla meditazione, alla preghiera”. (Card. Michele Pellegrino).
LA CROCE METTE IN FUGA IL MALIGNO
Il Maligno sfida Gesù, che è chiamato a predicare il regno ai poveri e ai deboli, per distoglierlo dalla sua missione. Come? Cerca di illuderlo dicendo che le strade brevi dei prodigi e della spettacolarizzazione portano alla salvezza. Gesù non abbocca, ma l’avversario non demorde; ritornerà, poi, sotto la croce, per tentarlo a scendere da essa e mostrare la sua potenza, non la dolcezza. Noi spesso cadiamo nel tranello, pensando che il bene si impone anche con mezzi duri e sbagliati. Gesù, invece, sceglie la gioia della libertà e del dono.
La Quaresima ci orienta nella strada faticosa, ma vera della croce, non in quella ingannevole del «tutto e subito».
Diciamo insieme Signore Gesù, metti i nostri passi sulle tue orme nel cammino della croce, perché superiamo il tranello del successo immediato, per scegliere la crescita paziente e saggia, in comunione con te, sulla via del dono pieno.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
La Chiesa ogni anno ci chiama a condividere il mistero di Gesù nel deserto attraverso l’esperienza della Quaresima. Con sincerità di cuore, riconosciamo i segni del nostro attaccamento ai beni, al potere, al piacere e a ogni forma di male che insidia la nostra vita e quella di tutti gli uomini ed apriamoci alla misericordia del Dio che largamente perdona.
– Signore Gesù, se cediamo alla tentazione di desiderare di possedere tante cose, e per questo dimentichiamo i nostri fratelli più bisognosi… abbi pietà di noi. Signore pietà!
– Cristo Gesù, se per riuscire sempre vincitori siamo tentati di accettare qualsiasi schiavitù, anche quella del Maligno … tu abbi pietà di noi. Cristo pietà!
– Signore Gesù, se cerchiamo una fede fatta solo di eventi straordinari, e non accettiamo la fatica del cammino quotidiano… tu abbi pietà di noi. Signore pietà!
(Diciamo insieme) O Padre, risana i nostri cuori e rendi limpido e benevolo il nostro sguardo. Allora la nostra vita diventerà un raggio della tua tenerezza. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Non si dice il Gloria.
PREGHIAMO
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Nel racconto del Vangelo di questa domenica, che segna l’inizio del cammino quaresimale, Gesù viene tentato dal diavolo nel deserto. Egli risponde e vince le tentazioni, e allo stesso tempo ci indica la via per fare lo stesso: mantenerci fedeli a Dio. La fedeltà è il tema delle letture di oggi, ma bisogna fare attenzione a cosa e a chi si è fedeli. L’uso distorto che il diavolo fa delle Scritture mostra che il nostro rapporto di fedeltà a Dio non può scaturire da un assenso superficiale, ma da una continua ricerca che, come afferma San Paolo, nasce nel cuore e si esprime con la bocca nella professione di fede.
PRIMA LETTURA
Dal libro del Deuteronomio (26,4-10)
Mosè parlò al popolo: “Il sacerdote prenderà il cesto dalle sue mani e lo metterà davanti all’altare del Signore, vostro Dio. Colui che ha portato l’offerta dichiarerà davanti al Signore, vostro Dio: “Il mio antenato era un nomade senza patria, andò, in Egitto e abitò là con un piccolo gruppo di persone: diventarono un popolo grande, forte e numeroso. Gli Egiziani ci maltrattarono e ci oppressero, ci costrinsero a una dura schiavitù. Invocammo l’aiuto del Signore, Dio dei nostri padri: ascoltò, le nostre grida, vide la nostra sofferenza, la fatica e i maltrattamenti. Il Signore ci liberò dall’Egitto, usò potenza grande e straordinaria, riempì tutti di terrore, compì miracoli strepitosi. Ci ha condotti in questo posto, ci ha dato questo paese, paese dove scorre latte e miele. Per questo offro le primizie della terra, che il Signore mi ha dato”. Quell’uomo metterà davanti al santuario le offerte e si inchinerà fino a terra per adorare il Signore, vostro Dio.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 90) V
Rit. Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
Tu che trovi rifugio nell’Altissimo, / trascorri la notte sotto la sua protezione, / dì al Signore, l’Onnipotente: / “Tu sei mia difesa e salvezza. / Sei il mio Dio: in te confido!”. Rit.
Ti sei messo al riparo dell’Altissimo, / e non ti accadrà nulla di male, / nessuna disgrazia toccherà la tua casa. / Il Signore darà ordine ai suoi angeli / di proteggerti ovunque tu vada. Rit.
Essi ti porteranno sulle loro mani / e tu non inciamperai contro alcuna pietra. / Camminerai su vipere e serpenti, / metterai sotto i tuoi piedi leoni e draghi. Rit.
“Egli si affida a me, dice il Signore, / lo libererò, lo proteggerò, perché mi conosce. / Quando mi invocherà, gli risponderò. / Sarò con lui in ogni pericolo, / lo salverò e lo renderò onorato. / Gli donerò una vita lunga e piena, / gli farò provare la mia salvezza”. Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (10,8-13).
Come la Bibbia dice che la parola è vicino a te, sulla tua bocca e nel tuo cuore, così è l’annunzio della fede che noi predichiamo. Se, nel tuo cuore, credi che Dio ha risuscitato Gesù dai morti e, con la tua voce, dichiari che Gesù è il Signore, sarai salvato. Chi crede veramente, Dio lo accoglie; chi proclama la propria fede sarà salvato. Infatti la Bibbia dice: Ma chi crede in lui non sarà deluso. Non vi è perciò differenza fra chi è Ebreo e chi non lo è, perché il Signore è lo stesso per tutti, immensamente generoso verso tutti quelli che lo invocano. Afferma infatti la Bibbia: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Gloria e lode a te Cristo Signore
Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
VANGELO
Dal vangelo secondo Luca (4, 1-13)
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dalla regione del Giordano. Poi, sempre sotto l’azione dello Spirito, andò nel deserto e rimase là quaranta giorni, mentre Satana lo assaliva con le sue tentazioni. Per tutti quei giorni non mangiò nulla e così alla fine ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei il Figlio di Dio comanda a questa pietra di diventare pane”. Ma Gesù gli rispose: “No, perché nella Bibbia è scritto: Non di solo pane vive l’uomo”. Il diavolo allora condusse Gesù sopra un monte e in un solo istante gli fece vedere i regni della terra. Gli disse: “Vedi, tutti questi regni, ricchi e potenti, sono miei: a me sono stati dati e io li do a chi voglio. Ebbene, se ti inginocchierai davanti a me io te li darò”. Gesù rispose di nuovo: “No, perché nella Bibbia è scritto: Adora il Signore, che è il tuo Dio: a lui solo rivolgi la tua preghiera!”. Alla fine il diavolo condusse Gesù a Gerusalemme, lo mise sulla punta più alta del tempio e poi gli disse: “Se tu sei il Figlio di Dio buttati giù di qui. Perché nella Bibbia é scritto: Dio comanderà ai suoi angeli di proteggerti. Essi ti sosterranno con le loro mani e così tu non inciamperai contro ad una pietra”. Gesù gli rispose per l’ultima volta: “Ma la Bibbia dice anche: Non sfidare il Signore, tuo Dio”.
Il diavolo allora, avendo esaurito ogni genere di tentazione, si allontanò da Gesù, ma aspettando un altro momento propizio.
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
BENEDIZIONE DELLE CENERI
Le ceneri ci richiamano i nostri sbagli, la nostra capacità distruttiva: siamo capaci, purtroppo, di ridurre in cenere anche le realtà più nobili e sante!
Raccogliamoci, sorelle e fratelli carissimi, in umile preghiera, davanti a Dio nostro Padre, perché faccia scendere su di noi la sua benedizione e accolga l’atto penitenziale che stiamo per compiere.
ORAZIONE
O Dio che ci inviti alla conversione ascolta la nostra preghiera, benedici queste ceneri che stiamo per imporre sul nostro capo. Perdona i nostri peccati e convertici alla vita nuova per essere come Cristo risorto che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Imposizione delle ceneri
Convertiti e credi al Vangelo
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Ascolta, o Padre, le preghiere di questa assemblea che si rivolge a te all’inizio del percorso quaresimale. Rischiara i nostri passi e sostienici nella lotta contro il male. Che niente e nessuno possano allontanarci da te.
Diciamo insieme:
Mostraci la strada della vita!
1. Per il papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi: formati dall’ascolto umile e obbediente della Parola di Dio, ridestino in tutti i credenti la fame della Parola e la volontà di un’autentica conversione. Preghiamo.
2. Per gli uomini e le donne del nostro tempo: riconoscenti per gli innumerevoli benefici ricevuti, siano attenti alle sofferenze dei fratelli e compiano gesti di gioiosa condivisione. Preghiamo.
3. Per i credenti, perché trovino spazio e tempo da dedicare alla preghiera e alla meditazione della Parola, per conoscere ciò che Dio vuole da ciascuno e attuarlo nella propria vita. Preghiamo.
4. Per i giovani e gli adulti, che si devono confrontare con i deserti dei loro disagi e delle loro necessità, perché trovino la nostra disponibilità nell’ascolto e nell’aiuto fraterno, preghiamo.
5. Per noi qui presenti: illuminati dalla Parola di Dio e fortificati dal Pane di vita, ci lasciamo attrarre con cuore aperto dalla grazia della Pasqua. Preghiamo.
Diciamo assieme O Padre, tu sei fedele e paziente. Volgi il nostro sguardo e il nostro cuore verso il tuo Figlio. Metti i nostri passi sulle sue orme perché impariamo a vivere in modo nuovo, verso una gioia che dura per i secoli dei secoli. Amen.
SULLE OFFERTE
Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio, che santifica l’inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
Ci hai riuniti attorno alla mensa della parola e del pane della vita, per iniziare il tempo della mortificazione, in cui invochiamo il tuo perdono, o Padre, e ci apriamo alla sola parola che salva, perché ci guida verso la vera gioia che gustiamo nella comunione con te e con i fratelli. Gesù è il vero liberatore dal male, l’avversario forte che si oppone e vince chi ci vuole sotto il suo potere promettendoci successo e risultati facili. Nella tua Parola trova la roccia su cui fondare la sua vita, mentre, come Maestro buono, la indica anche a noi, condotti come lui nel deserto e guidati dallo stesso Spirito che ci ha resi tuoi figli.Provocati dalle sue parole dolci ed esigenti, incoraggiati dall’intercessione dei santi, con la Chiesa in cammino verso la Pasqua, e l’umanità alla ricerca della pace, cantiamo la tua lode: Santo…
(Preghiamo insieme) Guarda, con benevolenza, Padre clementissimo coloro che ricongiungi a te nel sacrificio del tuo Figlio, e fa’ che, partecipando all’unico pane e all’unico calice, per la potenza dello Spirito Santo, siano riuniti in Cristo in un solo corpo che non conosca divisione e discordia.
Custodisci tutti noi in comunione di fede e di amore con il nostro papa Francesco e il nostro vescovo Riccardo.Aiutaci ad attendere insieme l’avvento del tuo regno fino al giorno in cui staremo davanti a te, santi tra i santi, nella dimora del cielo, con la beata Maria, Vergine e madre di Dio, gli apostoli e i tutti i santi, con i nostri fratelli e sorelle defunti che affidiamo alla tua misericordia. Allora, liberati ormai dalla ferita della colpa e fatti pienamente nuova creatura canteremo con gioia l’inno di ringraziamento che sale a te dal tuo Cristo vivente in eterno.
AL PADRE NOSTRO:
Liberaci dal male, da quello più pericoloso che mette radice dentro di noi. E sostieni la nostra lotta contro tutto ciò che umilia e calpesta la dignità dei nostri fratelli. Diciamo insieme: Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
La pace di Gesù, la pace che Dio ci offre, è più forte delle nostre fragilità, delle nostre debolezze, che la mettono in pericolo. Lo Spirito renda limpidi i nostri occhi e buono il nostro cuore.
Scambiamoci il dono della pace.
DOPO LA COMUNIONE
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità, e ci insegni ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore. Amen.
BENEDIZIONE
Dio Padre, fonte della vita, dell’amore e ogni dono perfetto, vi colmi della sua grazia. Amen.
Cristo Signore che ha vinto le tentazioni del deserto, vi guidi nel cammino quaresimale fino a diventare uomini nuovi nella Pasqua. Amen.
Lo Spirito Santo porti a compimento l’opera di conversione iniziata in questi giorni e vi dia di partecipare sempre all’Eucaristia di salvezza. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.
È tempo di lottare
A molti cristiani le tentazioni di Gesù, nel deserto, sembrano addirittura scandalose. Come può essere tentato colui che è il Figlio di Dio? Come può venire a trovarsi in una situazione di prova?
Eppure ben tre evangelisti riportano, ognuno con accenti diversi, questo stesso racconto, senza scandalizzarsi per nulla. Anzi, annunciando, come fa Luca, la tentazione per eccellenza a cui Gesù dovrà andare incontro… No, il regno di Dio non si realizza con mezzi facili e rapidi, correndo su una ampia autostrada. C’è una lotta da affrontare, una battaglia da ingaggiare, e le zone deboli sono sempre le stesse. Per questo ogni anno arriva la Quaresima, perché usciamo dal nostro torpore, dalla zona nebbiosa delle nostre illusioni e affrontiamo la realtà del male, del peccato, in modo deciso. Pronti ad essere nuovi, autentici, veri. Quaresima non è sinonimo di dieta. Il rapporto col cibo indica ben altro. Quando consacriamo al cibo un’attenzione degna di ben altra causa, noi finiamo coll’aprire una finestra sulla nostra esistenza. Siamo percorsi da un’ansia nevrotica, da un bisogno preoccupante di divorare, di riempirci, di colmare una fame profonda che nessun nutrimento riesce a calmare. Ma nello stesso tempo abbiamo paura di chiamare per nome questo desiderio che ci afferra, di avvertire nel profondo il bisogno di qualcos’altro, di cercare nella direzione giusta.
Ecco il digiuno della Quaresima: un rapporto diverso con il cibo, per avvertire finalmente necessità fondamentali che cerchiamo di coprire, per provare fame e sete di Dio, ma anche per vivere una condivisione più concreta con chi continuiamo a tenere, inesorabilmente, all’uscio del palazzo. Quaresima non è sinonimo di tristezza, di leggi da osservare, di prescrizioni dure e pesanti. Anzi, la Quaresima deve evocare una nuova, concreta libertà. Legami e catene che ci tengono prigionieri degli idoli vengono finalmente recisi. Cominciamo a rispettare gli altri, rinunciando a sfruttarli. Tentiamo di esercitare il nostro ruolo senza essere prepotenti. Accettiamo la fatica di ascoltare, di dialogare, di collaborare.
Non è uno sforzo ostinato, contando solo sulle nostre forze. Tutto nasce dalla fiducia, da una relazione diversa con Dio, che troppo a lungo abbiamo dimenticato o ignorato. Senza di lui, senza affidarsi alla sua bontà, alla sua misericordia, ogni guarigione è impossibile. Senza gli altri, senza una ritrovata generosità e compassione, la nostra vita cade in un terribile equivoco. Ma relazione è sinonima di tempo, di attesa e di ricerca, di attenzione e di cura. La preghiera, l’ascolto della Parola, rinnovate occasioni di incontro servono proprio a questo.
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 348 566 3540
don Ivo 334 57 85 102 – e-mail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT 55 P 03069 64326 100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; sabato messa prefestiva ore 18.00- FERIALE: lunedì e martedì in canonica ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00; – CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00; FERIALE: mercoledì ore 18.00 – PIEDIM: FESTIVO ore 11.00; FERIALE: giovedì ore 18.00 – CABIA: FESTIVO ore 9.00; FERIALE venerdì ore 18.00 – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15