18ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno b 4 agosto 2024
CANTI: Ci accogli alla tua mensa pag 38 – Chiesa di Dio pag 37 – Hai dato un cibo pag 48 – Il pane del cammino pag 50 – Pane del cielo pag 61 – Resta con noi Gesù pag 67 – Noi crediamo in Te pag 58 – Mistero della cena pag 58 – Sei tu Signore il pane pag 70 – Amabile Maria pag 93 – Da fonz de me anime pag 96 – Lieta armonia pag 97 – Lodate Maria pag. 97
Accoglienza: Avere il pane gratuitamente, senza procurarselo con fatica, farebbe piacere a tutti; così è anche per le folle che cercano Gesù. E Gesù stesso dice loro: «In verità vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di questi pani e vi siete saziati». Purtroppo l’uomo è sempre in bilico: anche se creato per Dio, è legato strettamente alla terra, al pane fisico. Sazio di questo pane si accorge che tutta la terra non risolve la fame del suo spirito; non risolve i suoi perché esistenziali più profondi: che senso ha vivere? Perché il dolore? Perché l’amore…? Perché? Gesù invita ad aver fede in lui, che è il vero pane disceso dal Cielo per dare la vita al mondo. La fede in Gesù, vero Dio e vero uomo, è la risposta ultima e definitiva di Dio ai nostri interrogativi, alla nostra fame di senso. Invochiamo il dono dello Spirito perché cresca in noi questa fede e perché sappiamo testimoniarla con la nostra vita.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. E con il tuo spirito.
PER CHIEDERE PERDONO
Invito all’atto penitenziale: Come le folle si sono strette attorno a Gesù, per ascoltare la sua Parola, così noi, pellegrini nel deserto del mondo, siamo venuti a cercare il Signore e ci raccogliamo attorno a Cristo, per trovare in lui quel nutrimento del cuore che è indispensabile tanto quanto il pane sulla mensa. Chiediamo al Signore che accresca la nostra fede, perdoni i nostri peccati e ci renda persone che vivono «nella giustizia e nella santità vera».
- Signore Gesù, anche noi come le folle di Cafarnao ti cerchiamo non per le tue parole ma per ricevere dei doni materiali; abbi pietà di noi. Signore pietà!
- Cristo Gesù, anche noi siamo chiusi nelle nostre idee e non riconosciamo la novità che sei tu, Pane di Vita; abbi pietà di noi. Cristo pietà!
- Signore Gesù, anche noi non realizziamo l’opera del Padre: riconoscere in te colui che ha mandato per la nostra salvezza; abbi pietà di noi. Signore pietà!
(Diciamo assieme) Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, possa saziare la nostra fame di verità e di vita, perdoni ogni nostra mancanza di fede, e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA A DIO nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Dio, che affidi al lavoro dell’uomo le immense risorse del creato, fa’ che non manchi mai il pane sulla mensa di ciascuno dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola, perché possiamo saziare la fame di verità che hai posto nel nostro cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
INTRODUZIONE ALLA PAROLA DI DIO
L’episodio della manna, narrato nella Prima Lettura, mostra il dono di Dio al suo popolo, che necessita di un cibo per affrontare la fatica del cammino nel deserto. A questa tradizione fa riferimento Gesù, presentando se stesso come il “vero Pane”, quello che dà la vita e non si corrompe.
Gesù è il dono sovrabbondante che va al di là delle necessità e dei desideri dell’uomo; proprio per questo chi lo accoglie nella fede non avrà più fame e sete.
PRIMA LETTURA
Dal libro dell’Esodo (16,2-4.12-1 5)
….Quando furono nel deserto, tutti gli Israeliti protestarono contro Mosè e Aronne. Dicevano: “Il Signore poteva farci morire nell’Egitto! Là almeno avevamo una pentola di carne e si poteva mangiare a volontà. Ora voi ci avete portati in questo deserto. Volete far morire di fame tutta questa gente!”. Allora il Signore disse a Mosè: “Io farò piovere per voi pane dal cielo. Ogni giorno il popolo dovrà raccogliere il necessario per quel giorno. Voglio metterlo alla prova per vedere se vive o no secondo la mia legge. Ho ascoltato le proteste degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e al mattino vi sazierete di pane; così saprete che io sono il Signore vostro Dio”. Alla sera uno stormo di quaglie si posò su tutto l’accampamento. Al mattino poi, intorno all’accampamento, c’era uno strato di rugiada. Essa sparì e sulla superficie del deserto, per terra, rimase una cosa fine e granulosa, fine come la brina. Gli Israeliti la videro e non sapevano che cosa era. Perciò si chiedevano l’un l’altro: “Che cos’è?”. Mosé disse loro: “E il pane che il Signore vi ha dato da mangiare.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 77) Siamo invitati a lodare e ringraziare il Signore per i benefici da Lui ricevuti. Per questo diciamo:
Rit. Donaci, Signore, il pane del cielo
È storia per noi familiare, molte volte l’abbiamo ascoltata, la ripetevano a noi i nostri vecchi. Non la terremo nascosta ai nostri figli, racconteremo alla nuova generazione le stupende opere del Signore. Rit.
Diede ordine dall’alto di aprire le porte del cielo; fece piovere la manna per nutrirli, e dal cielo donò pane al suo popolo. Diede loro cibo in abbondanza, gli uomini mangiarono il pane degli angeli.
Rit.
Il Signore diede loro cibo in abbondanza. Li fece salire al suo luogo santo, al monte conquistato dalla sua destra.
Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (4,17.20-24)
…Ora, in nome del Signore, io vi scongiuro: non comportatevi più come quelli che non conoscono Dio, che hanno per la mente pensieri che non valgono nulla.
Voi invece non avete imparato niente di simile quando avete conosciuto Cristo se, come è vero, proprio di lui avete sentito parlare e siete stati istruiti nella sua verità. Allora sapete cosa dovete fare: la vostra vecchia vita, rovinata e ingannata dalle passioni, dovete abbandonarla, così come si mette via un vestito vecchio; e invece dovete lasciarvi rinnovare cuore e spirito, diventare uomini nuovi, creati simili a Dio, per vivere nella giustizia, nella santità e nella verità.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia. Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
VANGELO
Dal vangelo secondo Giovanni (6,24-35)
…Visto che Gesù e i suoi discepoli non c’erano più, la gente prese quelle barche e andò a Cafàrnao per cercarlo. Attraversato il lago, trovarono Gesù e gli dissero: “Maestro, quando sei venuto qui?”. Gesù rispose: “Voi mi cercate, ma non per i segni miracolosi! Ve lo dico io: voi mi cercate solo perché avete mangiato il pane e vi siete levati la fame. Non datevi da fare per il cibo che si consuma e si guasta, ma per il cibo che dura e conduce alla vita eterna. Ve lo darà il Figlio dell’uomo. Dio ha messo in lui il suo segno di approvazione”. La gente domandò a Gesù: “Quali sono le opere che Dio vuole da noi? Siamo pronti a farle!”. Gesù rispose: “Un’opera sola Dio vuole da voi, questa: che crediate in colui che Dio ha mandato”. Gli risposero: “Che cosa fai di straordinario, perché crediamo in te? I nostri antenati mangiarono la manna nel deserto come dice la Bibbia: Ha dato loro da mangiare un pane venuto dal cielo. Tu, che opere fai?”. Gesù disse loro: “Io vi assicuro che non é Mosé che vi ha dato il pane venuto dal cielo. È il Padre mio che vi dà il vero pane venuto dal cielo. Il pane di Dio è quello che viene dal cielo e dà la vita al mondo”. La gente gli disse: “Signore, dacci sempre questo pane!”. Gesù disse: “Io sono il pane che dà la vita. Chi si avvicina a me con fede non avrà più fame; chi mette la sua fiducia in me non avrà più sete”.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
PROFESSIONE DI FEDE
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Quando la fame ci stringe nei suoi morsi, non possiamo che rivolgerci a colui che, solo, è in grado di donarci il pane e il perdono che infonde pace al cuore.
A Lui, come le folle affamate di Israele, diciamo: Signore, dacci sempre questo pane
- Signore, molte volte non sappiamo apprezzare i doni del tuo amore e ci lamentiamo di te. Aprici gli occhi, perché sappiamo vedere le meraviglie che operi per il tuo popolo. Ti preghiamo.
- Signore, rendici capaci di accogliere i tuoi appelli e di lasciarci trasformare dalla tua grazia, divenendo così un esempio e un invito, affinché molti abbandonino gli idoli morti, e servano te, Dio vivente. Ti preghiamo.
- Signore, molti cristiani ti cercano solo per ottenere qualcosa. Ispira tutti i battezzati a compiere l’unica opera richiesta: credere nel tuo Figlio. Aumenta la nostra fede e fa’ che ci poniamo sempre alla ricerca della verità tutta intera. Ti preghiamo.
- Signore, il tuo Figlio è con noi tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Nessuno dei tuoi figli manchi mai all’eucaristia domenicale, nessuno si privi troppo a lungo di questo nutrimento, nessuno lo riceva indegnamente, ma lo porti come fermento nella vita, affinché il bene abbia a lievitare. Ti preghiamo.
- Signore, il mondo brucia per la fame e la sete, di pane e di verità. Soccorri l’umanità innumerevole che è priva di cibo, di istruzione, di cure mediche e di amore. Ti preghiamo.
(Diciamo insieme) O Padre, che hai mandato il tuo Figlio per darci il cibo che dura per la vita eterna, esaudisci le nostre domande e aumenta la nostra Fede nella tua Parola, perché possiamo più e meglio identificarci nell’Uomo nuovo, Cristo Gesù nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
SULLE OFFERTE
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore il nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
Siamo come la folla che cerca Gesù e vuole seguire il Maestro che dona il pane; la folla che si mette in ascolto della sua parola per conoscere il tuo amore che vuole creare con noi, e con tutti, una storia di salvezza e di vita vera.
Gesù insegna anche a noi a cercare quel pane che dona la vita al mondo, cibo che dura per la vita eterna. Solo il tuo Figlio fatto uomo, può donarla all’umanità, perché su di lui hai messo il tuo sigillo. Lui stesso ci invita a credere che tu l’hai mandato, perché la sua vita è dono più prezioso della manna, che pure ha sostenuto il cammino verso la libertà di quanti hai liberato dalla schiavitù, segno e inizio del grande popolo dei redenti.
Saziati da questo Pane di vita, educati dalle sue parole, in attesa di unirci dall’assemblea del cielo eleviamo riconoscente il canto della lode:
Santo….
Preghiamo insieme Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa Francesco, il nostro vescovo Riccardo, i presbiteri e i diaconi. Ricordati dei nostri fratelli e sorelle, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua gloria.
AL PADRE NOSTRO
Il Signore Gesù ci ha insegnato a invocare nella preghiera il pane quotidiano. Prima di condividere quello eucaristico, Pane disceso dal cielo, segno dell’infinito Amore di Dio, osiamo rivolgerci al Padre con le parole affidateci dal Signore Gesù.
Diciamo insieme: Padre nostro…
SCAMBIO DI PACE
Il Signore Risorto sazia la fame del mondo intero con il dono pasquale della Pace, da cui scaturisce la vera felicità per ogni creatura!
E la Pace di Cristo ci rende “uno” in Lui se con sincerità sappiamo perdonare tutte le offese ai fratelli! Pertanto, doniamo un autentico gesto di comunione e di pace!
DOPO LA COMUNIONE
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo, e rendilo degno dell’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Tre domande della folla e tre risposte di Gesù ritmano il vangelo di oggi.
La prima domanda è: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Moltiplicati i pani e i pesci, Gesù si ritira perché la gente vuole farlo re. Non vedendolo più, la folla lo va a cercare e vuole sapere quando si è spostato. La risposta di Gesù è un rimprovero: «Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati». Il miracolo della moltiplicazione non è l’esibizione di poteri celesti ma un «segno» che deve rimandare oltre il risultato immediato: Gesù sperava che le persone, vedendo quel prodigio, si interrogassero sulla bontà di Dio, e invece si fermano alla bontà del pane. Però non si scoraggia, non fa il permaloso, ma accetta il dialogo. Gesù accetta il dialogo con chiunque lo cerchi, al di là del motivo per cui lo cerca. Anche oggi qualcuno lo cerca solo per convenienza, perché spera di ricevere da lui qualche beneficio, perché si trova in difficoltà e non sa da che parte voltarsi… Chiunque lo vada a cercare, anche se per ragioni di interesse, lo trova disponibile a riprendere il dialogo. Lui lascia sempre uno spiraglio aperto, non chiude la porta a nessuno.
La seconda domanda è: «Cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». La folla capisce che Gesù la vuole portare a Dio, e non solo al pane, e chiede che cosa fare, concentrandosi sulle opere. Ma Dio non si trova con il solo fare; Gesù risponde che l’opera di Dio è credere in colui che egli ha mandato. Il fare dei cristiani non è un’organizzazione pura e semplice, una serie di attività, un insieme di azioni da compiere. Il fare dei cristiani parte da una relazione che si chiama «fede», adesione a colui che Dio ha mandato, Cristo. Senza questa relazione, l’azione rischia di perdere la propria ragione e i cristiani non spargono più quel sale che Gesù chiede di portare al mondo. Del resto ogni nostra azione ha bisogno di innestarsi in una relazione, altrimenti rischia di diventare attivismo affannato. Quando uno «fa» il padre o la madre, la sua azione è davvero efficace se vive una relazione profonda con i propri figli, altrimenti diventa un dovere pesante. Così anche con Dio: l’osservanza dei comandamenti ha senso quando con Dio c’è una relazione, altrimenti le regole morali, già di per sé esigenti, diventano pesi insopportabili. Dentro la fede, invece, cioè dentro la relazione con Cristo, il «fare» non solo ha senso, ma è necessario: quando Gesù dice di «credere», non intende solo un’adesione della mente e del cuore, ma anche una traduzione nella vita, un’azione concreta, nello stile dell’amore.
L’ultima domanda della folla non ce la aspetteremmo: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo?». Hanno appena visto un segno incredibile, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, e chiedono quale segno può compiere. Certo non hanno capito molto se, come niente fosse, chiedono un altro prodigio. Ma Gesù di nuovo, anziché scoraggiarsi, cerca di portarli alla radice della fede: il pane della vita, quello che viene dal cielo, quello che può sfamarvi in profondità, sono io. Hanno davanti il grande segno di Dio, Gesù, e continuano a chiedere dei segni. Hanno davanti il Pane e vorrebbero solo i pani. In fondo la fede è questo: accogliere il Pane della vita, che è Cristo, per dividere con giustizia i pani della terra. La migliore tradizione cristiana ha sempre affermato, che dall’adesione a Cristo deriva necessariamente l’attenzione ai fratelli. L’accoglienza di Cristo, Pane della vita, si dimostra nell’accoglienza di chi ha bisogno dei pani terreni: il cibo, l’acqua e i vestiti, ma anche la stima, l’ascolto, la consolazione, la testimonianza della fede, il dono del nostro tempo e del nostro affetto.
Informazioni interparrocchiali
DOMENICA 11 AGOSTO
PIANO: 11 Agosto Dopo messa, piccolo concerto d’organo.
Calendario mese di agosto
GIOVEDÌ 15 AGOSTO
FESTA DELL’ASSUNTA
LE MESSE VENGONO CELEBRATE CON ORARIO FESTIVO
VENERDÌ 16 AGOSTO
LOVEA: FESTA DI SAN ROCCO SANTA MESSA ALLE ORE 11,15
Suore: Cedarchis 334 18 52 226 – 320 372 6071
don Ivo 334 57 85 102 – e-m ail: ivodereani@gmail.com
Per eventuali offerte: IT55P0306964326100000006524
ORARI SANTE MESSE
PIANO: FESTIVO 11.00; Sabato messa prefestiva ore 18.00 – FERIALE lunedì, a Chiusini alle ore 18.00 – giovedì ad Avosacco ore 18.00; ARTA: FESTIVO ore 10.00 – FERIALE martedì ore 18.00; CEDARCHIS: FESTIVO ore 10.00 – FERIALE mercoledì ore 18.00; PIEDIM: FESTIVO ore 11.00 – FERIALE giovedì ore 20.00; – CABIA: FESTIVO ore 9.00- FERIALE venerdì ore 18.00; – RIVALPO-VALLE: FESTIVO ORE 9.45 – LOVEA: FESTIVO ORE 11.15